Alla scoperta di Urano e Nettuno nel “Coelum” di dicembre

Come potrebbe essere l’osservazione del cielo da un mondo ben più distante e inospitale della nostra Terra, estremamente più gelido e alieno? Senza abbandonare i confini del nostro Sistema Solare, ma spingendoci nella sua oscura e fredda periferia, andiamo conoscere più da vicino quegli ultimi pianeti che chiamiamo genericamente “giganti ghiacciati”: Urano e Nettuno. 

Mondi dimenticati, raramente al centro dell’attenzione. Basti pensare che l’ultima visita effettuata da un manufatto umano risale ormai a 30 anni fa, con il flyby di Nettuno da parte dell’intrepida sonda Voyager 2. Mai più ci siamo avvicinati tanto a questi pianeti, ricchi di fascino e mistero, con la possibilità di studiarli solo da lontano. 

Con Massimo Orgiazzi penna di Coelum Astronomia ci si spinge a conoscere meglio questi gelidi giganti gassosi e a riepilogare quanto sappiamo di essi, dalle scoperte compiute dalla Voyager 2 alle ultime novità ricavate dalle osservazioni terrestri effettuate in tempi più recenti… in attesa di una futura missione diretta verso questi mondi lontani.

Se però, con la fantasia immaginassimo di osservare le stelle “galleggiando” proprio nella densa atmosfera di Urano o Nettuno… come ci apparirebbe il cielo? Michele Diodati, firma nel numero di dicembre della rivista di astronomia un interessante articolo che ci guida alla conoscenza di nuovi cieli, cieli extraterrestri, tracciando una descrizione realistica di ciò che potremmo vedere volgendo il nostro sguardo al cielo stellato da questi lontani pianeti. Ma se non vogliamo indulgere troppo nell’uso dell’immaginazione, potremmo chiederci: è possibile con una strumentazione amatoriale riuscire a scorgere qualche dettaglio di Urano e Nettuno? E la risposta è affermativa, grazie agli enormi passi avanti, in campo amatoriale, compiuti dalla tecnologia di ripresa ed elaborazione digitale. Luigi Morrone spiega come attrezzarci e operare per riuscire in quest’intento.

Dai mondi di ghiaccio al ghiaccio sulla Luna, dalle tecniche di stampa 3D in campo professionale, a quello amatoriale e, con un breve passo, alla divulgazione astronomica inclusiva. Questi e altri ancora sono gli argomenti che potete scoprire tra le pagine della rivista disponibile come sempre in formato digitale e gratuito. Spargete la voce!

Buona lettura!

Per vedere tutti gli articoli di Coelum Astronomia di dicembre 2019, consulta il sommario completo a questo link: http://www.coelum.com/coelum/archivio/indici/coelum-n-239-2019

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