Alla scoperta di LibreOffice: Frascati Scienza Intervista Marina Latini

Laureata in Informatica e co-fondatrice dell’Associazione LibreItalia, Marina interverrà nel corso della Settimana della Scienza per mostrarci le potenzialità offerte dal software libero. Gli incontri sono previsti il 29 e il 30 settembre.

Da febbraio 2016 ricopre il ruolo di presidentessa del consiglio di amministrazione di The Document Foundation, un’organizzazione no-profit indipendente fondata il 28 settembre 2010 dai principali membri della comunità di OpenOffice.org, con lo scopo di proseguire lo sviluppo di un software libero e open source.

Così è nata la suite per l’ufficio LibreOffice, concepita secondo il principio per cui ciò che è frutto della ricerca indipendente può non solo rappresentare un prezioso contributo alla creazione di migliori software, ma anche un modo per garantire il diritto dell’utente di disporre dei propri documenti e agevolare l’eliminazione del “digital divide”, il divario tra chi ha la possibilità di accedere alle tecnologie dell’informazione e chi, per motivi che vanno dalle condizioni economiche alla provenienza geografica, ne rimane escluso.

LibreOffice dal 2010 ha continuato a evolversi grazie al costante impegno degli sviluppatori che hanno cooperato per la sua progettazione e che tutt’ora contribuiscono al codice.

Marina Latini interverrà in occasione della Notte Europea dei Ricercatori, il 29 settembre, con un evento che sarà replicato la sera successiva e che, la mattina del 29, verrà riservato alle scuole.

Quali sono gli obiettivi di The Document Foundation?

The Document Foundation affonda le sue radici nella convinzione che solo un’entità indipendente possa proteggere, diffondere e valorizzare quei principi di apertura, trasparenza e condivisione della conoscenza che accomunano tutti i membri che quotidianamente contribuiscono al progetto stesso. Volontari e professionisti da tutto il mondo si prodigano per eliminare il divario digitale presente nella nostra società, con lo scopo di rendere disponibili a chiunque degli strumenti di produttività per ufficio liberi. La proprietà degli strumenti di produttività personale non dovrebbe essere detenuta da produttori monopolistici che impongono, di fatto, una tassa sulla libertà di espressione digitale e penalizzano le persone economicamente svantaggiate. La grande partecipazione fa sì che si possa sostenere la preservazione delle identità linguistiche, incoraggiando chiunque a tradurre, documentare e promuovere i nostri strumenti nella propria lingua madre.

Quali vantaggi ci offre un software libero come LibreOffice?

Grazie al lavoro costante degli sviluppatori, al contributo di tutta la comunità di utenti e all’uso di formati aperti e standardizzati, il software consente di mantenere il controllo sui propri documenti. Il parallelo va ovviamente fatto con i formati proprietari che appartengono ad aziende private e che vincolano la proprietà stessa dei documenti creati. La metodologia di sviluppo adottata si ispira ai valori fondamentali del software libero e, grazie a un processo di contribuzione aperto e trasparente, si contrappone a quello del software proprietario e chiuso, dove gli errori e la scarsa qualità possono essere occultati. LibreOffice è un software libero e garantisce le quattro libertà fondamentali che accomunano tutti i software riconducibili a questa definizione. Ogni persona ha la libertà di eseguire il programma su qualsiasi tipo di sistema informatico e per qualsiasi scopo. Ognuno può studiarne il codice sorgente e modificarlo, distribuendo anche copie del programma stesso per aiutare il prossimo. Tutti i miglioramenti introdotti sono sempre messi a disposizione pubblicamente, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio: ciò che conta non è ciò che vogliano gli sviluppatori di LibreOffice, ma il fine dell’utente che lo utilizza.

In occasione della manifestazione da noi organizzata interverrai all’evento Diplomati con LibreOffice, in programma per le serate del 29 e del 30 settembre. Di cosa ci parlerai?

Avrò l’onore di partecipare agli eventi legati alla Notte Europea dei Ricercatori e credo che la condivisione della conoscenza sia uno dei suoi principi cardine. Prima di addentrarmi negli aspetti più tecnici del laboratorio descriverò ai partecipanti le modalità di contribuzione al progetto e d’interazione con la nostra comunità. Nell’affrontare una qualsiasi trattazione scientifica serve un’accurata documentazione che deve essere accessibile al maggior numero di persone possibili. Tramite questo laboratorio descriverò gli strumenti e le metodologie che facilitano la creazione di documenti multilingua e che richiedono competenze nell’utilizzo di software. Il laboratorio mostrerà come sfruttare le potenzialità di LibreOffice e altri strumenti di lavoro open source: i partecipanti, divisi a squadre, potranno così essere subito operativi, iniziando a realizzare un primo documento tradotto in modo collaborativo.

La mattina del 29 settembre l’evento sarà destinato anche ad un pubblico di studenti delle scuole superiori; in che modo uno strumento come LibreOffice può rivelarsi un importante sostegno per uno studente o per un neodiplomato che si affaccia sul mondo del lavoro?

L’evoluzione del mercato del lavoro e la crescente europeizzazione della comunità richiedono agli studenti di oggi e di domani una maggiore capacità di produrre materiali e documentazione per il contesto internazionale. Attraverso il web, la creazione di un documento supera i limiti dell’aula e si affaccia sul mondo. Sono quindi necessari strumenti in grado di facilitare e automatizzare la produzione di documentazione scientifica internazionalizzata. Il laboratorio mostrerà come sfruttare le potenzialità degli strumenti open source utilizzati dagli stessi volontari del progetto per scrivere una tesina di diploma e localizzarla in più lingue.

Se desideri prenotare Diplomati con LibreOffice dedicato alle scuole clicca qui 

Per prenotare l’evento aperto a tutti clicca qui

 

articolo scritto da Elena Moretti

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