Riparte AstroAcademy: studiare le stelle, medicina al terrapiattismo

di Gabriele Vallarino

Piena estate – dall’11 al 14 luglio – ma suona ancora la campanella a Campo Catino, frazione del Comune di Guarcino (FR). Questa volta a sedere tra i banchi ci sono i docenti. Ci sono tutti quelli che si trovano a dover spiegare la volta celeste a dei ragazzi, a del pubblico, quindi, oltre agli insegnanti anche i divulgatori e gli operatori di osservatori e planetari.

Per spiegare il cielo nel migliore dei modi c’è, infatti, la scuola AstroAcademy: 40 ore di formazione rivolte agli astrofili impegnati in ambito didattico e divulgativo. 

AstroAcademy ormai è un campus con una storia alle spalle. “Si svolge dal 2003 e da cinque anni si tiene nella cornice naturale di Campo Catino – racconta Ugo GhionePresidente Commissione Didattica, Unione Astrofili Italiani – Lo stile delle giornate è abbinare solide conoscenze scientifiche – dall’astronomia alla fisica – assieme alle tecniche di comunicazione e didattica”. 

Si sa che la miglior lezione, quella che coinvolge di più, è quella che ti fa mettere le mani in pasta. Per questo a Campo Catino non mancheranno quotidianamente le lezioni pratiche. Sono previsti laboratori di astrometria e fotometria, osservazioni dirette col telescopio e lavori fai-da-te, come costruire un telescopio galileiano in aula

Anche per i ragazzi, nelle classi, la proposta è sempre quella di attività concrete: “È vero che grazie a diversi software, oggi, si possono fare lezioni con planetari virtuali, ma resta importantissima l’esperienza pratica. Noi tipicamente facciamo fare l’osservazione del Sole col telescopio, andando alla ricerca delle protuberanze e delle eruzioni solari. La pratica stimola le motivazioni allo studio, è una molla principale per affascinare i ragazzi alle materie”. 

C’è chi dice che è merito della Cristoforetti, chi tira in causa “The Big bang theory”, sta di fatto che la fisica e l’astronomia in questi ultimi anni sono diventate molto popolari – e in un certo senso più pop – rispetto a un tempo. C’è un rinnovato interesse. “Credo che un ruolo chiave di questa maggior visibilità spetti a Internet, che mette a disposizione di tutti – spesso in tempo reale – una notevole quantità di immagini che accrescono curiosità e interesse”.

“C’è da dire che anche gli scienziati oggi si comunicano di più e raccontano di più i loro dati – prosegue Ghione – e questo avviene non per una ricerca di notorietà, ma per comunicare l’importanza del loro lavoro, per far fronte alla crisi dei finanziamenti”. Che poi sia chiaro, investire nell’astronomia non è mai sprecare soldi. “La tecnologia che serve per lo spazio ha ricadute dirette sulla nostra società: dalla tecnologia degli smartphone, alla miniaturizzazione, agli strumenti medici”. 

Ma nel boom di notizie non tutto è sempre buono. E trovano spazio pure loro: i terrapiattisti. Quelli che non credono esista l’Australia e che spostano le lancette della storia indietro di più di 2000 anni. Già perché, che la Terra sia rotonda si sa dal III secolo a.C, quando Erastotene coi suoi esperimenti misurò il raggio della Terra.

Ma allora perché nel 2019 trova eco il Terrapiattismo? “Diciamo che fa parlare tanto di sé, in tanti ci giocano e non mancano poi i provocatori sistematici, ma se ci si è arrivati è perché in molti hanno smesso di studiare approfonditamente e se è vero che tutti sanno che la Terra è sferica, in quanti saprebbero spiegare perché lo è? Noi, nelle classi, facciamo spesso ripetere l’esperimento delle ombre di Eratostene”.


Nel programma di AstroAcademy 2019 un occhio di riguardo sarà rivolto alle eclissi di Luna. “Dopo quelle scorse – l’eclissi di luglio 2018 e quella di gennaio 2019 – ci attende un’eclissi il prossimo luglio, quindi, come potremmo non dedicare un approfondimento a questo fenomeno imminente?” E poi l’eclissi 2019 capita nel 50° anniversario della missione Apollo 11. Insomma, ci sono ragioni a sufficienza per moltiplicare le iniziative di osservazioni e divulgazioni in tutta Italia: “Noi in tutte le province in cui siamo presenti come associazione Astrofili faremo eventi e conferenze”, conclude Ghione. 

INFORMAZIONI UTILI

AstroAcademy è organizzato dalla Commissione Didattica dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) e come partner dell’evento ci sono l’Osservatorio astronomico di Campo Catino e l’Associazione Tuscolana di Astronomia (entrambe Delegazioni UAI).

L’Unione Astrofili Italiani è un ente accreditato presso il MIUR per l’erogazione di corsi di formazione, pertanto AstroAcademy vale come corso di aggiornamento professionale per i docenti ed è fruibile con il bonus messo a disposizione dal Ministero.

Chi parteciperà alla scuola estiva risulterà automaticamente iscritto all’UAI per un anno, con tutti i vantaggi derivanti, per esempio, la possibilità di scaricare gratuitamente la versione digitale della rivista trimestrale “Astronomia”.

C’è tempo fino al 30 giugno per iscriversi inviando una mail al seguente indirizzo: amministrazione@uai.it

Per consultare il programma completo e avere informazioni su costi e modalità di partecipazione, non resta che cliccare qui di seguito: Programma scuola estiva 2019

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