Programma

Il contributo delle scienziate per la valorizzazione e la conservazione delle praterie sottomarine.
Sin dagli albori della Biologia e dell’Oceanografia Marina, le donne hanno dato un contributo significativo e spesso sottostimato. Lo studio degli ecosistemi marini, e in particolare delle piante marine, vede coinvolte molte scienziate in tutto il mondo. In questa serata vi parleremo della Posidonia oceanica, pianta sottomarina che vive esclusivamente nel Mar Mediterraneo, considerata la più importante tra tutte le specie di fanerogame marine del nostro mare. Questa pianta forma delle bellissime praterie, che oltre a produrre grandi quantità di ossigeno e biomassa, come le foreste terrestri, sono fonte di cibo e riparo per tantissimi organismi marini. Come accade alle piante terrestri, in autunno la posidonia perde le foglie che vengono trasportate a riva dalle correnti, depositandosi sulle spiagge e formando le cosiddette banquette. Molto spesso turisti e bagnanti non gradiscono la presenza della posidonia spiaggiata, ignorandone il importante ruolo ecologico e le gravi conseguenze della sua rimozione. Una “convivenza pacifica” tra bagnanti e posidonia è possibile?

A cura di Luciana Migliore, Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
In collaborazione con
Alice Rotini e Stefania Chiesa, ISPRA

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