A Frascati la conferenza su ELT: il più grande “occhio” del mondo rivolto al cielo

Con uno specchio primario di oltre 30 metri di diametro l’ELT (Extremely Large Telescope) si appresta a diventare il più grande telescopio ottico/infrarosso del mondo, in grado di consentire lo studio ultra dettagliato degli oggetti celesti e di ampliare quindi lo spettro delle nostre conoscenze in ambito astrofisico. Di questo rivoluzionario progetto, che la comunità di astronomi e astrofisici europei sta realizzando in Cile attraverso l’ESO (European Southern Observatory), parlerà il 21 marzo a partire dalle 18.30 presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati (RM) il Professor Piero Benvenuti, Segretario generale dell’Unione Astronomica internazionale (IAU), in occasione della conferenza “Grandi occhi puntati sull’Universo: l’Extremely Large Telescope, un’avventura europea”. 

La conferenza inaugura la manifestazione “Incontri di scienza 2018 – Prospettiva cosmica”, che anticipa e lancia la Notte Europea dei Ricercatori 2018. La prestigiosa iniziativa di divulgazione scientifica, in programma a Frascati dal 21 marzo al 21 aprile, è organizzata dall’Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton” (ATA), in collaborazione con l’Associazione Eta Carinae e con il contributo di Frascati Scienza. Filo conduttore della manifestazione, la possibilità di riuscire a ottenere finalmente una completa prospettiva cosmica, in grado di comporre il “puzzle” delle finestre che l’uomo ha aperto sull’Universo.

 
Il relatore della conferenza Piero Benvenuti si è laureato in Fisica nel 1970 presso l’Università di Padova e ha iniziato la sua attività professionale come Astronomo presso l’Osservatorio di Asiago nello stesso anno. È stato responsabile scientifico, per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dei progetti IUE (International Ultraviolet Explorer) e HST (Hubble Space Telescope). È stato inoltre Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). È Professore emerito di Astrofisica dell’Università di Padova e docente del corso “Creazione ed evoluzione” presso la Facoltà Teologica del Triveneto di Padova. Nel 2015 è stato nominato Segretario Generale dell’Unione Astronomica Internazionale (IAU), nel 2011 ha ricevuto invece il titolo di Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura da S.S. Benedetto XVI. È infine autore di oltre 150 articoli scientifici e di numerosi scritti divulgativi, e collabora regolarmente con i quotidiani Avvenire e Osservatore Romano.
Muovendo dalle nostre attuali conoscenze nel campo dell’astrofisica e della cosmologia, frutto di secoli di ricerche e osservazioni, l’esperto delineerà il modello di Universo globalmente accettato, per poi arrivare a sottolineare la nostra “ignoranza”. “Conosciamo solo il 5% di tutto ciò che esiste! Il rimante 95% è composto da materia oscura (per circa il 30%) di cui non conosciamo la composizione e da una entità ancor più misteriosa, l’energia oscura, responsabile dell’osservata accelerazione dell’espansione del cosmo”, spiega Benvenuti. “Per indagare e cercare di risolvere questi affascinanti lati oscuri del nostro Universo non sono sufficienti piccoli miglioramenti agli strumenti oggi usati dagli astronomi, è necessario fare un passo da giganti e passare dal diametro attuale dei nostri più grandi telescopi (8-10 metri) a uno strumento di classe superiore: i 39 metri dell’Extremely Large Telescope, un’impresa tutta europea – prosegue l’esperto -La conferenza illustrerà gli obiettivi scientifici dell’E-ELT e descriverà le sfide tecnologiche da superare per costruire e operare il più grande telescopio mai immaginato”.
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