Acqua su Marte. Pettinelli (Roma Tre): “scoperta anni fa, serviva dimostrazione rigorosa”

Un lago di acqua salata si nasconde nel sottosuolo di Marte: a scoprire per la prima volta la presenza di acqua liquida sotto la superficie marziana è stato un team tutto italiano (composto da Asi, Esa, Inaf, Sapienza, Roma Tre e CNR) tra cui il gruppo di ricercatori dell’Università Roma Tre,  partner di Frascati Scienza per la Notte Europea dei Ricercatori, guidato da Elena Pettinelli.

I dati rilevati dal radar italiano Marsis a bordo della sonda Mars Express, lanciata nel 2003 dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), hanno permesso la scoperta di un lago sotterraneo largo 20 chilometri, e una forma vagamente triangolare, la cui acqua sarebbe rimasta protetta dai raggi cosmici. Elementi che potrebbe far pensare a un possibile ‘rifugio’ per eventuali forme di vita esistite nel passato. Recenti studi hanno infatti indicato che miliardi di anni fa Marte abbia avuto grandi quantità di acqua in superficie e possa aver avuto (anche se per poco tempo) tutte le carte in regola per aver ospitato qualche forma di vita.

“La scoperta l’avevamo fatta già molti anni fa ma non riuscivamo a dimostrarlo in modo rigoroso”, ha spiegato Elena Pettinelli, responsabile del laboratorio di Fisica Applicata alla Terra e ai Pianeti dell’Università Roma Tre e co-investigator di Marsis. I dati raccolti dal radar italiano aveva infatti già nel 2008 inviato i primi ‘indizi’ sull’esistenza di questo lago ma alcuni problemi di ‘processamento’ dei dati a bordo del satellite e una non completa conoscenza dettagliata dei materiali che compongono il terreno marziano hanno obbligato a ritardare di anni l’annuncio. Proprio in questo è stato fondamentale il ruolo del team di Roma Tre, composto anche da Sebastian Emanuel Lauro, Barbara Cosciotti, Elisabetta Mattei e Federico Di Paolo.

Siamo orgogliosissimi dei nostri partner, non ci resta che attenderli il 28 settembre per la Notte Europea dei Ricercatori.

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