Le dinamiche delle notizie: Citizen Science per capirlo

Terminata la prima fase di “Be a data scientist“, il progetto di scienza partecipativa fatta insieme ai teenager per capire come s’informano – se lo fanno, come lo fanno e in che modo propagano le notizie. Adesso si entra nel vivo. E’ online il questionario realizzato grazie al contributo di studenti provenienti da oltre 10 scuole di tutta Italia. La seconda fase della campagna di citizen science, firmata da Giornalisti Nell’Erba e Frascati Scienza, ha preso il via in diretta streaming dal Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia (sotto il video integrale dell’evento). “E’ stato interessante assistere alla formazione del questionario (sotto al video). Le domande e le opzioni di risposte inviate dagli studenti hanno già aperto scenari inaspettati per gli adulti, sui temi d’interesse e sulle dinamiche dell’informazione tra gli under 20 – così Giorgia Burzachechi, vicedirettore gNe e responsabile di comunicazione di Frascati Scienza – il contributo degli studenti è stato fondamentale, adesso attendiamo i risultati”.

“L’informazione scientifica ha passato varie ere: inizialmente si voleva insegnare la scienza al grande pubblico, ma ci si è accorti che insegnarla, aumentare le nozioni, non equivaleva a suscitare un vero e proprio interesse nella società. Poi si è passati al periodo dei grandi festival della scienza, ma non era sufficiente. Perché la scienza è un metodo e spiegarlo attraverso una conferenza non basta. La citizen science è uno strumento valido perché in questo modo si trasformano i cittadini in veri e propri scienziati” a dirlo è Giovanni Mazzitelli, primo ricercatore INFN e membro del comitato scientifico del progetto. I materiali – pervenuti dai comitati locali formati dagli studenti stessi – sono stati uniformati dal comitato scientifico con il contributo di Paola Francesca Cortese di Istat che ha espresso grande interesse per il progetto e che è entrata a farne parte in corso d’opera. Adesso si passerà alla somministrazione, destinata non soltanto ai giovani, ma anche a docenti, genitori, amici, per comprendere il contesto di appartenenza. Il 24 maggio, in occasione della Giornata Nazionale GNE sarà la data ultima per poter compilare il questionario, si passerà poi all’analisi e all’interpretazione dei dati. I risultati verranno poi presentati durante la Notte Europea dei Ricercatori.

Lo studio delle dinamiche dell’informazione tra i giovani è una delle mission di Giornalisti Nell’Erba che pratica giornalismo scientifico proprio attraverso le voci di 3-29enni da tutta Italia e che sono al tempo stesso autori, vettori e destinatari dell’informazione. Studio che è divenuto un vero e proprio metodo documentato da 13 anni nella pratica dei docenti che hanno aderito alla rete gNe e che portando il giornalismo in classe con il metodo gNe fanno una didattica innovativa. “Attraverso il metodo i giovani acquisiscono il potere di fare domande ed esigere risposte, e anche il potere di agire di fronte ai problemi, spesso proponendo soluzioni. Si attivano percorsi di quella che è definita cittadinanza attiva. Come docenti dobbiamo anzitutto formare cittadini e giornalisti nell’erba ci fornisce uno strumento potente per farlo” così Ilaria Romano, giornalista, docente, coordinatrice nazionale della rete docenti e responsabile responsabile educazione e formazione gNe. La cassetta degli attrezzi del giornalista nasce una didattica transdisciplinare per l’educazione alla sostenibilità.  “Educare alla sostenibilità è un dovere di ogni insegnante. Ce lo chiedono i ragazzi, ce lo hanno chiesto a gran voce il 15 marzo. Ma per farlo non abbiamo altri strumenti oltre i media poiché i libri di testo spesso non danno supporti aggiornati. Da giornalistinellerba.it è possibile ricavare un aggiornamento permanente” conclude Giuditta Iantaffi docente e insieme a Romano coordinatrice nazionale della rete docenti e responsabile responsabile educazione e formazione gNe.

Le scuole che ad oggi hanno già aderito sono il Liceo Scientifico Galeazzo Alessi di Perugia, l’Istituto Di Vittorio Lattanzio di Roma, il Liceo Classico Marco Tullio Cicerone e l’ITCG Michelangelo Buonarroti di Frascati,  il liceo Volterra di Ciampino (Roma),  il liceo Marie Curie di Tradate (VA). E ancora, l’Istituto Comprensivo di Bovino-Castelluccio dei Sauri- Panni (Foggia), la Scuola Secondaria M.E. Bossi di Mozzate (CO), la Scuola Secondaria Fermi di Venegono Inferiore (VA), la Scuola Media Chiossone di Arenzano (GE), la Scuola Media Pascoli Nivola di Assemini (CA) e la Scuola Media G. Capua di Melicuccà (RC). 

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