MUScienza

“Da chimico un giorno avevo il potere di sposare gli elementi e di farli reagire, ma gli uomini mai mi riuscì di capire perché si combinassero attraverso l’amore” Fabrizio De Andrè

Giovani ricercatori guideranno piccoli esperimenti e giochi scientifici per farci vivere una magica esperienza sensoriale a suon di musica. Come suonare la chimica? Giocare con il suono, l’altezza, la periodicità, le onde sonore! Cos’è la finestra udibile?…Ogni spettacolo della durata di mezz’ora affronterà importanti temi scientifici e si alternerà agli appunti e contrappunti sonori, tessendo un unico percorso di ricerca raccontato con strumenti diversi!

I MUSicisti

Gadjo Swing

Augusto Creni chitarra solista
Gianluca Caruso chitarra ritmica
Marco Contessi contrabbasso
Claudio Scimia violino

SplendoRe

Virginia Splendore stick
Roberto Fiorucci stick

LA muSCIENZA

IL MEZZO

La percussione di particolari tamburi ci permetterà di osservare come il suono si propaga dallo strumento fino alle nostre orecchie grazie allo spostamento delle particelle dell’aria.

Attraverso la percussione di particolari tamburi potremo osservare come l’aria “risponde” al passaggio di un’onda sonora . Il suono è un’oscillazione compiuta dalle particelle nell’aria. Le oscillazioni sono spostamenti delle particelle lungo la direzione di propagazione dell’onda. La sorgente del suono trasmette il proprio movimento alle particelle adiacenti, le particelle a loro volta, iniziando ad oscillare, trasmettono il movimento alle altre particelle vicine e queste a loro volta ad altre ancora; in questo modo, un semplice movimento vibratorio si propaga meccanicamente dando vita all’onda sonora.

Il suono si propaga grazie ad un mezzo. Allo strumento (che siano le nostre corde vocali o un pianoforte) serve un mezzo all’interno del quale il suono prodotto può muoversi.

Il mezzo aria (visibile grazie al fumo) permette al suono di muoversi da un punto A ad un punto B.

L’ALTEZZA DI UN SUONO

“Strumenti” musicali di lunghezze diverse, suonati dai musicisti e dal pubblico presente, saranno la sorgente di suoni più o meno acuti che daranno vita ad una melodia.

Il periodo è il tempo impiegato dalla particella per tornare nello stesso punto dopo aver cominciato lo spostamento. L’ampiezza del movimento è la distanza massima percorsa dalla particella dalla sua posizione di riposo durante l’oscillazione.

Tuttavia, nonostante il periodo e l’ampiezza siano due grandezze che da sole sarebbero sufficienti per descrivere le caratteristiche di un’onda, non sono frequentemente utilizzate, perlomeno non in forma pura, quando si sta trattando di un’onda sonora si preferisce, infatti, usare altre grandezze da queste derivate.

Dal numero di periodi fatti in un secondo si ottiene la frequenza, misurata in hertz, che indica il numero d’oscillazioni compiute dalla particella in un secondo.

Dall’ampiezza dell’onda, invece, otteniamo l’intensità, che nel caso dell’onda sonora è intesa come pressione esercitata dalla stessa su una superficie, se, infatti, l’ampiezza è misura dello spazio, tanto più sarà estesa, tanto maggiore sarà la pressione esercitata sulle particelle vicine e dunque pure la forza esercitata contro un ostacolo; la misura d’intensità delle onde sonore sono i decibel.

L’altezza è la frequenza fondamentale di una nota musicale o suono che viene percepita, ed è una delle caratteristiche principali di un suono. L’altezza indica se un suono è acuto piuttosto che grave e dipende dalla frequenza dell’onda sonora che lo ha generato. In particolare: più la frequenza di un’onda sonora è elevata e più il suono ci sembrerà acuto, mentre più è bassa la frequenza e più il suono ci apparirà grave.

Quando soffiamo in una cannuccia (opportunamente tagliata) l’aria nella cannuccia vibra. Queste vibrazioni viaggiano lungo la cannuccia e raggiungono le nostre orecchie come le note di una scala. Possiamo infatti variare l’altezza del suono cambiando la lunghezza della cannuccia esattamente come le canne di un organo. Una cannuccia lunga produce un suono più basso, una cannuccia corta un suono alto.

GIOCARE CON IL SUONO

Ascolteremo le note prodotte da una chitarra muoversi attraverso un mezzo meno denso dall’aria per capire come una minore densità di materia permetta al suono di spostarsi più rapidamente.

Gas Diversi hanno densità diverse. Quando si emette un suono la frequenza di base è determinata dalla frequenza di vibrazione delle corde vocali e questa non cambia in aria o elio. Il timbro della voce è però modulato dall’apparato fonatorio. Queste cavità hanno frequenza di risonanza determinate dalle loro dimensioni e dalla velocità del suono nel gas del gas inalato al momento dell’emissione.

Inalare elio fa aumentare la frequenza di risonanza delle cavità e di conseguenza non rende la voce più acuta ma ne assottiglia il timbro. L’elio ha una densità pari ad un terzo di quello dell’aria e la velocità del suono in elio è circa 1,5 volte maggiore rispetto alla velocità nell’aria.


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