Responsabile Scientifico Fabrizio Murtas
Bruno Carli – Riscaldamento globale Slide
La temperatura media del pianeta è aumentata di circa 0,6 °C negli ultimi venti anni. Nella presentazione si discute il problema dell’attribuzione, cioè quale è la causa di questo riscaldamento, e della rilevanza, cioè se e perché un cambiamento così piccolo debba essere considerato importante. I fatti scientifici indicano che quasi certamente l’attività umana è responsabile della maggior parte di questi cambiamenti e l’analisi di alcuni processi climatici evidenzia che, sebbene gli effetti attuali e quelli del prossimo futuro siano molto piccoli, conseguenze di crescente intensità e problematicità sono destinate a manifestarsi in assenza di azioni di mitigazione.
Paolo Saraceno – Energia e Ambiente i numeri che contano Slide
La maggior parte degli scienziati è convinta che l’ambiente della terra si sta deteriorando in modo drammatico e che l’imputato è l’uomo, per la sua tendenza a distruggere tutto quello che non gli è utile e sopratutto per il suo modo di produrre energia. Con la crescita della popolazione (10 miliardi entro al fine del secolo) e l’auspicabile crescita del benessere dei paesi poveri il problema è destinato ad aggravarsi negli anni a venire. E’ sempre più evidente che si dovranno concepire modi diversi dagli attuali per produrre energia incluso il nucleare, la sola tecnologia oggi in condizione di sostituire i combustibili fossili nella produzione di energia elettrica. Purtroppo l’elettricità è solo una piccola parte dell’energia consumata; l’utilizzo di auto e di aerei, oppure alcune tecnologie industriali, hanno bisogno di forme d’energia diverse da quella elettrica. A tutt’oggi non esiste una soluzione immediata, per cui molto deve essere investito in ricerca.
Nel corso della conferenza si daranno i numeri del problema, i numeri con cui, chiunque voglia affrontare seriamente la questione, dovrà necessariamente confrontarsi.
Francesco Sylos Labini – Lo stato attuale dell’universita’ Italiana Slide
In Italia la classe dirigente in tutti i campi è sempre più vecchia e inamovibile. Le nostre università non fanno eccezione: abbiamo il corpo accademico più vecchio d’Europa e il ricambio generazionale è sempre più difficile. La distribuzione delle età dei docenti mostra curiose anomalie con grandi concentrazioni in alcune classi di età a scapito di altre. Le cause sono facilmente rintracciabili nelle massicce assunzioni ope-legis avvenute nel passato, seguite da periodi in cui il reclutamento veniva interrotto. L’invecchiamento del corpo docente è favorito anche dalle leggi sul pensionamento che in Italia, contrariamente a quanto accade negli altri paesi europei, permettono la permanenza in servizio dei docenti ben oltre i 65 anni di età. La struttura anagrafica si accompagna ad una struttura retributiva iniqua che premia l’anzianità di servizio: le risorse per l’università si concentrino in maniera crescente sulla parte più anziana del corpo docente. Le nuove generazioni si trovano dunque a pagare il conto aperto da una politica miope che ha favorito soprattutto coloro che erano giovani all’inizio degli anni ottanta generando un tappo generazionale che si è propagato per trenta anni per poi aggravarsi ancora in seguito alle scelte successive. Come uscire da questa situazione?
Michele Impara – L’esperienza di un winterover ENEA in Antartide Slide
Programma di seminari sull’esperienza di un anno in Antartide presso la base italo-francese Concordia (Dome C). Scopo di questi seminari è presentare una panoramica delle ricerche effettuate in Antartide presso la base italo-francese Concordia, dove sono state effettuate ricerche nei campi della Fisica dell’Atmosfera, della Glaciologia, dell’Astrofisica. La presentazione, corredata da diapositive con commento personale a braccio e dettagli sulle attività (scientifiche e logistiche) in base, potrebbe risultare interessante anche per gli aspetti psicofisici, di relazione con persone di altra cultura, di vita quotidiana all’interno della base stessa. La base Concordia è tra i pochi (per non dire l’unico) luoghi sulla Terra dove un gruppo di poche persone si trova confinato in condizioni estreme ambientali e di isolamento (p.e. circa 4 mesi di buio assoluto senza vedere il sole, temperature esterne oscillanti intorno ai –70°C ecc.). La presentazione cercherà anche di rispondere a domande, curiosità e quanto altro possa venire in mente al pubblico contribuendo, nel suo piccolo, a divulgare maggiormente aspetti di ricerca in Antartide che tutto sommato sono spesso misconosciuti al grande pubblico.
Giuseppe Mazzitelli – Fusione Nucleare : Progetto Fast un esperimento europeo a Frascati Slide
Associazione Italiana sulla fusione –ENEA, CNR Milano, Consorzio RFX, CREATE, Politecnico di Torino, Seconda Università di Roma “Tor Vergata” e Università di Catania
L’inizio della costruzione di ITER (International Tokamak Experimental Reactor) rappresenta il passo più significativo e importante sulla strada per la produzione di energia elettrica dalle reazioni di fusione nucleare. Difatti l’obbiettivo principale di ITER è la dimostrazione della fattibilità scientifica e tecnologica delle fusione a cui seguirà la realizzazione di DEMO, il reattore dimostrativo, il prototipo della centrale a fusione. E’ naturale che per la comunità scientifica internazionale e in particolare quella europea, finanziariamente e materialmente come paese ospitante del progetto ITER, siano impegnate a garantirne il pieno successo. In questo contesto l’Associazione italiana ENEA-EURATOM, che gestiste tutte le attività in Italia sulla fusione, ha avanzato la proposta di una nuova macchina FAST (Fast Advances Study Torus) che sia di accompagno ad ITER e sviluppi nuove soluzioni tecnologiche per DEMO. L’esperimento mira a ad affrontare le problematiche connesse con le operazioni, la fisica ed il controllo di un plasma di un plasma che brucia. Nessuna delle macchine attualmente in funzione è capace di soddisfare a queste richieste il che implica che FAST deve entrare in funzione prima di ITER e lavorare in parallelo ad esso.
La proposta FAST verrà presentata in dettaglio sia dal punto di vista degli obbiettivi scientifici che delle risorse umane e finanziarie necessarie alla sua realizzazione.
M. Vignolini A. Fontanella – L’Energia Solare : stato attuale e prospettive future Slide
Gian Luigi Liberti – Il clima e gli strumenti per studiarlo
Clima e cambiamenti climatici sono argomenti oggetto frequente di dibattiti esterni alla comunita’ scientifica competente. Come in tutti i casi in cui un argomento scientifico complesso (e multidisciplinare) diventa di vivo interesse per una comunita’ di non specialisti (media in prima linea) si assiste ad una diffusione d’informazioni non sempre corrette o complete. Il seminario si propone di fornire informazioni, non tanto sui risultati delle ricerche sul clima e sui cambiamenti climatici, quanto sugli strumenti di cui la comunita’ scientifica fa uso per studiare il clima. Si assume che una volta noti gli strumenti, la loro natura le loro incertezze e le linee di progresso, sia piu’ facile comprendere criticamente informazioni e dibattiti sul tema del clima.
Il seminario introdurra il concetto di clima, la sua complessita’ e la sua natura multidisciplinare. Verranno quindi illustrati i due strumenti principali utilizzati dalla comunita’ scientifica per lo studio del clima:
– l’analisi delle osservazioni e le attivita’ sperimentali ad essa connesse (per es. sviluppo di strumentazione e tecniche di misura, svolgimento di campagne sperimentali, etc..)
– la simulazione tramite modelli numerici: che cosa sono, in cosa differiscono dai modelli di previsione meteorologica, quali sono i limiti e le fonti d’incertezza.
Giovanni Organtini – La fisica delle cose “banali”: il GPS e la teoria della relativita’ Slide
Le teorie della relativita’ speciale e generale sono spesso annoverate tra le teorie fisiche piu’ astratte e dall’interesse pratico praticamente nullo. In realta’ gli “strani” effetti previsti da Einstein (come la dilatazione dei tempi e la curvatura dello spazio-tempo) sono fondamentali per il funzionamento di uno strumento di uso molto comune: il navigatore satellitare.
In questo seminario, rivolto a un pubblico di non specialisti, si illustrano conun linguaggio semplice e intuitivo i principi di funzionamento dei moderni navigatori e si dimostra l’importanza degli effetti relativistici ai fini dell’usabilita’ quotidiana di questi strumenti.
Stefano Monti – Fissione Nucleare e Gestione delle Scorie Slide
Viene presentato lo stato dell’energia nucleare da fissione nel mondo nonché una sintetica comparazione delle principali caratteristiche dei reattori nucleari delle successive generazioni. Successivamente ci si sofferma su quattro aspetti fondamentali dell’energia nucleare, ovvero: sicurezza, disponibilità di risorse uranifere, economia, gestione delle scorie radioattive. Relativamente a quest’ultimo tema, verranno effettuati alcuni approfondimenti sia sulle attuali tecnologie già disponibili, sia sui principali filoni di ricerca a livello internazionale relativi allo sviluppo di cicli del combustibile innovativi che permettono una drastica riduzione dei volumi e dei tempi di confinamento dei rifiuti radioattivi.
Franco Miglietta – L’agricoltura e la riduzione delle emissioni di gas serra Slide
M.Marinucci e M.Rapisarda – Nucleare e solare: due alternative ai combustibili fossili Slide1 Slide2
La disponibilità di energia a basso costo fornita negli ultimi 100 anni dai combustibili fossili, e in particolare dal petrolio, è destinata a finire presto, essenzialmente per tre ragioni: il probabile esaurimento delle riserve di petrolio, l’aumento della domanda mondiale di energia e la crescita della temperatura media del globo, dovuta alle emissioni di anidride carbonica liberate dalla combustione. Oggi due alternative realistiche ai combustibili fossili sono l’energia nucleare e quella solare. L’energia nucleare da fissione è attualmente la sola tecnologia matura che possa garantire una fonte ragionevolmente sicura e non inquinante di energia in grado di sostituire il petrolio nell’immediato, deve però scontrarsi con una forte ostilità da parte dell’opinione pubblica che ne ostacola di fatto il pieno sfruttamento. Anche il solare, la regina di tutte le fonti rinnovabili, possiede enormi potenzialità e, a differenza dell’energia nucleare, gode di grande simpatia da parte dell’opinione diffusa; tuttavia i suoi costi, ancora molto alti, la rendono oggi ancora poco vantaggiosa per l’investimento privato.
Il seminario si propone di fornire alcune informazioni “tecniche” sulle due forme di energia che permettano all’ascoltatore di farsi un’opinione personale su vantaggi e svantaggi di nucleare e solare.
Luigi Palumbo – Nano Strutture e Nano Scienza
Sergio Colafrancesco – L’Universo che prende forma
Paolo De Bernardis – Il satellite Planck : Cosmologia dallo Spazio Profondo
L’archeologia dell’Universo 400 anni fa Galileo Galilei puntò il telescopio verso il cielo ed allargò il nostro orizzonte conoscitivo di molti ordini di grandezza. Usando telescopi ottici sempre più potenti ci si è spinti ad osservare oggetti sempre più lontani. Ma la comprensione dei complessi fenomeni astrofisici e cosmologici e delle regioni più remote dell’ universo, nello spazio e nel tempo, è possibile solo affiancando alle osservazioni ottiche misure prese con radiotelescopi, telescopi a microonde e infrarossi, ultravioletti, X, gamma, e anche con strumenti di misura di particelle provenienti dal cosmo. Molte di queste radiazioni non possono penetrare attraverso l’ atmosfera terrestre, e per eseguire le osservazioni è necessario portare i telescopi e gli strumenti di misura nello spazio. Dopo un breve quadro generale, nella conferenza ci si concentrerà sui risultati di cosmologia ottenuti con telescopi spaziali a microonde e nel lontano infrarosso, concentrandosi poi sul satellite Planck recentemente lanciato dall’ Agenzia Spaziale Europea, analizzando quali nuovi orizzonti conoscitivi potranno essere varcati con questio strumento, in cosmologia e fisica delle altissime energie.
Sergio Molinari – L’Astronomia Infrarossa e la nascita delle stelle
Andrea Longobardo – Buchi neri: formazione ed evoluzione di questi mostri spaziali Slide
Sin dalla loro scoperta, avvenuta nella prima metà del Novecento, i buchi neri sono sempre stati uno degli argomenti più affascinanti dell’astrofisica. La loro peculiarità è quella di attrarre a sé e successivamente “inghiottire” tutto ciò che capita nelle loro vicinanze: ciò è dovuto al loro campo gravitazionale particolarmente intenso. Proprio per questa loro caratteristica, i buchi neri hanno nel tempo intrigato molte persone, non solo afferenti al campo della scienza, ma anche, per esempio, del mondo del cinema.
In questa presentazione saranno descritti i diversi tipi di buchi neri presenti nell’Universo, sarà spiegato come questi possano formarsi e come e quando possano divenire dei veri e propri “mostri spaziali”. Si illustreranno inoltre le diverse tecniche, attraverso le quali si può dedurre la presenza di un buco nero in una zona del cielo osservata. Non mancheranno, infine, dei cenni ai cosiddetti mini buchi neri, legati al Big Bang ed ai primi istanti di vita del nostro Universo.
E. Barbato e A.Riccio – Donne e Scienza: una riflessione sul rapporto tra scienza e genere Slide1 Slide2
Associazione EURATOM-ENEA sulla Fusione, Frascati, Italy + Etnoantropologo – Universita’ La Sapienza,Roma, Italy
La presentazione e` divisa in due parti, ciascuna illustrata da uno dei due autori. Una parte di questa presentazione e` stata oggetto di un seminario alla Sessione “Women in Physics” della 32ma Conferenza su “Plasma Physics” dell’European Physical Society. L’ideologia di genere, come tutte le ideologie, non entra direttamente nel processo di costruzione del sapere, ma piuttosto indirettamente attraverso la cultura della società, che inevitabilmente riflette l’atteggiamento dominante verso il mondo femminile, oppure attraverso le istituzioni, che storicamente hanno definito, coerentemente con questa cultura, l’ambito della scienza, i suoi metodi, i suoi valori. Per indagare il rapporto tra scienza e genere occorre pertanto porsi dal punto di vista di una antropologia della scienza, che ponga costantemente lo sviluppo scientifico nel suo specifico contesto storico-culturale ed, in particolare, politico e sociale Partendo da domande fondamentali (che cosa e’ la scienza?, quale e’ stato il rapporto tra la concezione di mente e di natura nel corso della storia? quale e’ il rapporto tra la concezione di genere e la concezione della conoscenza nella storia occidentale?) verrà tracciata, per grandi linee, una sintetica storia della filosofia della scienza dal punto di vista del rapporto tra genere e conoscenza, dall’antica Grecia fino alla rivoluzione scientifica del XX secolo, passando attraverso Bacone, Cartesio, Newton, Popper, Khun etc. In particolare, seguendo il pensiero di Evelin Fox Keller, si illustreranno gli stereotipi che hanno agito, anche in forme implicite, nella relazione tra scienza e genere, cercando di individuare le ragioni ideologiche che hanno tenuto, ed in parte tuttora tengono, le donne lontane dalla scienza.Dal punto di vista antropologico-culturale, si porterà invece l’esempio positivo e critico del contributo che le scienziate hanno dato e possono dare al modo di fare scienza, attraverso l’opera dell’antropologa americana Margaret Mead, una precorritrice dell’ approccio alle tematiche di genere (Gender Studies), e attraverso l’approccio critico di Barbara McClintock (premio Nobel per la biologia,1983) all’ethos della ricerca stessa. La McClintock rivelerà infatti l’ hybris scientifico del suo tempo e della cultura scientifica occidentale, cartaterizzato da un atteggiamento assai poco umile verso la conoscenza ed incapace spesso di “ascoltare la realta`” perché troppo preoccupato ad ingabbiarla in categorie gia` note, rassicuranti, cioè a consolidare conoscenze accettate ed a scartare sbrigativamente (come errori) risultati più critici, problematici e negativi. Il suo contributo si associa ad una concezione della ricerca scientifica oggi elaborata dall’etnografia contemporanea che riflette proprio sull’inessenziale, sul trascurato e sul marginale per trarne nuove interpretazioni di una realtà (naturale e culturale) sempre più complessa e multidimensionale.
Antonio Botrugno e Franco Ghione – Il metodo dell’indagine scientifica
Durante questo evento sarà presentata una introduzione al metodo scientifico prestando attenzione sia alle tecniche della ricerca sperimentale, sia a quelle della ricerca teorica. Nella prima parte sarà definito il concetto di “verità scientifica” e si presenterà un excursus storico-epistemologico sul tema del metodo scientifico sia nell’ambito del determinismo classico, sia in quello del probabilismo quantistico, citando i contributi di Galileo, Kant , Russell, Popper. Nella seconda parte saranno presentati degli esempi, in forma di episodi-aneddoti, di scoperte o teorie scientifiche accettate in base ai principi del metodo scientifico esposti nella prima parte. In particolare, esempi tratti dalla relatività e dalla meccanica quantistica. Si concluderà accennando alla difficoltà di definire completamente un metodo scientifico.
Modalità di svolgimento: vorrei invitare un esperto di storia della scienza o storia della fisica o filosofia della scienza. La prima parte dell’evento (della durata di 20-25 min.) relativa alla presentazione dell’excursus storico-epistemologico si svolgerà in forma di seminario tenuto dall’invitato, mentre la seconda parte (della durata di 20-25 min) relativa agli esempi si svolgerà in forma di intervista e dando ampia possibilità al pubblico di intervenire.