INTED, a Valencia si raccontano i 12 anni di Notte Europea dei Ricercatori

Durante il convegno internazionale INTED2018 verranno presentati i risultati di 12 anni di Notte

Il 5-6-7 marzo, a Valencia, andrà in scena INTED, International Technology, Education and Development Conference, la grande conferenza internazionale che riunisce più di 700 delegati provenienti da 80 paesi diversi. L’evento, che si tiene dal 2007 in Spagna, è un importante incontro dove docenti, ricercatori, tecnici e professionisti del settore educativo, partecipanti e fornitori industriali possono condividere progetti, conoscenze e metodologie: una piattaforma per il networking e momento ideale per presentare progetti e innovazioni nel campo dell’educazione e della tecnologia.

Per questo motivo anche Frascati Scienza parteciperà e potrà raccontare e condividere, attraverso le parole di Giovanni Mazzitelli, la grande storia della Notte Europea dei Ricercatori.

Una storia lunga 12 anni

Tutto nasce nell’ormai lontano 2006, quando in occasione della Researchers’ Night 2006 promossa dalla Comunità Europea, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN-LNF), l’Agenzia Spaziale Europea (ESA-Esrin), l’Osservatorio Astronomico di Roma (INAF-OAR) e l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA-Frascati) organizzano la prima Notte Europea della Ricerca in contemporanea con quasi trenta siti europei. Una prima occasione per diffondere una rinnovata idea dei ricercatori, professionalità impegnate ogni giorno a creare cultura.  Si sono aperte le porte dei laboratori a grandi e piccoli, mostrando le attrezzature che quotidianamente permettono a ricercatori italiani e stranieri di fare ricerca.

L’iniziativa ha un grande successo è torna l’anno successivo con il titolo “La ricerca va in città”, colonizzando piazze e locali di Frascati dando vita a una vera e propria Agorà in stile greco-romano: un luogo di scambio tra il mondo della ricerca e il territorio, per sottolineare che scienza, arte, letteratura, musica e cucina non sono compartimenti stagni del sapere, ma devono essere in continuo dialogo. Il 2007 è anche l’anno in cui per la prima volta vengono intercettate direttamente le scuole con un contest, in modo da entrare in contatto con studenti di ogni ordine e grado scolastico.

Nel 2008 nasce ufficialmente Frascati Scienza con l’intento di favorire la divulgazione della scienza e l’educazione alla ricerca scientifica attraverso la promozione di eventi, manifestazioni, incontri, installazioni e iniziative stabili. Ecco quindi che la Notte Europea dei Ricercatori 2008 rappresenta un contesto ideale per sviluppare nuove idee, come il Luna Park della Scienza, la Settimana della Scienza e il concorso fotografico “Ritratto di un ricercatore”.

 

Con il 2009, la Notte Europea dei Ricercatori raggiunge ben 7 città italiane con il progetto Scientist Around Youth – La Scienza fra i Giovani, la partecipazione di Telethon e dell’Associazione Ludis, e il coinvolgimento di numerosi enti di ricerca dell’area tuscolana.

Le edizioni successive rappresentano un’ulteriore crescita in termini di partecipazione e nel 2011 l’area tuscolana riesce a ospitare oltre 3000 studenti, che diventano parte attiva e protagonista degli eventi. Per la prima volta le attività registrano il tutto esaurito. Il successo continua e nel 2013 le città italiane partecipanti attraverso i vari progetti sono addirittura 31 con un’offerta sempre più interessante e varia: la settimana di scienza si apre con una grande Caccia al tesoro della Scienza, nel centro storico di Roma, a via del Corso.

Il 2014 la Notte dei Ricercatori si presenta con un tema delicato e stimolante, quello della sostenibilità. I ricercatori sono infatti chiamati in qualità di scienziati e cittadini a costruire tecnologie e strumenti che consentano alle persone una vita sempre più rispettosa dell’ambiente in cui viviamo e delle persone che popolano la terra. Il 2015 è l’anno della decima edizione della Notte, in cui il tema della sostenibilità è ancora centrale e si aggiungono ulteriori novità, come il Trivial Pursuit scientifico, un evento che ha coinvolto centinaia di partecipanti in una sfida all’ultima domanda, e il “SAPERmercato”, uno spazio pubblico rigenerato e interamente ri-progettato con materiali eco-sostenibili, luogo di incontri, dibattiti, esperimenti e laboratori.

Le ultime edizioni e il futuro

Nel 2016 e 2017 è stato presentato il nuovo tema, MADE IN SCIENCE: la scienza è come un “marchio di fabbrica”, una garanzia di eccellenza della ricerca che migliora la vita quotidiana di tutti, simbolo della qualità e prestigio per il nostro Paese. Tante novità anche in questi due anni, con il numero di città partecipanti al progetto organizzato da Frascati Scienza che passa da 10 a più di 20. Inoltre, grazie all’adesione di molte scuole romane al progetto Alternanza Scuola/Lavoro della Regione Lazio, gli studenti diventano protagonisti e hanno così modo di progettare eventi e lavorare nella comunicazione della Notte assieme a professionisti del campo e ai ricercatori.

La Notte Europea dei Ricercatori in questi 12 anni è nata da un piccolo nucleo di idee ed è cresciuta arricchendosi continuamente. Sono aumentate le città partecipanti sul territorio e i cittadini, scuole comprese, che hanno preso parte agli eventi sparsi su tutto il territorio italiano. La Notte Europea dei Ricercatori è maturata soprattutto grazie a un percorso di continuo mutamento che, un po’ come avviene per la ricerca scientifica, porta a nuove strade, nuove idee e nuovi stimoli. Tutto questo è stato possibile anche al numero di collaborazioni, partecipazioni e patrocini che negli anni è cresciuto esponenzialmente e che ha visto nelle ultime edizioni decine di realtà tra associazioni di divulgazione scientifica, enti di ricerca, comuni e università. Ecco quindi che, oltre ai numeri, è aumentata anche la qualità e la varietà di quanto proposto nei singoli siti, con l’idea che non ci si possa fermare qui. L’INTED2018 rappresenta quindi un’occasione per fare il punto sugli obiettivi raggiunti, mettendo sul piatto i punti di forza e gli inevitabili punti di debolezza, e definire le strategie per migliorare ancora. In attesa di una nuova e intensa Notte Europea dei Ricercatori 2018.

 

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