Un caffè in omaggio se compri un libro scientifico: la sfida di una libraia campana

La libraia Filomena Grimaldi ha lanciato un’iniziativa provocatoria per diffondere i libri scientifici tra le bambine. Ecco com’è andata

Chi l’ha detto che i libri scientifici non siano fatti per le bambine? Questa domanda ha spinto Filomena Grimaldi, libraia presso il negozio “Controvento” di Telese Terme (Benevento), a offrire un caffè a chiunque acquistasse un libro scientifico per una bambina, con l’obiettivo di abbattere un pregiudizio ancora molto radicato.

Com’è nata l’iniziativa?

Filomena Grimaldi lavora in una piccola libreria in provincia di Benevento, ma ha lavorato anche in Toscana, Umbria e Lombardia. Grazie a queste esperienze si è accorta da tempo di come in tutto il territorio, senza distinzioni tra Nord e Sud, vi sia una forte tendenza a non regalare libri scientifici a bambine, perché la scienza viene considerato un tema più adatto ai maschietti. Non solo. A privare le bimbe di alcuni tipi di libri sono soprattutto madri, zie e nonne che ritengono di fare il meglio, ma spesso inconsciamente fanno delle scelte che limitano le possibilità ai propri figli e nipoti. Di fronte a questo scenario, Filomena lancia assieme alla sorella una singolare iniziativa: offrire un caffè a coloro che compreranno un libro scientifico per una bambina. L’obiettivo? Diffondere la cultura scientifica fra le bambine e far capire agli adulti che la scienza non è “affare da maschi”.

Dalla provocazione a un progetto futuro

L’iniziativa è stata, fin da subito, soprattutto una provocazione e l’occasione per parlare e discutere di un tema caldo. E le risposte, tutte positive, non si sono fatte attendere. Come ha spiegato Filomena, molti sono venuti proprio per farsi spiegare, per farsi indicare quali erano i libri che non venivano accolti. E qui è arrivata la sorpresa: alcune persone hanno iniziato a fare un bonifico per acquisto di libri scientifici, altri clienti hanno spontaneamente fatto partire un in’iniziativa di “libri sospesi”. Un po’ come il caffè sospeso, dove una persona paga un caffè per il cliente successivo, ma con i libri! In questo caso i clienti comprano libri scientifici che poi verranno raccolti da Filomena in un cestino e poi distribuiti a chi li vorrà, attivando un circolo virtuoso.

I caffè ora non c’entrano più e si è creato qualcosa di molto più profondo e solido. Sicuramente sui pregiudizi di genere c’è ancora tanta strada da fare perché come dice Filomena “non posso risolvere il problema da sola, ma ho cercato di mettere l’argomento sul tavolo per parlarne”. E la sua iniziativa, bisogna ammetterlo, ha avuto un grande successo grazie anche a un instancabile lavoro a monte, con un’oculata ricerca dei libri.

Qual è il prossimo passo? Filomena non si sbilancia troppo, ma ha già in mente per il prossimo anno attività come laboratori scientifici per grandi e piccoli ed eventi con donne scienziate che possano raccontare le proprie esperienze, le proprie passioni. Perché se abbiamo grandi scienziate come Samantha Cristoforetti, forse è perché le è stato permesso di scegliere quella strada.

E, come recita un cartello posizionato nella libreria di Filomena, “la tutela dei diritti delle donne inizia in libreria”.

 

 

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