In un museo i segreti delle merci

 

Dal 25 al 27 settembre sarà accessibile il Museo di Merceologia del Polo Museale Sapienza. Prenota una visita per la scuola o un gruppo (qui per una prenotazione singola), consulta il programma per gli orari di apertura e partecipa all’irripetibile occasione di visitare il Polo Museale dell’Università Sapienza di Roma in occasione della Settimana della Scienza.
L’origine delle collezioni del Museo di Merceologia risale al Prof. Vittorio Villavecchia (1859-1937). Oltre a scrivere nel 1896 il primo testo di fondamentale importanza per gli studi merceologici: il “Dizionario di Merceologia”, percepì che gli studi sempre più nuovi strettamente legati ai progressi dell’industria e del commercio, la continua immissione di prodotti nuovi sul mercato, non potevono non avere una naturale conseguenza in una raccolta di campioni di merci e prodotti naturali i quali potessero servire come mezzo di confronto nello svariato lavoro di analisi e di ricerche merceologiche. Questi campioni, così raccolti nel tempo, costituirono un patrimonio unico nel suo genere che il Museo di Merceologia dal 1906 continua a curare ed incrementare. Il Museo ha sede all’interno della facoltà di Economia su una superficie di 300 mq circa, comprende 7000 reperti esposti nei vari settori: metalli, pietre preziose, fibre tessili, materiali da costruzione e decorazione, ceramica, plastica, riciclaggio, prodotti chimici, prodotti alimentari, prodotti del mare, imballaggi, minerali, gomme, prodotti della concia, coloranti, carboni, idrocarburi, xiloteca,… Comprende anche una collezione di strumenti e apparecchi di laboratorio del primo novecento e oltre. La logica delle esposizioni è quella di evidenziare come le materie prime abbiano diversi impieghi nell’industria, come un prodotto venga ottenuto da un processo industriale e come i prodotti e le materie prime, di grande uso nel passato, siano oggi sostituiti da nuovi.

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