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Venerdì 21 Settembre

19:30-20:30 – Presentazione della “Notte della Ricerca” 2012

Presso la Libreria asSaggi, in Via degli Etruschi, 4 00185 Roma. Giovanni Mazzitelli, presidente di Frascati Scienza presenterà il ricco programma della “Notte della Ricerca” e della settimana che la precede.

Lunedì 24 Settembre

Università “Sapienza” – Musei aperti INGRESSO SU PRENOTAZIONE

Orto Botanico

L’Orto Botanico di Roma (Largo Cristina di Svezia, 24) fa parte integrante del Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Universita’ “La Sapienza” di Roma e ne rappresenta la struttura museale. Con i suoi dodici ettari di parco e circa 2.000 metri quadrati di serre e’ uno dei maggiori d’Italia e certamente uno dei piu’ attivi nella comunicazione scientifica e nella divulgazione delle conoscenze sulle piante e sull’ambiente, aperto a ogni espressione dell’arte e della cultura. Le sue collezioni rivestono particolare interesse non solo per importanza scientifica ma anche, e sopratutto, per modalita’ di coltivazione e ricostru- zione scenografica di ambienti, che aiutano il visitatore nella difficile opera di collocazione immaginaria della specie nelle aree di origine. L’Orto Botanico e’ inoltre una tra le strutture di questo genere attrezzata per i disabili: e’ stato infatti sistemato un sentiero e sono a disposizione due mezzi mobili a batterie che permettono di usufruire anche dei percorsi in collina dai quali e’ possibile godere il panorama. I cittadini che in un anno fruiscono della struttura sono circa 120.000. Tra le altre cose e’ stato organizzato un “giardino dei profumi” per i non vedenti: la classificazione delle piante da cui essi provengono e’ stata riportata anche in “braille”. L’Orto Botanico ha organizzato un laboratorio ad uso dei visitatori, in cui, sotto la guida di esperti, si puo’, mediante attrezzature sofisticate, prendere visione dei segreti del mondo vegetale. Per esempio, e’ possibile osservare un fiore nei suoi piu’ intimi segreti e tali immagini sono visibili su uno schermo televisivo..

Ingressi ore: 11:00 e 16:00 –

Museo Erbario

L’Erbario e’ disposto in due sale contigue in cui sono collocati gli armadi contenenti le cartelle con gli esemplari vegetali essiccati. L’Istituto possiede cinque erbari di notevole interesse scientifico; sono: l’Erbario generale (piante da tutto il mondo), l’Erbario romano (piante tipiche del Lazio), l’Erbario Cesati (piante da tutto il mondo), l’Erbario Anzalone (in prevalenza piante del Lazio), l’Erbario Montelucci (in prevalenza piante del Lazio e della Toscana). Il personale che cura l’Erbario si occupa di scambi con studiosi di tutto il mondo e svolge attivita’ di ricerca nel campo della sistematica vegetale.

Ingressi ore: 10:00 e 15:00

Museo di Storia della Medicina

Con l’apertura del museo ci si prefigge di far conoscere ad un piu’ vasto pubblico una struttura, unica nel suo genere in Italia, che illustra lo sviluppo della medicina dagli albori ai nostri giorni.

Ingressi ore: 10:00

Musei di Mineralogia, Paleontologia e Geologia

Il Museo di Mineralogia e’ ospitato negli stessi locali del Dipartimento di Scienze della Terra all’Universita’ “La Sapienza”. Attualmente e’ il più grande museo mineralogico universitario italiano. Ospita una raccolta di olotipi e paratipi di minerali; una raccolta di meteoriti in cui sono rappresentate quasi tutte le meteoriti italiane; una piccola collezione gemmologica e la dattylioteca ( raccolta di anelli) donata da papa Leone XIII. Nel piano interrato sono esposti un plastico geomorfologico del Lazio (scala 1:50000), un modello della struttura cristallina della calcite ingrandita un miliardo di volte e il modellino di un macchinario per il filtraggio dell’allume.
Il Museo di Paleontologia, nasce ufficialmente nel 1928 quando venne istituita la Cattedra di Paleontologia. Tuttavia diverse collezioni traggono origine già nel 1864, quando con l’istituzione della Cattedra di Geologia, venne istituito il Regio Museo Geologico universitario, che raggruppava le collezioni di geologia, di paleontologia e mineralogia. Attualmente in questo Mueo sono conservati oltre 100.000 fossili rinvenuti sia in Italia che all’estero. Il Museo è diviso in due settori, uno aperto al pubblico, relativo all’esposizione, e uno chiuso, relativo ai locali di lavoro. Il settore espositivo è costituito da due ampi saloni, ove sono esposti oltre mille fossili sia di vegetali che di animali invertebrati e vertebrati.Il Museo di Geologia fu fondato nel 1873 da Giuseppe Ponzi con collezioni personali e con pezzi provenienti anche dal secentesco Museo Kircheriano. Nel 1935, dalla vecchia sede della Regia Università a “S.Ivo alla Sapienza”, fu trasferito nella sua sede attuale presso la nuova Università ” Sapienza” . L’edificio è opera dell’architetto Giovanni Michelucci. Il Museo, riaperto al pubblico dal 2000, ospita anche alcune collezioni ottocentesche di marmi antichi tra le quali la prestigiosa raccolta di Tommaso Belli che comprende circa 550 marmette, ritagliate da reperti di pietre ornamentali, venuti alla luce in occasione degli scavi di Roma antica. Ospita inoltre un’altra ricca collezione, anch’essa ottocentesca, la “Dodwell” di oltre 1000 marmette quadrate, provenienti da varie localita’ europee e, solo in parte, dagli scavi di Roma. I grandi temi della geologia e lo studio del Pianeta Terra sono introdotti all’ingresso del Museo. Nella sala espositiva, mediante rocce, pannelli, modelli in gesso e altri strumenti interattivi e postazioni multimediali, vengono trattati diversi argomenti tra i quali: l’evoluzione della Terra, i rischi geologici e le risorse che derivano dalla sua dinamica, l’origine e la deformazione delle rocce, la registrazione del tempo in geologia.

Ingressi ore: 9:15 e 11:00

Museo di Anatomia Comparata

Il museo e’ collocato al piano terreno della sede di Anatomia Comparata del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo e occupa, nella parte aperta al pubblico, tre sale ed una galleria. Una saletta multimediale, capace di 20 posti, e’ attrezzata per la visione di cassette video e la lettura di videodischi. La sala didattica ospita collezioni di studio utilizzabili da studenti universitari per la preparazione ai corsi di Anatomia Comparata. Nella galleria oltre a grandi scheletri (un capodoglio, un ippopotamo, un leone, una zebra, ecc.) sono esemplificati, attraverso preparati e animali naturalizzati disposti nelle vetrine lungo le pareti, alcuni principi classici di evoluzione e di “adattamento” animale. Nella sala cetacei, attorno al grande scheletro di una Balenottera comune, di 20 metri di lunghezza, e’ esposto altro materiale a documentazione della vita dei grandi mammiferi marini. La sala Grassi, intitolata al grande zoologo italiano, scopritore del vettore del plasmodio malarico, ospita, oltre ai cimeli e materiale di studio dello scienziato, una ricca collezione di strumenti antichi per la microscopia e cere anatomiche ed embriologiche della seconda meta’ dell’Ottocento.

Ingressi ore: 9:30 e 11:00

Conferenze all’Università “Sapienza”

Organizzate dalla Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliINGRESSO SU PRENOTAZIONE

10:00 – 11:00 – “Alla scoperta dei minerali, le cellule del pianeta Terra” – Professore Giovanni Battista Andreozzi (Dipartimento Scienze della Terra) – Nuovo edificio di Chimica, piano IV, aula III.

La visione più comune dei minerali è quella statica, in cui essi vengono assimilati a degli oggetti inerti, racchiusi nelle rocce, ammassati nei giacimenti oppure destinati a fare bella mostra di sé nella vetrina di un museo. La visione più corretta è invece quella dinamica, in cui un minerale nasce, cresce, si trasforma e può anche “morire”. Ovviamente tutto questo accade non sulla superficie ma all’interno del pianeta Terra, un sistema complesso di cui i minerali possono essere considerati le “cellule”.
Nell’interno del nostro pianeta, i minerali hanno la capacità di interagire con l’ambiente circostante e di reagire alla variazione delle condizioni di temperatura e pressione attraverso le transizioni di fase.
Le informazioni su questi ambienti inaccessibili sono codificate nella struttura e nell’ordinamento atomico intra-cristallino. In superficie, i minerali magnetici delle rocce effusive e dei sedimenti orientano i loro domini magnetici secondo la polarità del campo magnetico terrestre e ne registrano le variazioni nel tempo. Inoltre, alcuni minerali possono contenere elementi radioattivi che successivamente decadono in isotopi stabili e permettono quindi di misurare lo scorrimento del tempo geologico.
La decodificazione di queste informazioni risulta fondamentale sia per la comprensione delle relazioni fra le dinamiche interne del nostro pianeta e le loro manifestazioni esterne (terremoti, vulcani), sia per la ricostruzione della sua storia geologica, paleoambientale e paleoclimatica. Lo stesso approccio conoscitivo può essere applicato anche ai minerali delle meteoriti o delle rocce provenienti da missioni extraterrestri.
I minerali ci forniscono quindi l’opportunità unica di ottenere informazioni su mondi che non avremo mai la possibilità di esplorare, distanti migliaia di chilometri sotto i nostri piedi o miliardi di
chilometri sopra la nostra testa.

11:00-12:00 – “La struttura dell’Universo” – Professore Alessandro Melchiorri (Dipartimento di Fisica) – Nuovo edificio di Chimica, piano IV, aula III

Negli ultimi cento anni una vera e propria seconda rivoluzione copernicana ha ancora una volta sconvolto le nostre idee riguardo al cosmo e alla sua struttura. In questo seminario ripercorrero’ la storia di queste scoperte illustrando nel modo piu’ semplice possibile come pensiamo oggi sia fatto l’Universo e quale sia la sua evoluzione.

12:00- 13:00 – “Le discipline scientifiche attriverso le raccolte librarie di pregio delle Biblioteche della Facoltà di Scienze MFN” –  Dottoressa Lucilla Vespucci (Biblioteca di Matematica) e Dottoressa Maria Luisa Libutti (Biblioteca di Fisica) – Nuovo edificio di Fisica, aula Cabibbo

In una realtà in gran parte “virtualizzata”, nella quale si pensa di avere libero accesso all’informazione e documentazione prodotta nei secoli, che senso hanno ancora le biblioteche scientifiche dell’università? Restano unicamente come testimonianza del progresso della ricerca? O possono svolgere anche una funzione attiva di diffusione del sapere scientifico tramite la valorizzazione del loro pregevole patrimonio bibliografico? A sostegno di questa funzione in questo intervento vengono illustrati due percorsi espositivi organizzati dalle biblioteche scientifiche del nostro Ateneo.

Martedì 25 Settembre

Università “Sapienza” – Musei aperti INGRESSO SU PRENOTAZIONE

Orto Botanico

L’Orto Botanico di Roma (Largo Cristina di Svezia 24) fa parte integrante del Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Universita’ “La Sapienza” di Roma e ne rappresenta la struttura museale. Con i suoi dodici ettari di parco e circa 2.000 metri quadrati di serre e’ uno dei maggiori d’Italia e certamente uno dei piu’ attivi nella comunicazione scientifica e nella divulgazione delle conoscenze sulle piante e sull’ambiente, aperto a ogni espressione dell’arte e della cultura. Le sue collezioni rivestono particolare interesse non solo per importanza scientifica ma anche, e sopratutto, per modalita’ di coltivazione e ricostru- zione scenografica di ambienti, che aiutano il visitatore nella difficile opera di collocazione immaginaria della specie nelle aree di origine. L’Orto Botanico e’ inoltre una tra le strutture di questo genere attrezzata per i disabili: e’ stato infatti sistemato un sentiero e sono a disposizione due mezzi mobili a batterie che permettono di usufruire anche dei percorsi in collina dai quali e’ possibile godere il panorama. I cittadini che in un anno fruiscono della struttura sono circa 120.000. Tra le altre cose e’ stato organizzato un “giardino dei profumi” per i non vedenti: la classificazione delle piante da cui essi provengono e’ stata riportata anche in “braille”. L’Orto Botanico ha organizzato un laboratorio ad uso dei visitatori, in cui, sotto la guida di esperti, si puo’, mediante attrezzature sofisticate, prendere visione dei segreti del mondo vegetale. Per esempio, e’ possibile osservare un fiore nei suoi piu’ intimi segreti e tali immagini sono visibili su uno schermo televisivo..

Ingressi ore: 11:00 e 16:00

Museo Erbario

L’Erbario e’ disposto in due sale contigue in cui sono collocati gli armadi contenenti le cartelle con gli esemplari vegetali essiccati. L’Istituto possiede cinque erbari di notevole interesse scientifico; sono: l’Erbario generale (piante da tutto il mondo), l’Erbario romano (piante tipiche del Lazio), l’Erbario Cesati (piante da tutto il mondo), l’Erbario Anzalone (in prevalenza piante del Lazio), l’Erbario Montelucci (in prevalenza piante del Lazio e della Toscana). Il personale che cura l’Erbario si occupa di scambi con studiosi di tutto il mondo e svolge attivita’ di ricerca nel campo della sistematica vegetale.

Ingressi ore: 10:00 e 15:00

Museo di Storia della Medicina

Con l’apertura del museo ci si prefigge di far conoscere ad un piu’ vasto pubblico una struttura, unica nel suo genere in Italia, che illustra lo sviluppo della medicina dagli albori ai nostri giorni.

Ingressi ore: 9:00 e 12:00

Museo di Arte Classica

Il Museo dei Gessi (poi Museo dell’Arte Classica) fu fondato nel 1892 da Emanuel Löwy, che all’Università di Roma ricoprì la prima cattedra di Archeologia e storia dell’arte istituita in Italia, e volle creare una raccolta di calchi in gesso di sculture greche (originali e copie romane) come efficace strumento didattico per il suo insegnamento, sul modello delle gipsoteche universitarie tedesche. Allestito all’origine in alcuni locali al pianterreno di un palazzo del Testaccio, il Museo fu dal 1925 sistemato nell’Istituto di S. Michele, e nel 1935 venne trasferito nella sede attuale della Città Universitaria: tra il 1995 e il 2000 è stato oggetto di un ampio intervento di restauro e riordinamento. Il patrimonio del Museo è di circa milleduecento calchi, ed offre una vasta documentazione per lo studio della scultura greca dal periodo arcaico all’ellenismo, disposta cronologicamente in cinquantasei sale: consente in molti casi di mettere a confronto calchi di più repliche di uno stesso originale perduto. Il Museo conserva anche numerose ricostruzioni di sculture antiche, frutto di ricerche di studiosi italiani e stranieri; possiede inoltre una raccolta di impronte gemmarie. Nell’Odeion del Museo, oltre alle lezioni universitarie, si svolgono convegni e conferenze; nell’Atrio delle Mostre sono ospitate esposizioni a carattere archeologico.

Ingressi ore: 10:00 e 11:00

Musei di Mineralogia, Paleontologia e Geologia

Il Museo di Mineralogia e’ ospitato negli stessi locali del Dipartimento di Scienze della Terra all’Universita’ “La Sapienza”. Attualmente e’ il più grande museo mineralogico universitario italiano. Ospita una raccolta di olotipi e paratipi di minerali; una raccolta di meteoriti in cui sono rappresentate quasi tutte le meteoriti italiane; una piccola collezione gemmologica e la dattylioteca ( raccolta di anelli) donata da papa Leone XIII. Nel piano interrato sono esposti un plastico geomorfologico del Lazio (scala 1:50000), un modello della struttura cristallina della calcite ingrandita un miliardo di volte e il modellino di un macchinario per il filtraggio dell’allume.
Il Museo di Paleontologia, nasce ufficialmente nel 1928 quando venne istituita la Cattedra di Paleontologia. Tuttavia diverse collezioni traggono origine già nel 1864, quando con l’istituzione della Cattedra di Geologia, venne istituito il Regio Museo Geologico universitario, che raggruppava le collezioni di geologia, di paleontologia e mineralogia. Attualmente in questo Mueo sono conservati oltre 100.000 fossili rinvenuti sia in Italia che all’estero. Il Museo è diviso in due settori, uno aperto al pubblico, relativo all’esposizione, e uno chiuso, relativo ai locali di lavoro. Il settore espositivo è costituito da due ampi saloni, ove sono esposti oltre mille fossili sia di vegetali che di animali invertebrati e vertebrati.

Il Museo di Geologia fu fondato nel 1873 da Giuseppe Ponzi con collezioni personali e con pezzi provenienti anche dal secentesco Museo Kircheriano. Nel 1935, dalla vecchia sede della Regia Università a “S.Ivo alla Sapienza”, fu trasferito nella sua sede attuale presso la nuova Università ” Sapienza” . L’edificio è opera dell’architetto Giovanni Michelucci. Il Museo, riaperto al pubblico dal 2000, ospita anche alcune collezioni ottocentesche di marmi antichi tra le quali la prestigiosa raccolta di Tommaso Belli che comprende circa 550 marmette, ritagliate da reperti di pietre ornamentali, venuti alla luce in occasione degli scavi di Roma antica. Ospita inoltre un’altra ricca collezione, anch’essa ottocentesca, la “Dodwell” di oltre 1000 marmette quadrate, provenienti da varie localita’ europee e, solo in parte, dagli scavi di Roma. I grandi temi della geologia e lo studio del Pianeta Terra sono introdotti all’ingresso del Museo. Nella sala espositiva, mediante rocce, pannelli, modelli in gesso e altri strumenti interattivi e postazioni multimediali, vengono trattati diversi argomenti tra i quali: l’evoluzione della Terra, i rischi geologici e le risorse che derivano dalla sua dinamica, l’origine e la deformazione delle rocce, la registrazione del tempo in geologia.

Ingressi ore: 9:15 e 11:00

Museo di Anatomia Comparata

Il museo e’ collocato al piano terreno della sede di Anatomia Comparata del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo e occupa, nella parte aperta al pubblico, tre sale ed una galleria. Una saletta multimediale, capace di 20 posti, e’ attrezzata per la visione di cassette video e la lettura di videodischi. La sala didattica ospita collezioni di studio utilizzabili da studenti universitari per la preparazione ai corsi di Anatomia Comparata. Nella galleria oltre a grandi scheletri (un capodoglio, un ippopotamo, un leone, una zebra, ecc.) sono esemplificati, attraverso preparati e animali naturalizzati disposti nelle vetrine lungo le pareti, alcuni principi classici di evoluzione e di “adattamento” animale. Nella sala cetacei, attorno al grande scheletro di una Balenottera comune, di 20 metri di lunghezza, e’ esposto altro materiale a documentazione della vita dei grandi mammiferi marini. La sala Grassi, intitolata al grande zoologo italiano, scopritore del vettore del plasmodio malarico, ospita, oltre ai cimeli e materiale di studio dello scienziato, una ricca collezione di strumenti antichi per la microscopia e cere anatomiche ed embriologiche della seconda meta’ dell’Ottocento.

Ingressi ore: 9:30 e 11:00

Museo di Merceologia

L’origine delle collezioni del Museo di Merceologia risale al Prof. Vittorio Villavecchia (1859-1937). Oltre a scrivere nel 1896 il primo testo di fondamentale importanza per gli studi merceologici: il “Dizionario di Merceologia”, percepì che gli studi sempre più nuovi strettamente legati ai progressi dell’industria e del commercio, la continua immissione di prodotti nuovi sul mercato, non potevono non avere una naturale conseguenza in una raccolta di campioni di merci e prodotti naturali i quali potessero servire come mezzo di confronto nello svariato lavoro di analisi e di ricerche merceologiche. Questi campioni, così raccolti nel tempo, costituirono un patrimonio unico nel suo genere che il Museo di Merceologia dal 1906 continua a curare ed incrementare. Il Museo ha sede all’interno della facoltà di Economia su una superficie di 300 mq circa, comprende 7000 reperti esposti nei vari settori: metalli, pietre preziose, fibre tessili, materiali da costruzione e decorazione, ceramica, plastica, riciclaggio, prodotti chimici, prodotti alimentari, prodotti del mare, imballaggi, minerali, gomme, prodotti della concia, coloranti, carboni, idrocarburi, xiloteca,… Comprende anche una collezione di strumenti e apparecchi di laboratorio del primo novecento e oltre. La logica delle esposizioni è quella di evidenziare come le materie prime abbiano diversi impieghi nell’industria, come un prodotto venga ottenuto da un processo industriale e come i prodotti e le materie prime, di grande uso nel passato, siano oggi sostituiti da nuovi.

Ingressi dalle 11:00 alle 13:00

Museo di Zoologia (Entomologia)

Il Museo di Zoologia è uno dei più antichi musei scientifici romani. La sua origine risale infatti all’inizio del XIX secolo, con le collezioni zoologiche dell’Archiginnasio Pontificio, legate alla Cattedra di Storia Naturale e Mineralogia, istituita nel 1804 da Pio VII. La sede principale del Museo è attualmente in Piazzale Valerio Massimo, 6. Tutte le collezioni zoologiche storiche del Museo universitario costituiscono la base del Museo Civico di Zoologia di Roma, dove sono tutt’ora depositate in seguito alla Convenzione stipulata nel 1932 tra l’Università “La Sapienza” ed il Comune di Roma; alcune collezioni, aventi per lo più scopi didattici, sono conservate nella sede dell’Istituto di Zoologia di Viale dell’Università, 32. Il Museo di Zoologia si è trasformato, dopo varie vicissitudini, in una “Casa dell’insetto” che ospita splendide collezioni di insetti, provenienti da tutto il mondo, e una ricca biblioteca specialistica costituita da migliaia di volumi (dal XVIII secolo ad oggi) e oltre 800 periodici di cui circa 500 attivi.

Ingressi ore: 10.30 e 11.30

Museo di Fisica

Il Museo del Dipartimento di Fisica della Sapienza conserva gli strumenti impiegati nella didattica e nella ricerca nel settore delle scienze fisiche dalla fine del Settecento agli anni Sessanta del Novecento. Del nucleo più antico, risalente al Teatro Fisico al Palazzo della Sapienza, quando la fisica era ancora una scienza qualitativa, fanno parte apparecchi di meccanica, bilance, pompe pneumatiche, piroscopi e specchi per trasmettere il “calorico raggiante”, bottiglie di Leida e prime macchine elettrostatiche. Un’altra parte delle collezioni_ strumentazione elettrica e magnetica, di ottica, eliostati e lanterne da proiezione_ proviene dal Gabinetto Fisico della Sapienza, diretto da Paolo Volpicelli, professore di Fisica sperimentale e figura di transizione dallo Stato Pontificio allo Stato Unitario. Con Pietro Blaserna, direttore del Regio Istituto Fisico dal 1872 al 1918, l’Istituto si trasferì dal 1880 nella nuova sede progettata dallo stesso Blaserna a via Panisperna. Il nuovo e moderno “Stabilimento scientifico” ospiterà l’Ufficio centrale del corista uniforme con la ricca collezione di acustica conservata oggi nel Museo. Orso Mario Corbino, successore di Blaserna alla direzione del RIF dal 1918 al 1937, segna il passaggio verso la modernità. Corbino aprì l’Istituto a nuove linee di ricerca, fondò l’Ufficio del radio, istituì a Roma la prima cattedra di Fisica teorica su cui verrà chiamato Enrico Fermi nel 1927. Le collezioni di spettrografi nel Museo testimoniano l’attività di ricerca affrontata da Fermi, Franco Rasetti e collaboratori, in spettroscopia atomica e molecolare. Nel 1934 il RIF fece da scenario alle importanti scoperte fatte da Fermi e dal suo gruppo sulla radioattività provocata dai neutroni e sul ruolo svolto dalle sostanze idrogenate nel processo, scoperte che segnarono una svolta epocale nella fisica moderna. Di questo periodo il Museo conserva una parte significativa della strumentazione usata dai ragazzi di via Panisperna: campioni da irradiare, contatori Geiger Müller, camere a ionizzazione e altri accessori. Nel Museo è conservata anche la calcolatrice meccanica usata da Fermi per risolvere numericamente problemi legati alla statistica dell’atomo. Nel 1936 l’Istituto si trasferì alla Città universitaria. Dopo la dispersione del gruppo romano, Edoardo Amaldi ereditò la grande tradizione di ricerca inaugurata da Fermi e promosse e animò in prima persona le grandi collaborazioni internazionali nel campo della fisica nucleare e subnucleare. Il Museo, testimonianza concreta dell’evoluzione della fisica a Roma, è stato aperto nel 1978, in occasione del settantesimo compleanno di Amaldi.

Ingressi ore: 11.00, 12.00 e 13.00

Conferenze all’Università “Sapienza”

Organizzate dalla Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliINGRESSO SU PRENOTAZIONE

10:00 – 11:00 – “Infinite forme bellissime: geni, sviluppo ed evoluzione” – Professoressa Laura Fanti (Dipartimento di Biologia e Biotecnologie Charles Darwin – Genetica) –  Nuovo edificio di Chimica, piano IV

“Le infinite forme estremamente belle e meravigliose” (C. R. Darwin in L’origine delle specie per selezione naturale. 1859) sono il risultato di cambiamenti che sono avvenuti, e tuttora avvengono, nell’informazione genetica. Tali cambiamenti provocano modificazioni nelle vie di sviluppo che a loro volta possono portare alla comparsa di nuove specie. Le somiglianze tra gli organismi viventi sono quindi il risultato della loro discendenza da un antenato comune; le loro differenze sono dovute alla selezione naturale che adatta gli organismi all’ambiente in cui vivono.

11:00 – 12:00 – “Batteri, radioattività, leggi matematiche”. Professoressa Carlotta Maffei (Dipartimento di Matematica) – Nuovo edificio di Chimica, piano IV

Tutti i corsi di laurea della Facoltà di Scienze, ma anche quelli delle Facoltà di Ingegneria, Architettura, Economia, Farmacia e Medicina, prevedono nei loro percorsi di studio uno o più insegnamenti di Matematica. Come mai, dopo i tredici anni di scuola, anche all’Università si dedica ulteriore tempo di studio a questa disciplina, che molti ritengono sia solo una collezione di risultati da imparare a memoria e di esercizi da eseguire meccanicamente?
L’obiettivo di questo seminario è di illustrare come la Matematica interagisca con altre discipline (Biologia, Fisica, ecc..), in una collaborazione interessante e produttiva. L’esempio scelto per dimostrare la validità di questa affermazione è il famosissimo risultato dei premi Nobel nel 1969 Max Delbruck e Salvador Luria, noto come ‘’Test di fluttuazione’’. Con questo esperimento, nel quale la Matematica gioca un ruolo determinante, è stato definitivamente dimostrato che tutti gli organismi viventi, dai più semplici come i batteri, ai più complessi come i mammiferi, sono dotati di DNA e dunque evolvono con le stesse modalità.

Conferenze divulgative e tavole rotonde

18:00 – 19:00 – Il tempo e l’energia Professor Mauro Dorato (Facolta’ di Filosofia, Roma Tre) e Professor Giovanni Amelino-Camelia (Dipartimenti di Fisica, Sapienza) – Aula Cabibbo, nuovo edificio di Fisica, piano terra

abstract

20:00 – Psicosi 2012. Le risposte della scienza – Presentazione del libro di Matteo Martini – Libreria Assaggi – Via degli etruschi 4, Roma

Nel libro, partendo dalle varie profezie fatte per il 21 Dicembre si spiegano tutti quei fenomeni profetizzati per la fine del calendario Maya, raccontando al grande pubblico la rotazione terrestre, il campo magnetico solare, la struttura del sistema solare, ecc. Un’occasione per spiegare, in modo divulgativo, concetti scientifici ai non addetti ai lavori e per mostrare, attraverso dati e considerazioni scientifiche, la verità sul 21 Dicembre.

Mercoledì 26 Settembre

Università “Sapienza” – Musei aperti INGRESSO SU PRENOTAZIONE

Museo di Chimica

Istituito nel 1986, il museo di chimica è stato aperto al pubblico nel 1992, e intitolato ufficialmente “Primo Levi” nel corso di una cerimonia tenutasi nella primavera del 2010.
Espone e custodisce apparecchiature scientifiche, strumenti didattici, collezioni di sostanze chimiche e documenti appartenuti a S. Cannizzaro e al suo gruppo – risalenti al 1872.
Tra il materiale esposto, sono degni di nota alcuni crioscopi, ebullioscopi, termometri, colorimetri, spettroscopi, antiche strumentazioni per l’analisi elementare e le tavole di Von Scroeder relative ai primi impianti chimici. Vi sono inoltre alcune apparecchiature per la misura della radioattività costruite da G.A. Blanc, agli inizi del XX secolo, ed altre apparecchiature chimiche più recenti.

Ingressi ore: 9:30 e 11:30

Orto Botanico

L’Orto Botanico di Roma (Largo Cristina di Svezia, 24) fa parte integrante del Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Universita’ “La Sapienza” di Roma e ne rappresenta la struttura museale. Con i suoi dodici ettari di parco e circa 2.000 metri quadrati di serre e’ uno dei maggiori d’Italia e certamente uno dei piu’ attivi nella comunicazione scientifica e nella divulgazione delle conoscenze sulle piante e sull’ambiente, aperto a ogni espressione dell’arte e della cultura. Le sue collezioni rivestono particolare interesse non solo per importanza scientifica ma anche, e sopratutto, per modalita’ di coltivazione e ricostru- zione scenografica di ambienti, che aiutano il visitatore nella difficile opera di collocazione immaginaria della specie nelle aree di origine. L’Orto Botanico e’ inoltre una tra le strutture di questo genere attrezzata per i disabili: e’ stato infatti sistemato un sentiero e sono a disposizione due mezzi mobili a batterie che permettono di usufruire anche dei percorsi in collina dai quali e’ possibile godere il panorama. I cittadini che in un anno fruiscono della struttura sono circa 120.000. Tra le altre cose e’ stato organizzato un “giardino dei profumi” per i non vedenti: la classificazione delle piante da cui essi provengono e’ stata riportata anche in “braille”. L’Orto Botanico ha organizzato un laboratorio ad uso dei visitatori, in cui, sotto la guida di esperti, si puo’, mediante attrezzature sofisticate, prendere visione dei segreti del mondo vegetale. Per esempio, e’ possibile osservare un fiore nei suoi piu’ intimi segreti e tali immagini sono visibili su uno schermo televisivo..

Ingressi ore: 11:00 e 16:00

Museo Erbario

L’Erbario e’ disposto in due sale contigue in cui sono collocati gli armadi contenenti le cartelle con gli esemplari vegetali essiccati. L’Istituto possiede cinque erbari di notevole interesse scientifico; sono: l’Erbario generale (piante da tutto il mondo), l’Erbario romano (piante tipiche del Lazio), l’Erbario Cesati (piante da tutto il mondo), l’Erbario Anzalone (in prevalenza piante del Lazio), l’Erbario Montelucci (in prevalenza piante del Lazio e della Toscana). Il personale che cura l’Erbario si occupa di scambi con studiosi di tutto il mondo e svolge attivita’ di ricerca nel campo della sistematica vegetale.

Ingressi ore: 10:00 e 15:00

Museo di Storia della Medicina

Con l’apertura del museo ci si prefigge di far conoscere ad un piu’ vasto pubblico una struttura, unica nel suo genere in Italia, che illustra lo sviluppo della medicina dagli albori ai nostri giorni.

Ingressi ore: 10:00

Museo di Arte Classica

Il Museo dei Gessi (poi Museo dell’Arte Classica) fu fondato nel 1892 da Emanuel Löwy, che all’Università di Roma ricoprì la prima cattedra di Archeologia e storia dell’arte istituita in Italia, e volle creare una raccolta di calchi in gesso di sculture greche (originali e copie romane) come efficace strumento didattico per il suo insegnamento, sul modello delle gipsoteche universitarie tedesche. Allestito all’origine in alcuni locali al pianterreno di un palazzo del Testaccio, il Museo fu dal 1925 sistemato nell’Istituto di S. Michele, e nel 1935 venne trasferito nella sede attuale della Città Universitaria: tra il 1995 e il 2000 è stato oggetto di un ampio intervento di restauro e riordinamento. Il patrimonio del Museo è di circa milleduecento calchi, ed offre una vasta documentazione per lo studio della scultura greca dal periodo arcaico all’ellenismo, disposta cronologicamente in cinquantasei sale: consente in molti casi di mettere a confronto calchi di più repliche di uno stesso originale perduto. Il Museo conserva anche numerose ricostruzioni di sculture antiche, frutto di ricerche di studiosi italiani e stranieri; possiede inoltre una raccolta di impronte gemmarie. Nell’Odeion del Museo, oltre alle lezioni universitarie, si svolgono convegni e conferenze; nell’Atrio delle Mostre sono ospitate esposizioni a carattere archeologico.

Ingresso ore 11:00

Musei di Mineralogia, Paleontologia e Geologia

Il Museo di Mineralogia e’ ospitato negli stessi locali del Dipartimento di Scienze della Terra all’Universita’ “La Sapienza”. Attualmente e’ il più grande museo mineralogico universitario italiano. Ospita una raccolta di olotipi e paratipi di minerali; una raccolta di meteoriti in cui sono rappresentate quasi tutte le meteoriti italiane; una piccola collezione gemmologica e la dattylioteca ( raccolta di anelli) donata da papa Leone XIII. Nel piano interrato sono esposti un plastico geomorfologico del Lazio (scala 1:50000), un modello della struttura cristallina della calcite ingrandita un miliardo di volte e il modellino di un macchinario per il filtraggio dell’allume.
Il Museo di Paleontologia, nasce ufficialmente nel 1928 quando venne istituita la Cattedra di Paleontologia. Tuttavia diverse collezioni traggono origine già nel 1864, quando con l’istituzione della Cattedra di Geologia, venne istituito il Regio Museo Geologico universitario, che raggruppava le collezioni di geologia, di paleontologia e mineralogia. Attualmente in questo Mueo sono conservati oltre 100.000 fossili rinvenuti sia in Italia che all’estero. Il Museo è diviso in due settori, uno aperto al pubblico, relativo all’esposizione, e uno chiuso, relativo ai locali di lavoro. Il settore espositivo è costituito da due ampi saloni, ove sono esposti oltre mille fossili sia di vegetali che di animali invertebrati e vertebrati.Il Museo di Geologia fu fondato nel 1873 da Giuseppe Ponzi con collezioni personali e con pezzi provenienti anche dal secentesco Museo Kircheriano. Nel 1935, dalla vecchia sede della Regia Università a “S.Ivo alla Sapienza”, fu trasferito nella sua sede attuale presso la nuova Università ” Sapienza” . L’edificio è opera dell’architetto Giovanni Michelucci. Il Museo, riaperto al pubblico dal 2000, ospita anche alcune collezioni ottocentesche di marmi antichi tra le quali la prestigiosa raccolta di Tommaso Belli che comprende circa 550 marmette, ritagliate da reperti di pietre ornamentali, venuti alla luce in occasione degli scavi di Roma antica. Ospita inoltre un’altra ricca collezione, anch’essa ottocentesca, la “Dodwell” di oltre 1000 marmette quadrate, provenienti da varie localita’ europee e, solo in parte, dagli scavi di Roma. I grandi temi della geologia e lo studio del Pianeta Terra sono introdotti all’ingresso del Museo. Nella sala espositiva, mediante rocce, pannelli, modelli in gesso e altri strumenti interattivi e postazioni multimediali, vengono trattati diversi argomenti tra i quali: l’evoluzione della Terra, i rischi geologici e le risorse che derivano dalla sua dinamica, l’origine e la deformazione delle rocce, la registrazione del tempo in geologia.

Ingressi ore: 9:15 e 11:00

Museo di Anatomia Comparata

Il museo e’ collocato al piano terreno della sede di Anatomia Comparata del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo e occupa, nella parte aperta al pubblico, tre sale ed una galleria. Una saletta multimediale, capace di 20 posti, e’ attrezzata per la visione di cassette video e la lettura di videodischi. La sala didattica ospita collezioni di studio utilizzabili da studenti universitari per la preparazione ai corsi di Anatomia Comparata. Nella galleria oltre a grandi scheletri (un capodoglio, un ippopotamo, un leone, una zebra, ecc.) sono esemplificati, attraverso preparati e animali naturalizzati disposti nelle vetrine lungo le pareti, alcuni principi classici di evoluzione e di “adattamento” animale. Nella sala cetacei, attorno al grande scheletro di una Balenottera comune, di 20 metri di lunghezza, e’ esposto altro materiale a documentazione della vita dei grandi mammiferi marini. La sala Grassi, intitolata al grande zoologo italiano, scopritore del vettore del plasmodio malarico, ospita, oltre ai cimeli e materiale di studio dello scienziato, una ricca collezione di strumenti antichi per la microscopia e cere anatomiche ed embriologiche della seconda meta’ dell’Ottocento.

Ingressi ore: 9:30 e 11:00

Museo di Fisica

Il Museo del Dipartimento di Fisica della Sapienza conserva gli strumenti impiegati nella didattica e nella ricerca nel settore delle scienze fisiche dalla fine del Settecento agli anni Sessanta del Novecento. Del nucleo più antico, risalente al Teatro Fisico al Palazzo della Sapienza, quando la fisica era ancora una scienza qualitativa, fanno parte apparecchi di meccanica, bilance, pompe pneumatiche, piroscopi e specchi per trasmettere il “calorico raggiante”, bottiglie di Leida e prime macchine elettrostatiche. Un’altra parte delle collezioni_ strumentazione elettrica e magnetica, di ottica, eliostati e lanterne da proiezione_ proviene dal Gabinetto Fisico della Sapienza, diretto da Paolo Volpicelli, professore di Fisica sperimentale e figura di transizione dallo Stato Pontificio allo Stato Unitario. Con Pietro Blaserna, direttore del Regio Istituto Fisico dal 1872 al 1918, l’Istituto si trasferì dal 1880 nella nuova sede progettata dallo stesso Blaserna a via Panisperna. Il nuovo e moderno “Stabilimento scientifico” ospiterà l’Ufficio centrale del corista uniforme con la ricca collezione di acustica conservata oggi nel Museo. Orso Mario Corbino, successore di Blaserna alla direzione del RIF dal 1918 al 1937, segna il passaggio verso la modernità. Corbino aprì l’Istituto a nuove linee di ricerca, fondò l’Ufficio del radio, istituì a Roma la prima cattedra di Fisica teorica su cui verrà chiamato Enrico Fermi nel 1927. Le collezioni di spettrografi nel Museo testimoniano l’attività di ricerca affrontata da Fermi, Franco Rasetti e collaboratori, in spettroscopia atomica e molecolare. Nel 1934 il RIF fece da scenario alle importanti scoperte fatte da Fermi e dal suo gruppo sulla radioattività provocata dai neutroni e sul ruolo svolto dalle sostanze idrogenate nel processo, scoperte che segnarono una svolta epocale nella fisica moderna. Di questo periodo il Museo conserva una parte significativa della strumentazione usata dai ragazzi di via Panisperna: campioni da irradiare, contatori Geiger Müller, camere a ionizzazione e altri accessori. Nel Museo è conservata anche la calcolatrice meccanica usata da Fermi per risolvere numericamente problemi legati alla statistica dell’atomo. Nel 1936 l’Istituto si trasferì alla Città universitaria. Dopo la dispersione del gruppo romano, Edoardo Amaldi ereditò la grande tradizione di ricerca inaugurata da Fermi e promosse e animò in prima persona le grandi collaborazioni internazionali nel campo della fisica nucleare e subnucleare. Il Museo, testimonianza concreta dell’evoluzione della fisica a Roma, è stato aperto nel 1978, in occasione del settantesimo compleanno di Amaldi.

Ingressi ore: 9.00 e 10.00

Conferenze all’Università “Sapienza”

Organizzate dalla Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliINGRESSO SU PRENOTAZIONE

10:00 – 11:00 – “Arte, Ambiente e Scienze: intrecci intriganti” – Professoressa Maria Pia Sammartino (Dipartimento di  Chimica) –  Nuovo edificio di Chimica , piano IV

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11:00 – 12:00 – “Sulle tracce dell’evoluzione umana” – Professore Giorgio Manzi (Dipartimento di Biologia Ambientale ) – Nuovo edificio di Chimica , piano IV

Quasi si potrebbe dire: da Darwin a “Lucy”, passando per i Neanderthal. L’evoluzione umana si mostra ai nostri occhi attraverso i fossili e i siti preistorici, attraverso i manufatti del paleolitico, ma anche attraverso il DNA che recuperiamo dai resti antichi. La paleoantropologia è una sfida interdisciplinare affascinante. Si tratta di mettere insieme ossa, sassi e molecole, per capire da dove veniamo, come ci siamo evoluti e quali relazioni abbiamo intrattenuto con altre specie umane e non-umane. Componendo, come in una narrazione, i dati storici e quelli delle ricerche più recenti (dalle impronte di creature bipedi rimaste impresse in ceneri vulcaniche di 3 milioni e mezzo di anni fa, in Tanzania, alla diffusione planetaria di Homo sapiens, esplosa a partire da circa 100 mila anni fa) la conferenza propone una rassegna dei principali temi dell’evoluzione umana. Approfondisce in oltre la questione del posto occupato dalla nostra specie nella natura.

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

8:30 / 13:30 – Programma per le scuole medie superiori INGRESSO SU PRENOTAZIONE

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG) è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), ed è il più importante Ospedale per l’assistenza e la ricerca pediatrica nel nostro Paese.

La ricerca scientifica è il fulcro della missione istituzionale dell’OPBG e viene svolta, in ambito nazionale e internazionale a livelli clinico (con i pazienti), di base (nei moderni laboratori di ricerca) e traslazionale (trasferendo nella pratica clinica i successi della ricerca di base).

L’Ospedale Pediatrio Bambino Gesù partecipa con entusiasmo alla Notte dei Ricercatori, aprendo alle scuole ed al pubblico esterno i propri Laboratori, normalmente non accessibili, ed organizzando incontri e laboratori con i propri ricercatori di livello internazionale.

PROGRAMMA per le Scuole Medie Superiori

Incontro interattivo sulla ricerca clinica
Incontri interattivi con i ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che a livello nazionale ed internazionale hanno contribuito e contribuiscono alla scoperta continua di nuove e migliore cure per i bambini.

Le gambe bioniche
Incontro con i clinici e gli ingegneri che studiano le “gambe bioniche”, lo scheletro robotizzato esterno al paziente (esoscheletro) che può supportare il cammino dei ragazzi che non possono camminare.

Sperimenta i laboratori
Visita guidata e interattiva ai laboratori di ricerca, con interessanti e divertenti esperimenti dimostrativi.

Discussione finale e domande, consegna di gadgets e saluti

Per l’intera durata delle visite, presso i laboratori di ricerca sarà sospesa ogni attività che preveda l’utilizzo di tutte le reagenti, sostanze o apparecchiature, che possano costituire un rischio per i visitatori.

Frascati

10:00 – “Il gioco della scienza” – Auditorium Libreria Cavour- Piazza del Gesù – Frascati Prenotazione consigliata

Conferenza sul tema del “Gioco della Scienza” tenuta dal Prof. Ennio Peres: laureato in matematica, è stato professore di matematica ed informatica prima di iniziare ad operare per la diffusione del giocare con “lettere e cifre” (titolo di una rubrica che ha tenuto sul quotidiano La Stampa). Ha collaborato con vari giornali e riviste, da Paese Sera a l’Unità; su Linus cura dal 1995 la rubrica di giochi Scherzi da Peres, che riprende l’esperienza dei Wutki.
Mentre gli istruttori di scacchi parleranno delle implicazioni scientifiche e di ricerca sugli scacchi, il Prof. Peres farà vedere la parte scientifica e le spiegazioni di vari giochi da quelli di parole a quelli di ruolo.

Università “Sapienza”

15:00 – 18:00 – “International Cosmic Day”

Giornata dedicata al centenario della scoperta dei raggi cosmici, in collegamento con il CERN e in contemporanea con altre istituzioni europee. Dopo un seminario di circa un’ora, agli studenti presenti verrà illustrato il funzionamento di un apparato, appositamente creato, per la misura dei raggi cosmici e con il quale saranno eseguite delle misure. Nello stesso momento in altre località d’Europa altri gruppi di studenti staranno eseguendo lo stesso genere di musure. Nei giorni successivi gli studenti potranno discutere, nelle rispettive scuole, i risultati finali. Aula Cabibbo, nuovo edificio di Fisica.

Giovedì 27 Settembre

Università “Sapienza” – Musei aperti INGRESSO SU PRENOTAZIONE

Orto Botanico

L’Orto Botanico di Roma (Largo Cristina di Svezia, 24) fa parte integrante del Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Universita’ “La Sapienza” di Roma e ne rappresenta la struttura museale. Con i suoi dodici ettari di parco e circa 2.000 metri quadrati di serre e’ uno dei maggiori d’Italia e certamente uno dei piu’ attivi nella comunicazione scientifica e nella divulgazione delle conoscenze sulle piante e sull’ambiente, aperto a ogni espressione dell’arte e della cultura. Le sue collezioni rivestono particolare interesse non solo per importanza scientifica ma anche, e sopratutto, per modalita’ di coltivazione e ricostru- zione scenografica di ambienti, che aiutano il visitatore nella difficile opera di collocazione immaginaria della specie nelle aree di origine. L’Orto Botanico e’ inoltre una tra le strutture di questo genere attrezzata per i disabili: e’ stato infatti sistemato un sentiero e sono a disposizione due mezzi mobili a batterie che permettono di usufruire anche dei percorsi in collina dai quali e’ possibile godere il panorama. I cittadini che in un anno fruiscono della struttura sono circa 120.000. Tra le altre cose e’ stato organizzato un “giardino dei profumi” per i non vedenti: la classificazione delle piante da cui essi provengono e’ stata riportata anche in “braille”. L’Orto Botanico ha organizzato un laboratorio ad uso dei visitatori, in cui, sotto la guida di esperti, si puo’, mediante attrezzature sofisticate, prendere visione dei segreti del mondo vegetale. Per esempio, e’ possibile osservare un fiore nei suoi piu’ intimi segreti e tali immagini sono visibili su uno schermo televisivo..

Ingressi ore: 11:00 e 16:00

Museo Erbario

L’Erbario e’ disposto in due sale contigue in cui sono collocati gli armadi contenenti le cartelle con gli esemplari vegetali essiccati. L’Istituto possiede cinque erbari di notevole interesse scientifico; sono: l’Erbario generale (piante da tutto il mondo), l’Erbario romano (piante tipiche del Lazio), l’Erbario Cesati (piante da tutto il mondo), l’Erbario Anzalone (in prevalenza piante del Lazio), l’Erbario Montelucci (in prevalenza piante del Lazio e della Toscana). Il personale che cura l’Erbario si occupa di scambi con studiosi di tutto il mondo e svolge attivita’ di ricerca nel campo della sistematica vegetale.

Ingressi ore: 10:00 e 15:00

Museo di Storia della Medicina

Con l’apertura del museo ci si prefigge di far conoscere ad un piu’ vasto pubblico una struttura, unica nel suo genere in Italia, che illustra lo sviluppo della medicina dagli albori ai nostri giorni.

Ingressi ore: 10:00 e 12:00

Museo di Arte Classica

Il Museo dei Gessi (poi Museo dell’Arte Classica) fu fondato nel 1892 da Emanuel Löwy, che all’Università di Roma ricoprì la prima cattedra di Archeologia e storia dell’arte istituita in Italia, e volle creare una raccolta di calchi in gesso di sculture greche (originali e copie romane) come efficace strumento didattico per il suo insegnamento, sul modello delle gipsoteche universitarie tedesche. Allestito all’origine in alcuni locali al pianterreno di un palazzo del Testaccio, il Museo fu dal 1925 sistemato nell’Istituto di S. Michele, e nel 1935 venne trasferito nella sede attuale della Città Universitaria: tra il 1995 e il 2000 è stato oggetto di un ampio intervento di restauro e riordinamento. Il patrimonio del Museo è di circa milleduecento calchi, ed offre una vasta documentazione per lo studio della scultura greca dal periodo arcaico all’ellenismo, disposta cronologicamente in cinquantasei sale: consente in molti casi di mettere a confronto calchi di più repliche di uno stesso originale perduto. Il Museo conserva anche numerose ricostruzioni di sculture antiche, frutto di ricerche di studiosi italiani e stranieri; possiede inoltre una raccolta di impronte gemmarie. Nell’Odeion del Museo, oltre alle lezioni universitarie, si svolgono convegni e conferenze; nell’Atrio delle Mostre sono ospitate esposizioni a carattere archeologico.

Ingresso ore 11:00

Musei di Mineralogia, Paleontologia e Geologia

Il Museo di Mineralogia e’ ospitato negli stessi locali del Dipartimento di Scienze della Terra all’Universita’ “La Sapienza”. Attualmente e’ il più grande museo mineralogico universitario italiano. Ospita una raccolta di olotipi e paratipi di minerali; una raccolta di meteoriti in cui sono rappresentate quasi tutte le meteoriti italiane; una piccola collezione gemmologica e la dattylioteca ( raccolta di anelli) donata da papa Leone XIII. Nel piano interrato sono esposti un plastico geomorfologico del Lazio (scala 1:50000), un modello della struttura cristallina della calcite ingrandita un miliardo di volte e il modellino di un macchinario per il filtraggio dell’allume.
Il Museo di Paleontologia, nasce ufficialmente nel 1928 quando venne istituita la Cattedra di Paleontologia. Tuttavia diverse collezioni traggono origine già nel 1864, quando con l’istituzione della Cattedra di Geologia, venne istituito il Regio Museo Geologico universitario, che raggruppava le collezioni di geologia, di paleontologia e mineralogia. Attualmente in questo Mueo sono conservati oltre 100.000 fossili rinvenuti sia in Italia che all’estero. Il Museo è diviso in due settori, uno aperto al pubblico, relativo all’esposizione, e uno chiuso, relativo ai locali di lavoro. Il settore espositivo è costituito da due ampi saloni, ove sono esposti oltre mille fossili sia di vegetali che di animali invertebrati e vertebrati.

Il Museo di Geologia fu fondato nel 1873 da Giuseppe Ponzi con collezioni personali e con pezzi provenienti anche dal secentesco Museo Kircheriano. Nel 1935, dalla vecchia sede della Regia Università a “S.Ivo alla Sapienza”, fu trasferito nella sua sede attuale presso la nuova Università ” Sapienza” . L’edificio è opera dell’architetto Giovanni Michelucci. Il Museo, riaperto al pubblico dal 2000, ospita anche alcune collezioni ottocentesche di marmi antichi tra le quali la prestigiosa raccolta di Tommaso Belli che comprende circa 550 marmette, ritagliate da reperti di pietre ornamentali, venuti alla luce in occasione degli scavi di Roma antica. Ospita inoltre un’altra ricca collezione, anch’essa ottocentesca, la “Dodwell” di oltre 1000 marmette quadrate, provenienti da varie localita’ europee e, solo in parte, dagli scavi di Roma. I grandi temi della geologia e lo studio del Pianeta Terra sono introdotti all’ingresso del Museo. Nella sala espositiva, mediante rocce, pannelli, modelli in gesso e altri strumenti interattivi e postazioni multimediali, vengono trattati diversi argomenti tra i quali: l’evoluzione della Terra, i rischi geologici e le risorse che derivano dalla sua dinamica, l’origine e la deformazione delle rocce, la registrazione del tempo in geologia.

Ingressi ore: 9:15 e 11:00

Museo di Anatomia Comparata

Il museo e’ collocato al piano terreno della sede di Anatomia Comparata del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo e occupa, nella parte aperta al pubblico, tre sale ed una galleria. Una saletta multimediale, capace di 20 posti, e’ attrezzata per la visione di cassette video e la lettura di videodischi. La sala didattica ospita collezioni di studio utilizzabili da studenti universitari per la preparazione ai corsi di Anatomia Comparata. Nella galleria oltre a grandi scheletri (un capodoglio, un ippopotamo, un leone, una zebra, ecc.) sono esemplificati, attraverso preparati e animali naturalizzati disposti nelle vetrine lungo le pareti, alcuni principi classici di evoluzione e di “adattamento” animale. Nella sala cetacei, attorno al grande scheletro di una Balenottera comune, di 20 metri di lunghezza, e’ esposto altro materiale a documentazione della vita dei grandi mammiferi marini. La sala Grassi, intitolata al grande zoologo italiano, scopritore del vettore del plasmodio malarico, ospita, oltre ai cimeli e materiale di studio dello scienziato, una ricca collezione di strumenti antichi per la microscopia e cere anatomiche ed embriologiche della seconda meta’ dell’Ottocento.

Ingressi ore: 9:30 e 11:00

Museo di Merceologia

L’origine delle collezioni del Museo di Merceologia risale al Prof. Vittorio Villavecchia (1859-1937). Oltre a scrivere nel 1896 il primo testo di fondamentale importanza per gli studi merceologici: il “Dizionario di Merceologia”, percepì che gli studi sempre più nuovi strettamente legati ai progressi dell’industria e del commercio, la continua immissione di prodotti nuovi sul mercato, non potevono non avere una naturale conseguenza in una raccolta di campioni di merci e prodotti naturali i quali potessero servire come mezzo di confronto nello svariato lavoro di analisi e di ricerche merceologiche. Questi campioni, così raccolti nel tempo, costituirono un patrimonio unico nel suo genere che il Museo di Merceologia dal 1906 continua a curare ed incrementare. Il Museo ha sede all’interno della facoltà di Economia su una superficie di 300 mq circa, comprende 7000 reperti esposti nei vari settori: metalli, pietre preziose, fibre tessili, materiali da costruzione e decorazione, ceramica, plastica, riciclaggio, prodotti chimici, prodotti alimentari, prodotti del mare, imballaggi, minerali, gomme, prodotti della concia, coloranti, carboni, idrocarburi, xiloteca,… Comprende anche una collezione di strumenti e apparecchi di laboratorio del primo novecento e oltre. La logica delle esposizioni è quella di evidenziare come le materie prime abbiano diversi impieghi nell’industria, come un prodotto venga ottenuto da un processo industriale e come i prodotti e le materie prime, di grande uso nel passato, siano oggi sostituiti da nuovi.

Ingressi dalle 11:00 alle 13:00

Museo di Zoologia (Entomologia)

Il Museo di Zoologia è uno dei più antichi musei scientifici romani. La sua origine risale infatti all’inizio del XIX secolo, con le collezioni zoologiche dell’Archiginnasio Pontificio, legate alla Cattedra di Storia Naturale e Mineralogia, istituita nel 1804 da Pio VII. La sede principale del Museo è attualmente in Piazzale Valerio Massimo, 6. Tutte le collezioni zoologiche storiche del Museo universitario costituiscono la base del Museo Civico di Zoologia di Roma, dove sono tutt’ora depositate in seguito alla Convenzione stipulata nel 1932 tra l’Università “La Sapienza” ed il Comune di Roma; alcune collezioni, aventi per lo più scopi didattici, sono conservate nella sede dell’Istituto di Zoologia di Viale dell’Università, 32. Il Museo di Zoologia si è trasformato, dopo varie vicissitudini, in una “Casa dell’insetto” che ospita splendide collezioni di insetti, provenienti da tutto il mondo, e una ricca biblioteca specialistica costituita da migliaia di volumi (dal XVIII secolo ad oggi) e oltre 800 periodici di cui circa 500 attivi.

Ingressi ore: 10.30 e 11.30

Conferenze all’Università “Sapienza”

Organizzate dalla Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e NaturaliINGRESSO SU PRENOTAZIONE

10:00 – 11:00 –  “L’elettrolisi: un’occasione per parlare di Chimica ma anche di storia, di economia, di ambiente” – Professore Franco Calascibetta (Dipartimento di Chimica) – Nuovo edificio di Chimica, piano IV

Collocato generalmente e inevitabilmente alla fine di un corso di Chimica Generale, l’argomento «elettrolisi» non sempre riceve l’opportuna attenzione didattica. Al contrario riteniamo che una sua sottolineatura nei corsi di Chimica sia un’opportunità irrinunciabile per ribadire  argomenti teorici fondamentali della disciplina e per dare altresì un’immagine di essa reale, concreta, in tutti i suoi complessi  intrecci con la realtà circostante.
Innanzitutto lo studio dell’elettrolisi può consentire di vedere in una ulteriore applicazione gli aspetti termodinamici alla base delle trasformazioni chimiche, in quanto il processo può essere visto come la realizzazione di una reazione “non spontanea”. Solo a spese di energia fornita dall’esterno si può realizzare ad esempio la scomposizione del cloruro di sodio in sodio e cloro, invertendo  il senso della reazione diretta tra i due elementi, che al contrario sono in grado, se messi in contatto, di reagire in maniera vigorosa, con sviluppo di grosse quantità di calore.
Attualmente l’elettrolisi di NaCl fuso è industrialmente realizzata tramite il processo ideato da J. Cloyd Downs. L’analisi dell’impianto sia pure in forma semplificata consente di sottolineare argomenti della Chimica, già affrontati prima in altra parte del corso, quali le caratteristiche fisiche di alcuni solidi come grafite o lo stesso cloruro di sodio, il concetto di liquidi miscibili o non miscibili a seconda della diversa classe di appartenenza delle sostanze, l’abbassamento del punto di fusione di una miscela rispetto ad una sostanza pura etc.
Si potrà poi ricordare come il processo Downs per la produzione di sodio metallico soppiantò un altro processo, quello  ideato da H. Y. Castner, e domandarsi perché nel XIX secolo fu per un certo periodo così importante la produzione di sodio metallico. Esso era la base per la preparazione industriale dell’alluminio, prima che venisse messo a punto un altro processo elettrolitico fondamentale, il metodo Hall-Héroult.
Questo  richiede come materia prima allumina purificata, ottenibile tramite la lavorazione della bauxite col processo Bayer. Ciò potrà costituire un’occasione importante per riflettere sul ruolo della Chimica. La produzione dell’alluminio ci appare infatti oggi di inestimabile utilità visto il numero grandissimo di applicazioni che coinvolgono questo metallo, tra l’altro così abbondante nel nostro pianeta. D’altro canto la purificazione della bauxite produce inevitabilmente in grande quantità un residuo solido, i cosiddetti fanghi rossi, che tanti danni e problemi all’ambiente hanno causato in varie parti del mondo.
Tutto ciò può essere preso come un esempio della sfida continua, difficile ma affascinante, che la Chimica deve continuamente affrontare per essere realmente sostenibile. E’ un’occasione per far capire come la Chimica di oggi e di domani, la cosiddetta « Chimica verde » dovrà essere tra l’altro capace di riuscire a riconvertire o modificare vecchie tecnologie riconsiderandole alla luce della loro eco-compatibilità e impatto ambientale, mettendo ove possibile a punto nuovi processi col fine di eliminare l’uso di procedure e di sostanze pericolose, per l’ambiente e per la salute.

11:00 – 12:00 – “Cellule vegetali come biofabbriche di prodotti fitoterapici, farmaceutici e cosmetici” – Professore Alessio Valletta  (Dipartimento di Biologia Ambientale) – Nuovo edificio di Chimica, piano IV

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Università “Sapienza”

 

18:00 – 19:00 – I viaggi nello spazio – Conferenza dell’astronauta Paolo Nespoli – Aula Cabibbo, nuovo edificio di Fisica, Università Sapienza – Roma – INGRESSO SU PRENOTAZIONE

abstract. Aula Cabibbo, Nuovo edificio di Fisica

Conferenze divulgative e tavole rotonde

18:00 – “Scienza e fantascienza” – Auditorium Libreria Cavour – Piazza del Gesù – Frascati

di Emiliano Dane’ e Giacomo Pòstumi

Alla fine del XIX secolo alcuni tra i più illustri scienziati del mondo dichiararono che la fisica era giunta ormai al capolinea: tutto era stato ormai scoperto o lo sarebbe stato di lì a poco.
Solo dopo pochi anni invece, la fisica fu sconvolta dalle idee di Einstein, Plank, Pauli, Bhor, Dirac, Heisenberg e molti altri premi Nobel che rivoluzionarono i concetti di tempo, di spazio e di composizione della materia, modificando per sempre la nostra concezione di realtà.
Negli stessi anni, esattamente nel 1895, due fratelli di Besançon diedero vita ad una nuova forma d’arte: il cinema. Il loro nome era Lumière. I soggetti immortalati dai cineasti dell’epoca, rivelarono immediatamente una fervida creatività e una continua ricerca del surreale che ben presto diede vita a quella che noi oggi definiamo fantascienza.
In questo incontro vedremo le varie fasi dello sviluppo della fisica e quello della fantascienza cinematografica attraverso i concetti di relatività, di antimateria, di universi paralleli, di buchi neri e di tunnel spazio-temporali.
Per molti di questi concetti la scienza ha dato risposte, per altri ci sta lavorando, tuttavia ci sono campi in cui la sola protagonista rimane ancora la fantasia.

Venerdì 28 Settembre – Notte Europea dei Ricercatori

Frascati

10:00 – 12:00 – Sala degli Specchi del Comune di Frascati – L’astronauta Paolo Nespoli racconterà agli studenti delle scuole superiori le sue avventure nello spazio INGRESSO SU PRENOTAZIONE

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14:00 – 24:00Visite agli Enti di RicercaIngresso su prenotazione

Tutti gli Enti di Ricerca apriranno le porte ai visitatori: ARTOV, ENEA, ESA ESRIN, INFN, INAF OAR, INGV Roma, INGV Museo geofisico di Rocca di Papa. Il programma delle visite è disponibile cliccando sulla pagina dedicata al singolo Ente. Pre le prenotazioni cliccare Ingresso su prenotazione

14:15 – 18:30Concorso Photowalk presso INFN-LNFIngresso su prenotazione

Il Photowalk è una passeggiata fotografica nei laboratori di fisica delle particelle promossa dal network internazionale InterAction Collaboration. Le foto vincitrici saranno pubblicate su lescienze.it, nationalgeographic.it e altre riviste online e cartacee. Leggi il Regolamento. Pre le prenotazioni cliccare Ingresso su prenotazione

15:00Lezione di ChimicaAudiotorium Libreria Cavour – Piazza del Gesù – FrascatiIngresso su prenotazione

I chimici dell’associazione Ludis svolgeranno una lezione di chimica aperta a tutti. Per comprendere come la chimica faccia parte della nostra realtà quotidiana e per svelare alcuni semplici “segreti” della vita di tutti i giorni. (www.ludislab.com)

17:00-24:00Hands on Experiments: Piazza San Pietro

La scienza più incredibile e interattiva esce dalle Università e si svela al pubblico. Dalla microscopica molecola della vita, il DNA (osservabile in provetta), alle macroscopiche galassie dell’Universo (osservabili al telescopio), giovani laureati mostreranno ai curiosi di tutte le età i segreti della scienza, con esperimenti ed esibizioni dal vivo. Risponderanno, inoltre, alle domande sulle diverse discipline scientifiche o sulle loro esperienze personali e professionali nella ricerca italiana.

17:00; 17:45Viaggio nel Cosmo – Crociera PlanetariaAudiotorium Libreria Cavour – Piazza del Gesù – FrascatiIngresso su prenotazione

Immaginate di avere un’astronave con un pilota privato e una guida turistica a vostra disposizione; immaginate di salpare verso stelle e pianeti lontani, e di scendere, una volta arrivati, a fare una passeggiata. Tutto questo diventa possibile grazie all’agenzia di viaggi interplanetari McQuadro e all’astronave virtuale EVA I.

  • “Crociera Planetaria”– Un viaggio che porterà il pubblico presente dalla Terra fino ai confini del Sistema Solare e oltre, passando per tutti i pianeti. Sarà possibile ammirare da vicino alcuni pianeti scoprire i segreti celati tra le lune di Giove e gli anelli di Saturno

17:00 – Il Bosone di Higgs –Presentazione divulgativa Sala B. Touschek (Laboratori Nazionali di Frascati, INFN)Ingresso su prenotazione

Erano 50 anni che i fisici di tutto il mondo lo cercavano. Giovanni Organtini, professore di Fisica alla Sapienza, spiegherà al pubblico presente in sala, anche attraverso immagini e filmati, la particella grazie alla quale tutte le altre prendono massa: il Bosone di Higgs, l’ultimo tassello mancante del modello standard.

18:00 – Dio e il Bosone di Higgs a colloquio” – Tavola Rotonda tra fisica e metafisica sulle origini dell’Universo – Sala B. Touschek (Laboratori Nazionali di Frascati, INFN) Ingresso su prenotazione

L’annuncio della scoperta del Bosone di Higgs è salita alle cronache come la scoperta della particella di Dio. La particella, che spiega come mai tutte le cose nell’universo abbiano una massa era stata teorizzata 48 anni fa dallo scienziato scozzese Peter Higgs, oggi 84enne. Con questa scoperta si completa così il quadro delle 17 particelle elementari che compongono la materia a noi nota. L’ultimo pezzo mancante è stato finalmente trovato.
Di questo e del futuro della fisica si parlerà nella tavola rotonda organizzata in occasione della Notte Europea della Ricerca e che sarà coordinata da Umberto Dosselli, direttore dei Laboratori Nazionali di Frascati.
Parteciperanno il Presidente dell’INFN, Fernando Ferroni, Luciano Maiani, che ha diretto il CERN dal 1999 al 2003 e Monsignor Fiorenzo Facchini. Saranno connessi i ricercatori italiani dalle sale di controllo degli esperimenti CMS ed Atlas dal CERN di Ginevra. Con la partecipazione dei Bugiardini.

18:30 L’ereditarietàAudiotorium Libreria Cavour – Piazza del Gesù – FrascatiIngresso su prenotazione

Lo spettacolo scientifico “L’Ereditarietà” prende spunto dallo show televisivo (quasi) omonimo ma è strutturato come uno spettacolo scientifico, che approfondisce i temi dell’ereditarietà, dell’adattamento e dell’evoluzione e che ha per protagonisti i ragazzi. Questi saranno coinvolti in una serie di giochi avvincenti e di esperimenti di Biologia. Saranno scelti tra il pubblico cinque “concorrenti” che parteciperanno attivamente a ogni fase progressiva del gioco e scopriranno i temi affrontanti. A ogni domanda i “presentatori” approfondiranno l’argomento attraverso esperimenti scientifici, osservazioni di organismi dal vivo, video, attività interattive, rendendo così partecipe tutto il resto della platea. Si partirà dagli albori della genetica e dagli esperimenti di Gregor Mendel, fino all’estrazione della macromolecola della vita: il DNA, che sarà estratto, durante lo spettacolo, dalla frutta fresca e dalla saliva di un volontario.
Lo spettacolo è firmato dall’associazione culturale G.Eco (www.gecologia.it).

19:00-23:00Torneo di Scacchi organizzato da Frascati Scacchi – Piazza Fulvio Nobiliore, 5 – Cocciano – Frascati

iscrizione gratuita da effettuarsi attraverso il sito www.frascatiscacchi.it oppure telefonicamente ai numeri: 06.9486264 – 339.7132260

19:30 – Quattro chiacchiere con la Scienza – Aperitivo con i ricercatori – Bar della Galleria, Piazza del Gesù

Sarà possibile chiacchierare amabilmente con i ricercatori sorseggiando un drink. Gli scienziati, esperti in diverse materie, saranno infatti disponibili a incontrare il pubblico e a conversare sulle tematiche scientifiche di maggiore interesse e attualità. L’aperitivo è offerto dall’Associazione Frascati Scienza

20:00 – Spettacolo teatrale: Einstein s’il vous plait- Sala B. Touschek (Laboratori Nazionali di Frascati, INFN)Ingresso su prenotazione

liberamente adattato dall’omonimo romanzo di Jean-Claude Carriere. Spettacolo dai tratti surreali incentrato sulla figura di Albert Einstein e su una visita che gli viene fatta da un ragazzo al giorno d’oggi, il quale in maniera misteriosa trova il professore ancora al lavoro in una sorta di appartamento fuori dal normale scorrere del tempo.
adattamento teatrale di Mario Migliucci e Adriano Saleri.
con Adriano Saleri e Mario Migliucci, regia di Giles Smith.
Più informazioni

21:00 – Viaggio nel Cosmo – Il Sole e l’altre Stelle – Audiotorium  Libreria Cavour – Piazza del Gesù – FrascatiIngresso su prenotazione

Immaginate di avere un’astronave con un pilota privato e una guida turistica a vostra disposizione; immaginate di salpare verso stelle e pianeti lontani, e di scendere, una volta arrivati, a fare una passeggiata. Tutto questo diventa possibile grazie all’agenzia di viaggi interplanetari McQuadro e all’astronave virtuale EVA I.

  • “Il Sole e l’altre stelle” – Un viaggio che condurrà il pubblico a far visita a stelle vicine e ben note, come il Sole, fino alle stelle più remote dell’universo. Sarà esplorato non solo lo spazio ma anche il tempo, mostrando come nascono e come muoiono le stelle. Con un magnifico spettacolo di colori e fuochi di artificio cosmici potranno essere viste da vicino le supernove, le pulsar e i buchi neri, fino ai confini dell’universo conosciuto.

21:00 – 24:00 – Star party – Villa Torlonia

Organizzata da ATA nell’ambito del Congresso dell’Unione Astrofili Italiani, sarà una vera e propria festa in onore delle stelle alla quale gli astrofili, gli osservatori e gli amanti del cielo potranno accorrere in massa. Saranno disponibili telescopi attraverso i quali sarà possibile osservare la Luna, i pianeti visibili e i vari oggetti osservabili nel cielo estivo-autunnnale.

22:00 – CO2Idee – Sala B. Touschek (Laboratori Nazionali di Frascati, INFN)Ingresso su prenotazione

Spettacolo centrale, aperto a tutto il pubblico della Notte. Nel corso della serata, Paola Minaccioni (“The show must go off”, “610”, “Magnifica Presenza”) e un chimico della LUDIS (www.ludislab.com) accompagneranno il pubblico mostrando, attraverso nuovi esperimenti interattivi e sfide scientifiche come la Chimica faccia parte della nostra vita quotidiana.Nella serata si alterneranno esperimenti sugli esiti dei quali verrà coinvolto il pubblico e sfide dove gli spettatori si confronteranno nella realizzazione di prove scientifiche.

22:00 – Non è Mai Troppo Darwin – di Angelo Loy – Auditorium  Libreria Cavour – Piazza del Gesù – Frascati

Un viaggio inusuale e scanzonato alla scoperta dell’evoluzione. Come novelli Darwin e Fitroy a bordo di un moderno Beagle, un professore di zoologia e il custode dell’università partono alla ricerca delle tracce degli animali del passato in Italia. Prima tappa: la grotta di Spingallo, vicino Siracusa, per osservare i ritrovamenti degli elefanti nani, una testimonianza fossile da cui partire per parlare di selezione naturale e di grandi eventi paleogeografici. (I documentari sono resi disponibili da Rome Docscient Festival).

22:30 – I Delfini – di Francesco Gabellone e Gabriella Titone – Auditorium Libreria Cavour – Piazza del Gesù – Frascati

Riguarda la realizzazione di scene stereoscopiche animate in cui il protagonista principale è il delfino. Dal punto di vista comunicativo il filmato è stato sviluppato su una base narrativa concepita al fine di raccontare con un linguaggio semplice, ma corretto dal punto di vista scientifico, le peculiarità biologiche di questo animale; dalle sue abitudini alimentari al rapporto con il contesto naturale in cui vive e si riproduce. (I documentari sono resi disponibili da Rome Docscient Festival).

22:45 – Il Pioniere del Wireless- di Enza Negroni- Auditorium  Libreria Cavour – Piazza del Gesù – Frascati

Il pioniere del wireless è un documentario che narra la vita di uno dei più grandi inventori dei nostri tempi: Guglielmo Marconi, mettendo in luce un Marconi diverso e sconosciuto, più umano, dove accanto ai difetti degli uomini comuni si evidenzia comunque la genialità dei più grandi inventori della nostra era. Una piece teatrale di Giorgio Cremaschi avvincente e appassionate che ci dona un meraviglioso ritratto un uomo che ha sempre creduto nelle sue ricerche. (I documentari sono resi disponibili da Rome Docscient Festival).

Servizio Navetta

Per la Notte di Venerdì 28 Settembre sarà attivo un servizio navetta di collegamento con gli Enti di Ricerca a partire dalle ore 14:00 fino alle ore 24:00. Il servizio è valido per tutti coloro che  prenoteranno le visite presso i Laboratori di Ricerca e gli eventi in programma presso l’INFN – Laboratori Nazionali di Frascati.

Sarà possibile parcheggiare le vetture presso l’area di sosta della ASL in Via Sulpicio Galba, a Frascati, dove si trova anche il capolinea della navetta che condurrà ai Centri di Ricerca.

 

Per chi volesse raggiungere i Laboratori partendo dal centro di Frascati è possibile usufruire della navetta di collegamento in partenza da Viale Vittorio Veneto (di fronte all’Hotel Flora).

Non indichiamo orari di partenza poiché le navette non effettueranno soste ma circoleranno a rotazione continua.

 

 

Roma

Università “Sapienza” – Musei aperti INGRESSO SU PRENOTAZIONE

Museo di Chimica

Istituito nel 1986, il museo di chimica è stato aperto al pubblico nel 1992, e intitolato ufficialmente “Primo Levi” nel corso di una cerimonia tenutasi nella primavera del 2010.
Espone e custodisce apparecchiature scientifiche, strumenti didattici, collezioni di sostanze chimiche e documenti appartenuti a S. Cannizzaro e al suo gruppo – risalenti al 1872.
Tra il materiale esposto, sono degni di nota alcuni crioscopi, ebullioscopi, termometri, colorimetri, spettroscopi, antiche strumentazioni per l’analisi elementare e le tavole di Von Scroeder relative ai primi impianti chimici. Vi sono inoltre alcune apparecchiature per la misura della radioattività costruite da G.A. Blanc, agli inizi del XX secolo, ed altre apparecchiature chimiche più recenti.

Ingressi ore: 9:30 e 11:30

Orto Botanico

L’Orto Botanico di Roma sito in Trastevere, L.go Cristina di Svezia 24, è parte integrante del Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza Universita’ di Roma. Con i suoi dodici ettari di parco e circa 2.000 metri quadrati di serre è uno degli Orti Botanici più grandi d’Italia e certamente uno dei piu’ attivi nella comunicazione scientifica e nella divulgazione delle conoscenze su piante e ambiente, aperto a ogni espressione dell’arte e della cultura. Le sue collezioni rivestono particolare interesse non solo per importanza scientifica ma anche per le modalita’ di coltivazione e ricostruzione scenografica di ambienti, che aiutano il visitatore nella difficile opera di collocazione immaginaria della specie nelle aree di origine. L’Orto Botanico oltre a essere caratterizzato da presenze architettoniche di notevole interesse storico-artistico ospita straordinarie collezioni di specie vegetali. Molto importante ai fini della conservazione della biobiversità è la presenza di specie rare o a rischio di estinzione e di oltre 350 alberi secolari.

Ingressi ore: 11:00 e 16:00

Museo di Storia della Medicina

Con l’apertura del museo ci si prefigge di far conoscere ad un piu’ vasto pubblico una struttura, unica nel suo genere in Italia, che illustra lo sviluppo della medicina dagli albori ai nostri giorni.

Ingressi ore: 10:00 e 12:00

Museo di Antropologia

Il museo e’ suddiviso in tre settori: esposizione, conservazione e laboratorio. Il settore espositivo accoglie un percorso didattico su Origini ed Evoluzione dell’Uomo, finalizzato all’inquadramento naturalistico della nostra specie, composto da oltre trenta pannellature a vetrine ostensive. Il contenuto scientifico della mostra e’ presentato in forma piana, attraverso titoli di tipo giornalistico, brevi testi didascalici, tavole grafiche e fotografiche, originali e copie in calco dei piu’ importanti reperti fossili riguardanti l’evoluzione dell’uomo e di Primati non umani. La mostra e’ articolata secondo due percorsi fondamentali: uno a partire dell’umanita’ attuale, per presentarne la caratteristiche antropologiche generali, e l’altro, a carattere paleoantropologico, che percorre a tappe la storia evolutiva dei preominidi, degli ominidi e dell’uom,o. Un particolare risalto viene dato ai fossili romani di Saccopastore e al loro inserimento nel complesso quadro evolutivoelle transizioni da forme umane arcaiche (Neanderthal) a quelle moderne. Altri settori riguardano l’inserimento della specie Homo sapiens tra gli altri Primati siaattuali che fossili e le problematiche riguardanti i materiali e i metodi usati per lo studio dell’evoluzione umana.

Ingressi ore: 9:30 e 12:00

Musei di Mineralogia, Paleontologia e Geologia

Il Museo di Mineralogia e’ ospitato negli stessi locali del Dipartimento di Scienze della Terra all’Universita’ “La Sapienza”. Attualmente e’ il più grande museo mineralogico universitario italiano. Ospita una raccolta di olotipi e paratipi di minerali; una raccolta di meteoriti in cui sono rappresentate quasi tutte le meteoriti italiane; una piccola collezione gemmologica e la dattylioteca ( raccolta di anelli) donata da papa Leone XIII. Nel piano interrato sono esposti un plastico geomorfologico del Lazio (scala 1:50000), un modello della struttura cristallina della calcite ingrandita un miliardo di volte e il modellino di un macchinario per il filtraggio dell’allume.
Il Museo di Paleontologia, nasce ufficialmente nel 1928 quando venne istituita la Cattedra di Paleontologia. Tuttavia diverse collezioni traggono origine già nel 1864, quando con l’istituzione della Cattedra di Geologia, venne istituito il Regio Museo Geologico universitario, che raggruppava le collezioni di geologia, di paleontologia e mineralogia. Attualmente in questo Mueo sono conservati oltre 100.000 fossili rinvenuti sia in Italia che all’estero. Il Museo è diviso in due settori, uno aperto al pubblico, relativo all’esposizione, e uno chiuso, relativo ai locali di lavoro. Il settore espositivo è costituito da due ampi saloni, ove sono esposti oltre mille fossili sia di vegetali che di animali invertebrati e vertebrati.

Il Museo di Geologia fu fondato nel 1873 da Giuseppe Ponzi con collezioni personali e con pezzi provenienti anche dal secentesco Museo Kircheriano. Nel 1935, dalla vecchia sede della Regia Università a “S.Ivo alla Sapienza”, fu trasferito nella sua sede attuale presso la nuova Università ” Sapienza” . L’edificio è opera dell’architetto Giovanni Michelucci. Il Museo, riaperto al pubblico dal 2000, ospita anche alcune collezioni ottocentesche di marmi antichi tra le quali la prestigiosa raccolta di Tommaso Belli che comprende circa 550 marmette, ritagliate da reperti di pietre ornamentali, venuti alla luce in occasione degli scavi di Roma antica. Ospita inoltre un’altra ricca collezione, anch’essa ottocentesca, la “Dodwell” di oltre 1000 marmette quadrate, provenienti da varie localita’ europee e, solo in parte, dagli scavi di Roma. I grandi temi della geologia e lo studio del Pianeta Terra sono introdotti all’ingresso del Museo. Nella sala espositiva, mediante rocce, pannelli, modelli in gesso e altri strumenti interattivi e postazioni multimediali, vengono trattati diversi argomenti tra i quali: l’evoluzione della Terra, i rischi geologici e le risorse che derivano dalla sua dinamica, l’origine e la deformazione delle rocce, la registrazione del tempo in geologia.

Ingressi ore: 9:15 e 11:00

16:00 – 24:00 – Orto Botanico – Largo Cristina di Svezia, 24 – Visite guidate, incontri e attività con i ricercatori, osservazioni del cielo – INGRESSO LIBERO

L’Orto Botanico di Roma sito in Trastevere, L.go Cristina di Svezia 24, è parte integrante del Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza Universita’ di Roma. Con i suoi dodici ettari di parco e circa 2.000 metri quadrati di serre è uno degli Orti Botanici più grandi d’Italia e certamente uno dei piu’ attivi nella comunicazione scientifica e nella divulgazione delle conoscenze su piante e ambiente, aperto a ogni espressione dell’arte e della cultura. Le sue collezioni rivestono particolare interesse non solo per importanza scientifica ma anche per le modalita’ di coltivazione e ricostruzione scenografica di ambienti, che aiutano il visitatore nella difficile opera di collocazione immaginaria della specie nelle aree di origine. L’Orto Botanico oltre a essere caratterizzato da presenze architettoniche di notevole interesse storico-artistico ospita straordinarie collezioni di specie vegetali. Molto importante ai fini della conservazione della biobiversità è la presenza di specie rare o a rischio di estinzione e di oltre 350 alberi secolari.

Programma ed Esposizioni

SALA ESPOSITIVA 1

Museo di Anatomia Comparata “G.B. Grassi”
L’uomo è una scimmia? Non solo
L’osservazione degli scheletri di alcuni vertebrati (scimmie, rettili, pesci) consente di apprezzare come le somiglianze delle strutture corporee ne rivelino la continuità evolutiva e permettano di ipotizzare le relazioni di parentela tra le tante specie di vertebrati, attuali e estinte.

Museo di Antropologia “G. Sergi” (in coll. Con Is.I.P.U.)
Sulle tracce dell’evoluzione umana
Componendo elementi figurativi e testi esplicativi – dalle impronte di creature bipedi rimaste impresse nelle ceneri vulcaniche di 3,5 milioni di anni fa in Tanzania, all’incedere sicuro di un cacciatore Neanderthal di 100 mila anni fa e alla diffusione planetaria di Homo sapiens – si propone una rassegna dei principali temi dell’evoluzione umana e sul posto della nostra specie nella natura. In mostra anche uno dei più significativi reperti fossili conservati nel museo.

Museo delle Origini
L’agricoltura nell’antichità: la pratica

Museo delle Antichità Etrusche e Italiche
L’agricoltura nell’antichità: il culto

SALA ESPOSITIVA 2

Museo di Geologia
Geologia, Mineralogia e Paleontologia: i musei di Scienze della Terra si
presentano all’Orto Botanico

Museo di Mineralogia
Geologia, Mineralogia e Paleontologia: i musei di Scienze della Terra si
presentano all’Orto Botanico

Museo di Paleontologia
L’ultracomplesso micromondo: i fossili visti al microscopio
Un viaggio alla scoperta di organismi meravigliosi a cura dei paleontologi del GIRMM (Gruppo Informale di Ricerche Micropaleontologiche e
Malacologiche).

Museo Erbario
Come allestire un campione d’erbario

Museo di Merceologia
Dalla foglia ai prodotti finiti del Tabacco
(esposizione illustrativa).

Museo di Chimica “P. Levi”
Dall’armadio alla scatola: la storia della strumentazione scientifica.

Istituto Superiore di Sanità

SPETTACOLI

SALA ESPOSITIVA 3

Hands on experiments (dalle ore 19.30 alle ore 24.00)
(Spettacoli di fisica per tutti)
Studenti e laureati in fisica mostreranno come la scienza sia cosa per tutti!
Attraverso alcuni esperimenti riproducibili potrete scoprire la fisica da laboratorio e quella casalinga. Basterà un po’ di fecola di patate, di azoto liquido e di sapone per scoprire la fisica intorno a noi e per impararne alcuni principi.

Chimica spettacolare e Museo di Chimica “P.Levi”
(Due spettacoli ad accesso libero (alle ore 17.00 e alle ore 21.00).
Chimici per un’ora. – esperimenti utilizzati per parlare delle leggi fondamentali della natura e delle sostanze di uso quotidiano

Chimici per un’ora è conoscenza, divertimento e spettacolo che si traduce in un’attività interattiva didattica e ludica realizzata da te: cittadino, studente, appassionato, curioso … insieme ai nostri operatori.
Esprimenti spettacolari, di cui sarete i protagonisti, mediante una forma innovativa, partecipata e interattiva, di divulgazione della scienza finalizzata a comunicare la bellezza della chimica.

Perché chimici per un’ora?
La chimica è la scienza che studia la trasformazione della materia, sia che avvenga all’interno di un’industria che  di un laboratorio ma soprattutto a casa di ognuno di noi. 

Per interpretare il quotidiano.
Quando cuciniamo, respiriamo, metabolizziamo, utilizziamo e sviluppiamo reazioni chimiche. L’acqua, gli alimenti, i materiali, il vetro, la plastica, l’olio, le leghe metalliche, le gomme, il vino sono sostanze/prodotti e quindi chimica. Ne consegue che la chimica è parte della nostra vita, ovviamente insieme alle altre discipline.
Perché crediamo che tutti se adeguatamente informati e istruiti possano imparare la chimica e condividere la nostra passione, trasformandosi da fruitori in divulgatori.

PROIEZIONI, FIMATI, IMMAGINI, MUSICA, ARTE

ARANCIERA

Polo Museale Sapienza (ore 18.00 – 18.30)
Il patrimonio museale per la didattica nelle scuole.
Viene presentata una esperienza di utilizzo del patrimonio museale per la didattica nella scuola Primaria con l’ausilio delle tecnologie Multimediali. Progetto Miur 2010

Museo dell’Arte Classica (ore 18:30 – 19.00)
Il Museo dell’Arte Classica della Sapienza, tra passato e presente.
Proiezione di un video con rappresentazione virtuale in 3D di alcune sculture antiche, con nuove tecniche di scansione e modellazione a cura del Gruppo Anamorphosis

Museo di Ingegneria (Metallurgia) (ore 19.00-19,45 e 21.00-21.45)
Può la natura esprimersi con tanta bellezza nascosta agli occhi dell’uomo? Solo quelli che hanno il privilegio di lavorare con strumenti che indagano ciò che l’occhio umano non può vedere vengono a conoscenza di tali meraviglie e perché non portare queste meraviglie allo scoperto, perché non fare godere a tutti ciò che la natura offre.
A seguire intermezzo musicale al pianoforte del Maestro R. Fede

Museo-Laboratorio di Arte Contemporanea
– Proiezione del photofilm di Domenico Scudero ‘The cultural Tube’ (14’59”), a cura di Simonetta Lux. (Proiezioni ore 19.45-20.00 e ore 21.45-22.00)
Mostra a cura di Maria Bianco – Colore naturale: tradizione o innovazione? Una sfida della ricerca per un mondo eco friendly.

OSSERVAZIONI DEL CIELO E VISITA ALL’ORTO

GIARDINO

Museo Orto Botanico (ogni ora dalle 17.00 alle 22.00)
Piante di altri Mondi.
Visite guidate alla scoperta di piante di habitat a diversa ecologia (Serra Monumentale, Serra Corsini, Serra Tropicale

Serata sotto le stelle* (notte)
Sarà possibile guardare la Luna, i pianeti visibili e i vari oggetti osservabili nel cielo estivo-autunnale di Roma attraverso le lenti di telescopi a disposizione. Sarete guidati durante l’osservazione dalle spiegazioni dei ricercatori dell’INAF

*L’evento sarà effettuato esclusivamente con condizioni meteorologiche favorevoli.


Conferenze all’Università “Sapienza” – Organizzate dalla Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
INGRESSO SU PRENOTAZIONE

10:00 – 11:00 – “Quante rane nello stagno? Quanti immigrati clandestini a Rotterdam? Quanti cocainomani a Milano?: il metodo di  cattura-ricattura” – Prof.ssa  Flavia Mascioli  (Dipartimento di Matematica “G. Castelnuovo”) – Nuovo edificio di Chimica, piano IV, aula III.

Quante rane vivono in uno stagno? Quanti lupi vivono in un parco nazionale?
Per rispondere a queste domande, che riguardano la dimensione, gli spostamenti, la demografia delle popolazioni animali che sono difficili da misurare direttamente, i biologi usano il metodo detto di cattura-ricattura. Si tratta di un particolare metodo di campionamento che consiste nel catturare una piccola parte della popolazione di interesse, “marcarla” opportunamente, rilasciarla e poi ricatturare una o più volte nuovi campioni contando gli animali marcati.
Attualmente, sono molti i campi in cui trova applicazione questo metodo con diverse sue varianti: ad esempio, viene usato dal Census Bureau negli Stati Uniti per stimare la percentuale di persone che non hanno risposto al censimento; viene anche usato per stimare la numerosità della popolazione di tossicodipendenti in una determinata area, per indagini campionarie su immigrati stranieri o per stimare il numero di malati di AIDS con l’intento di monitorarne la diffusione.

11:00-12:00 – “Scienza e democrazia” -Prof. Fabrizio Rufo e Prof. Cesare Manetti ( Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” – Dipartimento di Chimica) – Nuovo edificio di Chimica, piano IV, aula III

La scienza e la democrazia moderne, attingono a valori comuni. La scienza ha bisogno della democrazia perché deve continuamente riproporre i suoi valori fondanti, secondo cui il sapere è di tutti e deve essere costruito in maniera trasparente. La democrazia ha bisogno della scienza perché le scelte sociali, economiche e politiche hanno molto da guadagnare se sono sorrette dalla conoscenza della realtà.

12:00- 13:00 – “Alla scoperta dei batteri: amici o nemici?” –  Prof. Francesco Imperi   (Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”) – Nuovo edificio di Fisica, aula Cabibbo

Dalla scoperta del ruolo dei batteri come agenti patogeni in grado di causare malattie, la batteriologia si è principalmente sviluppata come scienza applicata alla salute dell’uomo, e ancora oggi i batteri trovano spazio nei mass media quasi esclusivamente per i loro effetti dannosi. Scarsa attenzione viene invece riservata ai batteri in merito alla loro importanza per il nostro pianeta e per la sopravvivenza delle forme di vita che lo abitano, uomo compreso. In questa lezione saranno brevemente descritti i principali aspetti di base della genetica, biochimica, fisiologia ed ecologia dei batteri, alla luce degli innumerevoli processi naturali e antropici nei quali tali microrganismi giocano un ruolo essenziale. Inoltre, saranno presentati esempi di come le moderne biotecnologie, combinate a una maggiore conoscenza della biodiversità microbica, potranno portare, in un futuro non troppo lontano, all’utilizzo di batteri “artificiali” per affrontare alcune delle maggiori sfide dell’umanità nel terzo millennio.

Università Roma Tre – Largo San Leonardo Murialdo 1

20:30 – 24:00 – Programma in dettaglio

Il pubblico avrà modo di incontrare i docenti, i giovani ricercatori, i dottorandi e gli studenti e di entrare in contatto personalmente con la realtà della ricerca scientifica svolta presso la Facoltà e gli enti di ricerca.
Il programma prevede mostre, laboratori, itinerari didattici, attività hands on e conversazioni scientifiche.

  • Il mondo dei viventi: conversazioni biologiche, sala microscopi, fossili viventi.
  • Frammenti di cielo e di terra: meteoriti e minerali. Itinerari geologici romani.
  • La matematica nella scienza e nella vita. I numeri della Natura: macro-micro.
  • Alla scoperta dell’Universo: osservazioni guidate al telescopio; crociere nel Cosmo sull’astronave virtuale.
  • Ottica, luce e visione.
  • Nano scienze e nanotecnologie.
  • Dalla nascita dell’astrofisica alle astro particelle.
  • Il Bosone di Higgs incontra la città.
  • Il sole turbolento di mezzanotte: osservazioni dallo spazio in tempo reale.

La partecipazione a tutte le attività è gratuita; si consiglia la prenotazione.
Per il programma dettagliato e la prenotazione consultare il sito della Facoltà .

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (OPBG) è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), ed è il più importante Ospedale per l’assistenza e la ricerca pediatrica nel nostro Paese.

La ricerca scientifica è il fulcro della missione istituzionale dell’OPBG e viene svolta, in ambito nazionale e internazionale a livelli clinico (con i pazienti), di base (nei moderni laboratori di ricerca) e traslazionale (trasferendo nella pratica clinica i successi della ricerca di base).

L’Ospedale Pediatrio Bambino Gesù partecipa con entusiasmo alla Notte dei Ricercatori, aprendo alle scuole ed al pubblico esterno i propri Laboratori, normalmente non accessibili, ed organizzando incontri e laboratori con i propri ricercatori di livello internazionale.

IL PROGRAMMA PREVEDE LE SEGUENTI ATTIVITA’

Incontro interattivo sulla ricerca clinica
Incontri interattivi con i ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che a livello nazionale ed internazionale hanno contribuito e contribuiscono alla scoperta continua di nuove e migliore cure per i bambini.

Le gambe bioniche
Incontro con i clinici e gli ingegneri che studiano le “gambe bioniche”, lo scheletro robotizzato esterno al paziente (esoscheletro) che può supportare il cammino dei ragazzi che non possono camminare.

Sperimenta i laboratori
Visita guidata e interattiva ai laboratori di ricerca, con interessanti e divertenti esperimenti dimostrativi.

Discussione finale e domande, consegna di gadgets e saluti

Per l’intera durata delle visite, presso i laboratori di ricerca sarà sospesa ogni attività che preveda l’utilizzo di tutte le reagenti, sostanze o apparecchiature, che possano costituire un rischio per i visitatori.

Presso la Libreria asSaggi, in Via degli Etruschi, 4 00185 Roma

17:00 – 18:00 diretta streaming della presentazione sul Bosone di Higgs dalla sala Touschek dei LNF

18:00 – 19:00 diretta streaming della tavola rotonda “Dio ed il bosone di Higgs a colloquio” dalla sala Touschek dei LNF

20:30 – 21:30 presentazione del libro “La particella di Dio e l’origine della massa”. di Paolo Castorina.

Perché abbiamo bisogno di una nuova particella per spiegare la masa dele altre? Il libro, agile e di veloce lettura, ci delinea le idee più importanti del modello standard con il quale interpretiamo la fisica dell’infinatamente piccolo.

Gorga (RM)

Osservatorio Astronomico di Gorga

20:00 – 24:00 – Apertura dell’Osservatorio

I visitatori saranno accompagnati tra pianeti, nebulose e ammassi alla scoperta del Cielo dagli astrofil del GAML

Sabato 29 Settembre

EGO VIRGO

Via E.Amaldi 56021 – S.Stefano a Macerata – Cascina (Pi)

15:00 – 24:00 – Programma in dettaglio

EGO (European Gravitational Observatory) è l’osservatorio costituito da INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) a S. Stefano a Macerata, presso Cascina. Al suo interno è in funzione l’interferometro Virgo, che, con i suoi due bracci di 3 km, adagiati sulla pianura, cerca di rivelare per la prima volta le onde gravitazionali, previste da Einstein quasi un secolo fa’.

Cosa fanno i ricercatori? Cosa sono le onde gravitazionali? E’ utile la ricerca? Come lavorava Galileo? Sono solo alcune delle domande a cui troverete risposta visitando questi laboratori.

Assisterete inoltre alla rappresentazione de “I Fisici” di Friedrich Duerrenmatt, messa in scena al Teatro Politeama di Cascina.

  • 15:00-20:00Come      funziona?” Visite interattive, lenti,      laser, interferometri, sismometri, altoparlanti, microfoni. Tutte cose da      osservare e da toccare….con giudizio
  • 15:00,      17:00 –  “Costruisci il tuo interferometro”: esperienza scientifica per      ragazzi. Ogni gruppo di 8-10 studenti monterà un interferometro      (cacciaviti, trapano, colla….), lo farà funzionare e lo porterà in regalo      alla sua scuola. – INGRESSO SU PRENOTAZIONE
    ingresso su prenotazione
  • 16:30,      18:00 – Visite guidate:      seminario introduttivo (30’), sala di controllo, edificio centrale,      tunnel, laboratori. Il tempo totale della visita sarà di circa due ore – INGRESSO SU PRENOTAZIONE
  • 21:00 –  Spettacolo teatrale “I Fisici” di Friedrich      Duerrenmatt (Regia di Marcello Cava), Teatro Politeama di Cascina/Centro Teatro Ateneo dell’Università la Sapienza di Roma.

 

Scarica l’opuscolo dell’evento in PDF

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