Accatagliato, la scienza in una rivista per le superiori

di Gabriele Vallarino

Nel 2009, da un gruppo di studenti di Fisica della Sapienza di Roma è nata l’associazione Accatagliato. Il nome che riporta ad una delle costanti fondamentali della natura, la costante di Plank, rivela subito quello che hanno a cuore: occuparsi di scienza di qualità. 

Lo scopo è duplice, da una parte si vuole “raccontare la ricerca italiana in modo approfondito, perché il lavoro degli scienziati italiani non ha un suo spazio nel panorama divulgativo del Belpaese. Sfruttando il fatto che noi tutti dell’associazione siamo ricercatori possiamo essere il punto di contatto tra società e mondo accademico”, racconta Carlo Mancini, ricercatore in Fisica applicata alla Medicina e Presidente di Accatagliato – dall’altra parte Accatagliato vuole essere una palestra per dottorandi, giovani ricercatori per confrontarsi con la divulgazione scientifica, raccontando l’argomento su cui fanno ricerca in prima persona”.

La parola chiave, ribadisce più volte Mancini, è approfondimento. E da raccontare di scienza made in Italy ce n’è tanta. “Dal polo di eccellenza mondiale di Frascati ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso alla ricerca che si fa nelle università”. Accatagliato tiene molto alla divulgazione scientifica, non a caso è partner dell’importante Notte Europea dei ricercatori, coordinata da Frascati Scienza.

Il DNA dell’associazione è il suo giornale, Accastampato: “È il nostro progetto più importante, una rivista scritta per lo più da giovani ricercatori e dottorandi, ma tra le cui pagine non manca qualche contributo di docenti esperti”.

I destinatari privilegiati sono loro: gli studenti delle superiori. “I ragazzi delle scuole di secondo grado superiore hanno un’attenzione “da studio”, e per questo la nostra rivista è costruita per essere di supporto alla loro formazione, quindi curiamo molto la bibliografia, mostrando quanto sia importante sapersi muovere tra referenze dei paper scientifici, e puntiamo ad articoli lunghi dove non mancano formule, grafici e tabelle. Cerchiamo di dare un senso alla complessità delle cose senza eccedere in semplificazioni“.

Dalla fucina di Accastampato sono usciti ricercatori che oggi lavorano in uffici di punta nel settore della divulgazione. Insomma, una redazione trampolino di lancio.

Il sogno nel cassetto è approdare nel mondo dello smartphone: “Ci piacerebbe che il giornale diventasse fruibile attraverso un’app, non solo per aver una maggiore visibilità, ma anche per monitorare cosa interessa ai nostri lettori, interagire con loro per migliorarci e verificare la comprensibilità della nostra rivista” conclude Mancini.

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