Un esoscheletro per camminare e vivere più a lungo

Entro il 2050, il 21% della popolazione degli Stati Uniti e il 28% di quella europea avrà più di 65 anni. In effetti secondo l’ISTAT, già nel 2015 il trend soprattutto in Italia era chiaro: la popolazione sta invecchiando. Tra i vari problemi legati all’invecchiamento sicuramente troviamo la sedentarietà e la graduale perdita di mobilità che aggravano i disturbi che accompagnano l’età. Ecco perché il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie raccomanda tutti gli anziani sopra i 65 anni di camminare almeno 150 minuti a settimana.

È da queste premesse che nasce MoveoWalks, nostro partner per la Notte Europea dei Ricercatori, una startup che ha come obiettivo la realizzazione di un semplice esoscheletro che possa ridurre l’energia utilizzata durante il cammino degli anziani, garantendo così loro una maggiore mobilità e indipendenza.

Il progetto parte dalla consapevolezza che l’ingegneria e la tecnologia sono strumenti al servizio dell’uomo e che la locomozione è per noi cruciale, dal momento che andiamo al lavoro, raggiungiamo con essa i nostri obiettivi e molto spesso ha anche una funzione sociale, in quanto entriamo in contatto e in comunicazione con gli altri.

La camminata umana, inoltre, è estremamente efficiente, grazie a secoli di evoluzione, ma fino a poco tempo fa era considerata una funziona impossibile da migliorare riducendone il costo. Una pietra miliare fondamentale nel campo degli esoscheletri è però stata raggiunta nel 2013, quando, per la prima volta, è stato dimostrato che è effettivamente possibile rendere la camminata ancora più efficiente (Malcolm et al., PlosOne). Da allora, ci sono stati notevoli progressi in questo campo e sono stati sviluppati diversi dispositivi che ora sono in grado di ridurre la quantità di energia necessaria per camminare usando i motori come sistema di attivazione.

Tuttavia, gli esoscheletri di oggi sono ancora molto costosi, alimentati a batteria, richiedono molta manutenzione, includono componenti elettronici e richiedono l’intervento di personale qualificato. Le soluzioni a basso costo, come camminatori, rollator, bastoni o stampelle, sono invece ingombranti, brutti e limitati nella loro efficacia perché non riducono la quantità di sforzo necessaria per camminare.

È quindi necessario rendere questi strumenti al tempo stesso funzionali, economici e facili da usare, in modo da poter essere acquistati di tasca propria e utilizzati durante le attività quotidiane. MoveoWalks ha quindi cercato di rimuovere tutti i componenti costosi dai sistemi più complessi, come motori e sensori, e focalizzato sullo sviluppo di un prodotto leggero, passivo (quindi senza motore, che sfrutta forze e tensioni) e confortevole da indossare, usando nuovi materiali che sono più simili ai pantaloni da yoga piuttosto che a un’armatura. Si sta quindi sviluppando un esoscheletro indossabile che riduca il “costo metabolico” della camminata. Oggi il prodotto funziona e costa meno di 50 dollari, anche se l’idea è quella in breve tempo di poterlo fabbricare su larga scala per 20-22 dollari e venderlo a 250-400.

La tecnologia di MoveoWalks aumenta quindi la capacità delle persone di camminare, un fattore cruciale nel mantenimento della qualità della vita, e per questo motivo la startup nel giugno 2018 è stata scelta tra le 32 migliori italiane entrate in finale del Premio Gaetano Marzotto per l’impresa. Ad oggi, dopo aver completato il primo round di “seed funding”, è stata depositata la domanda di brevetto e l’obiettivo è di partire con sperimentazioni cliniche entro la fine dell’anno.

MoveoWalks è una realtà giovane e dinamica, che opera tra l’Italia (Padova) e gli Stati Uniti (Boston). La startup è nata da un’idea del CEO Fausto Panizzolo che ha fondato l’azienda nel 2017 assieme all’amico Livio Valenti (attuale COO). I due si sono conosciuti a Boston dove Fausto ha vissuto per tre anni lavorando come ricercatore presso il Biodesign Lab dell’Università di Harvard al progetto “soft exosuit” (un esoscheletro composto di tessuti) mentre Livio, dopo aver conseguito un master in Public Policy alla Harvard Kennedy School of Government, lavorava presso Vaxess Technologies (startup operante nel campo dei vaccini da lui stesso cofondata).

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