Catalina Curceanu su New York Times Magazine con “il ribelle” della meccanica quantistica

Nella meccanica quantistica ci sono questioni aperte che persistono dalla sua nascita. Una di queste, illustrata dal paradosso del gatto di Schroedinger, un gatto simultaneamente vivo e morto, è il problema della misura a cui sono state attribuite diverse possibili “spiegazioni” e “soluzioni” nel corso degli anni. I modelli di collasso quantico risolvono questo problema in un modo molto particolare: la meccanica quantistica non è la teoria finale, bisogna modificarla! I fisici teorici che propongono i modelli di collasso risolvono il problema in un modo molto astuto, in poche parole usando questi modelli le caratteristiche osservate preservano la natura quantistica per il mondo microscopico, mentre esibiscono un comportamento classico per il mondo macroscopico.
Ovviamente se l’equazione di Schroedinger, quella che governa la meccanica quantistica, viene modificata si hanno specifici fenomeni che non sono presenti nella teoria standard. Se questi fenomeni fossero osservati allora la meccanica quantistica andrebbe modificata.

Tra i fisici sperimentali affascinati da questa possibilità troviamo Catalina Curceanu, membro del Comitato Scientifico di Frascati Scienza, che coordina la collaborazione VIP nell’ambito della quale vengono realizzate misure della radiazione spontanea prevista dai modelli di collasso al Laboratorio Nazionali del Gran Sasso LNGS dell’INFN e, come uno dei Principal Investigator, fa parte dell’European Funded FET Project TEQ (Testing the Large Scale Limit of Quantum Mechanics/ Test su grande scala del limite della meccanica quantistica) all’interno del quale i modelli di collasso sono testati misurando segnali indotti dal collasso come deviazioni dal rumore (noise).

Un recente articolo pubblicato nel The New York Times Magazine presenta il ribelle Angelo Bassi, ricercatore dell’Università di Trieste, che ha sviluppato la teoria dei modelli di collasso; l’articolo introduce Angelo Bassi non solo come un fisico e come figura di riferimento per gli sviluppi teorici dei modelli di collasso ma anche come una persona che vive in un mondo dove la meccanica quantistica è tuttora una teoria che ha bisogno di ulteriore comprensione. Anche Catalina Curceanu è stata intervistata in questo articolo dove afferma: “Sono rimasta molto affascinata dall’eresia che qualcuno volesse cambiare l’equazione di Schroedinger”.

L’intero articolo è accessibile al link:
https://www.nytimes.com/2020/06/25/magazine/angelo-bassi-quantum-mechanic.html

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