Il laboratorio sala operatoria di AICO, idea italiana che conquista l’Europa

di Gabriele Vallarino

Si chiama progetto “Surgery theatre” e la traduzione, teatro chirugico, è l’esatto termine con cui gli anglosassoni chiamano la sala operatoria.

Fa effetto vederla inserita nelle mura del Valadier, a Frascati, in una cornice medievale. Ma a parte il contesto è una sala operatoria al 100%: “Se volessimo sarebbe funzionante, ci sono tutti i dispositivi e gli strumenti per poterlo fare, ogni elemento è vero e realmente utilizzato, il tutto allestito grazie all’aiuto di aziende biomedicali”, spiega Bernardino Tomei – Presidente AICO della regione Lazio (Associazione Italiana degli Infermieri di Camera Operatoria). Si capiscono, quindi, l’impegno logistico e i costi di questo progetto.

Un laboratorio unico nel panorama italiano ed europeo, tanto è vero che a maggio al congresso EORNA 2019 (European Operating Room Nurses Association) il “Surgery Theatre” è stato uno dei soli tre progetti italiani presentati, apprezzato con stupore ed ammirazione.

Lo scopo di questo laboratorio? “Mostrare al pubblico che cos’è una sala operatoria, quali sono i suoi attori, le sue componenti, le sue dinamiche e le sue evoluzioni nel tempo, all’interno della settimana della scienza è una tangibile dimostrazione di cosa è la ricerca e la scienza applicata”.

La sua prima volta a Frascati durante la Settimana della Scienza 2018 ha riscosso un grande successo e chissà cosa avrà in serbo Aico per quest’anno.

Nell’epoca dello splatter, in cui Grey’s anatomy ha fatto scuola, dando il la a decine di altre fiction e serie tv incentrate sulle corsie d’emergenza, questo laboratorio vuole riportare tante persone con i piedi per terra, alla realtà vera.

Quello che più colpisce è che le persone “non chiedono di ossa fracassate o di sangue che scorre, ma sono affascinati dal lavoro di squadra, dalla complessità. Le persone si interrogano sul perché il guanto è in quel modo o in quale fase dorme il paziente. Domande tutt’altro che banali. La gente più che allo splatter è affascinata dal dettaglio“.

Un laboratorio contro gli stereotipi. Di quello che vediamo sugli schermi, AICO promuove scienza, tecnologia ed interazioni, ma in compenso boccia in particolare le tragedie “che non sono la normalità ma l’eccezione, nella realtà di ogni giorno, tutto si svolge con metodi codificati, ben strutturati”. Senza, insomma, quella eccessiva patina hollywoodiana, senza quelle facce da sorrisi pubblicitari.
Il pubblico, poi, ha modo anche di capire meglio il ruolo degli infermieri, che vivono la sala operatoria h24, mentre il taglio nel cinema è rivolto spesso solo alla figura medica con il quale non c’è dualismo ma strettissima collaborazione.

Ma non è un laboratorio per incensarsi, il compito principe di AICO tutto l’anno è la formazione dei suoi associati, tuttavia questa parentesi di divulgazione, intrapresa con la Notte Europea dei Ricercatori coordinata da Frascati Scienza (di cui AICO è Partner) rivela una sorprendente capacità comunicativa con tante prospettive per futuro.

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