Amaldi promuove la ricerca scientifica da oltre un secolo

Il 5 settembre 1908 nasceva Edoardo Amaldi, uno scienziato che negli anni Trenta fece di Roma un grande centro di fisica nucleare. Dopo più di un secolo, per la precisione nel 2017, viene costituita la “Fondazione Edoardo Amaldi”, grazie allo sforzo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e il Consorzio di ricerca Hypatia.

Fece parte dei Ragazzi di via Panisperna, insieme a Oscar D’Agostino, Emilio Segrè, Franco Rasetti ed Enrico Fermi, e come ricorda il giornalista scientifico Pietro Greco, Amaldi “ha pensato come pochi allo sviluppo produttivo del nostro paese e a dotare l’Italia della piena indipendenza” e questi ideali ben si sposano con questa nuova Fondazione che si ispira al Fraunhofer Institute tedesco, un’organizzazione che raccoglie più di 60 istituti di ricerca tedeschi ed è una delle istituzioni scientifiche più importanti e autorevoli del mondo.

La Fondazione Amaldi si propone di promuovere e sostenere la ricerca scientifica finalizzata al trasferimento tecnologico, partendo dal settore spaziale, come strumento fondamentale per lo sviluppo economico del Paese e come fonte di innovazione per il miglioramento della competitività, della produttività e dell’occupazione.

L’approccio è quello di “innovazione aperta”, con la collaborazione di soggetti pubblici e privati in cui il contributo pubblico è minore, in modo da mettere a disposizione i risultati di ricerca applicata, velocizzare l’acquisizione di innovazione da parte delle PMI e abbattere i costi di Ricerca e Sviluppo.

Creare eccellenze, una rete di infrastrutture tecnologiche e la realizzazione di un acceleratore di trasferimento tecnologico sono solo alcune delle attività della Fondazione che mira a diventare uno strumento per mettere in rete le eccellenze nazionali e sfruttare le potenzialità del trasferimento tecnologico tra di diversi settori.

La presentazione della Fondazione è avvenuta a maggio 2017 durante “La primavera dell’innovazione”, due giornate dedicate ai temi dell’innovazione, del trasferimento tecnologico e il rapporto di quest’ultimo con la ricerca applicata e l’industria 4.0, un processo di automazione e interconnessione volto all’aumento di produttività e qualità.

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