Brayn, i giovani neuroscienziati riuniti di nuovo a Milano
Dopo il grande successo di Genova dell’anno scorso, l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri – IRCCS di Milano dal 14 al 16 novembre ha ospitato la seconda attesa edizione di BraYn (Brainstorming research assembly for Young neuroscientists), il convegno di neuroscienze rivolto esclusivamente alle giovani ricercatrici e ai giovani ricercatori.
BraYn rappresenta a livello europeo la prima piattaforma esplicitamente pensata per promuovere il confronto di idee tra giovani studiosi che lavorano in ambito neuroscientifico, specie nel mondo della ricerca di base, e ha un comitato scientifico composto esclusivamente di ricercatori italiani che operano in prestigiose istituzioni nazionali e internazionali.
In questa nuova edizione sono giunti nel capoluogo lombardo oltre 450 giovani studiosi italiani e stranieri con circa 231 contributi scientifici, 28 dei quali sono stati presentati come “oral presentation”, mentre i rimanenti sono stati esposti sotto forma di poster.
Il convegno anche quest’anno si è svolto con un approccio multidisciplinare, attraverso cinque sessioni riguardanti alcune tra le principali aree tematiche delle neuroscienze: neuro-oncologia, neuroinfiammazione, neurodegenerazione, plasticità neurale e neurologia perinatale.
Quest’anno sono stati organizzati inoltre sei “Educational BraYn Workshop”, in cui i giovani ricercatori hanno potuto ingaggiare un confronto diretto con esperti di tecniche e strumentazioni innovative in ambito neuroscientifico.
Otto gli studiosi di fama internazionale che sono intervenuti come “invited speaker”, presentando i contributi delle loro più recenti ricerche: Jean-Michel Cioni, Rossella Galli (IRCCS San Raffaele di Milano); Chiara Gabbi (IRCCS Humanitas di Milano); Sonia Garel (IBENS di Parigi); Pierre Gressens (INSERM di Parigi); Daniel Jaque Garcia (Universidad Autonòma di Madrid); Marco Prinz (Università di Friburgo) e Giacomo Rizzolatti (Università di Parma), che ha tenuto la relazione conclusiva fornendo una panoramica della sua pluridecennale attività di ricerca nello studio dei neuroni mirror e delle basi neurofisiologiche dell’empatia.
Grazie al supporto dell’associazione EUBRAIN, che promuove la ricerca scientifica in ambito neuropediatrico, gli autori della migliore presentazione orale, della miglior poster presentation e del miglior contributo scientifico in neurologia perinatale hanno ricevuto un premio in denaro.
A questa edizione ha partecipato un numero praticamente doppio di ricercatori rispetto a quello dell’edizione passata, a testimonianza della vasta eco che avuto l’iniziativa. Alla base di questo buon risultato, stanno l’approccio innovativo voluto da BraYn focalizzato sulla figura del giovane ricercatore, i costi ridotti di registrazione e l’idea di investire parte dei fondi ricevuti da sponsor e associazioni nel futuro stesso dei ricercatori, attraverso il finanziamento di uno “BraYn starting Grant”, che è stato vinto dalla dr.ssa Marta Boccazzi, dell’Università degli Studi di Milano.
L’organizzazione, che è stata curata dall’agenzia Symposia di Genova, ha puntato inoltre sulla pubblicizzazione dell’evento tramite internet e i social media, fattore che ha contribuito al notevole incremento del numero dei partecipanti totali e della quota dei ricercatori stranieri (il 10% in più rispetto all’anno scorso).
Giovanni Ferrara, tra gli ideatori di BraYn afferma: “in qualità di direttore scientifico sono orgoglioso di questi risultati e, vista la crescita ottenuta nella seconda edizione, spero un numero sempre maggiore di giovani ricercatori possa prendere parte alle edizioni future, per le quali abbiamo già in serbo nuove idee dal punto di vista scientifico e organizzativo, a partire da quella del prossimo anno che si terrà nella bellissima cornice della città di Pisa”.