BraYn, Congresso Smart delle Neuroscienze: proroga iscrizioni fino al 30 luglio

di Gabriele Vallarino

È stata prorogata al 30 luglio la data per presentare un abstract per partecipare al Congresso di Neuroscienza BraYn (Brainstorming Research Assembly for Young Neuroscientists), che si terrà a Milano dal 14 al 16 novembre, presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS.

I NUMERI DEL 2018

“Con l’entusiasmo del successo della prima edizione 2018, insieme alla segreteria scientifica e alla comissione scientifica stiamo dando vita a un secondo congresso ancora più ricco – dichiara Giovanni Ferrara, direttore del progetto scientifico BraYn – Lo scorso meeting aveva chiuso con 310 partecipanti, 200 presenting authors per la sessione poster e 12 relatori per la sessione orale, numeri davvero incoraggianti ”.  Dalla Francia, Germania, Irlanda, Spagna, Regno Unito: i ricercatori stranieri rappresentavano il 20%.

La parola d’ordine anche quest’anno sarà comunicazione smart. “BraYn è un progetto nato nell’autunno 2017. Dopo diverse esperienze come ricercatore in molti atenei italiani – Milano, Parma, Genova – mi sono chiesto se con i tanti giovani colleghi coi quali era nata una collaborativa rete, non si potesse fare il passo successivo, dandoci un appuntamento annuale”.

Ed è così che è partita l’avventura di BraYn. Un congresso unico nel panorama europeo. Una kermesse dall’intento di creare una comunità europea di ricercatori under 40, dove prevalga un approccio informale. Informale non nel senso di riduttivo, di un linguaggio banale a discredito della qualità, bensì “nel senso di comunicazione innovativa, giovanile, consona ai tempi dei social in cui viviamo”.

LE NOVITÀ 2019

Ci saranno tante novità. Il congresso presenterà lavori che ruoteranno attorno a cinque sotto argomenti. Uno in più rispetto al 2018. “Perinatal neurology” è il nuovo tema che va ad aggiungersi ai quattro precedenti: Neural plasticity, Neuroinflammation, Neuro-Oncology e Neurodegeneration.

“Abbiamo voluto non trascurare l’aspetto clinico e, su suggerimento del Prof. Luca Ramenghi – Direttore U.O. Patologia Neonatale, Ospedale Gaslini – abbiamo introdotto la neurologia pediatrica”.

Ma le novità sono anche dal punto di vista delle conoscenze pratiche. Fattori di crescita, reagenti e altro ancora. Nei primi due giorni, condotti da specialisti di aziende biotech sono tanti i workshop segnati a calendario, “una grande occasione per tutti, per i giovani laureati ma anche per ricercatori senior, per imparare nuove tecniche e strumentazioni”.

Ma c’è pure una terza novità: “Lost in the protocol session”. Nella sezione poster verrà dato un apposito spazio alla discussione dei protocolli; infatti, nella continua evoluzione della Neuroscienza, molti risultati sperimentali generano ipotesi per la formulazione (o messa a punto) di nuovi protocolli, per questo sarà interessante per i partecipanti avere la possibilità di mettere bene a fuoco le nuove procedure sperimentali realizzate dai relatori.

“I numeri del 2018 ci hanno detto che abbiamo preso la strada giusta. Il congresso scorso è stato per me un grande momento di crescita scientifica: dalle discussioni vivacissime nella sessione poster, al livello elevato dei 12 brillanti relatori nella sessione orale. Anche per questo novembre 2019 le aspettative sono tante. La sessione orale verrà ampliata, con gli interventi di ben 28 giovani speaker. La speranza è che la comunità di BraYn prenda sempre più consistenza, diventando l’appuntamento di idee, abilità, collaborazioni per i giovani neuroscienziati italiani ed europei”, conclude Ferrara.

Informazioni

Tutte le informazioni per partecipare sono disponibili al sito web www.braynconference.com, quota di iscrizione, 50 euro+IVA.

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