Il 30 settembre torna la Notte Europea dei Ricercatori, il più importante evento europeo di comunicazione scientifica alla sua 11° edizione

In Italia il progetto coordinato da Frascati Scienza vede impegnate 30 città con 370 eventi tra spettacoli, workshop, laboratori e giochi interattivi

La manifestazione seguirà in diretta il crash della sonda spaziale Rosetta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko

Torna il 30 settembre la Notte Europea dei Ricercatori, l’appuntamento più atteso dagli amanti della scienza, un’iniziativa promossa dall’Unione Europea, che coinvolge oltre 300 città europee e si svolge ogni anno l’ultimo venerdì di settembre.

In Italia, il progetto coordinato dall’Associazione Frascati Scienza è composto da una rete di ricercatori, università e istituti di ricerca, che si estendono dal nord al sud dell’Italia, nel promuovere il più importante appuntamento europeo di comunicazione scientifica. L’11° edizione è all’insegna del MADE IN SCIENCE, la scienza come vera e propria ‘filiera della conoscenza’, capace di produrre e distinguersi per eccellenza, qualità, creatività, affidabilità, transnazionalità, competenze e responsabilità.
L’area Tuscolana di Roma, dove si trovano le infrastrutture di ricerca fra le più importanti d’Italia ed Europa, sarà il cuore della manifestazione che coinvolgerà 30 città italiane: Ancona, Bari, Cagliari, Carbonia, Caserta, Cassino, Catania, Colleferro, Ferrara, Firenze, Frascati, Genova, Gorga, Lecce, Milano, Monserrato, Monte Porzio Catone, Napoli, Palermo, Parma, Pavia, Pula, Quartu Sant’Elena, Rocca di Papa, Roma, Santa Maria di Galeria, Sassari, Selargius, Trieste, Villasor.

Nelle città appartenenti alla rete MADE IN SCIENCE sarà possibile visitare i più importanti enti di ricerca italiani e università con visite guidate, spettacoli ed eventi organizzati per grandi e piccoli. Saranno coinvolti: ASI – Agenzia Spaziale Italiana, CINECA, CNR – Consiglio Nazionale Ricerche, CREA, ENEA, ESA ESRIN – European Space Research Institute, GARR – Rete italiana dell’università e della ricerca, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, INFN -, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e, Vulcanologia, ISPRA, ISS – Istituto Superiore di Sanità, LUMSA – Libera Università Maria Santissima Assunta, Sardegna Ricerche, Sotacarbo, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Università degli Studi Roma Tre, Università di Cagliari, Università di Parma, Università di Sassari.

Tra le novità di questa edizione, venerdì 30 settembre, dalle 11 alle 13, si potrà seguire da Frascati, in diretta streaming dall’ESA, l’atterraggio della sonda spaziale Rosetta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Un’impresa che sta per entrare nella storia dell’esplorazione spaziale. Sarà possibile seguire la fine del viaggio di Rosetta con l’INAF-IAPS, responsabile di due degli strumenti scientifici a bordo.

Un’altra importante novità di questa edizione è il progetto Casa della Scienza: un contenitore di scienza, in scala 1:1, flessibile, adattabile e trasportabile dovunque. Una casa dove realizzare esperienze scientifiche attraverso un percorso guidato dagli organizzatori della Notte, dalla cucina alla soffitta passando per la camera e il soggiorno dove si scopriranno percorsi dedicati alla fisica, alla chimica, alla biologia e all’astronomia. La casa sarà allestita presso le Mura del Valadier, Frascati.

Per il programma completo della manifestazione con il dettaglio dei giorni, orari e luoghi, visitare il sito: http://archivio.frascatiscienza.it.

Il 30 settembre i principali enti di ricerca italiani saranno aperti al pubblico, per permettere di esplorare e conoscere i luoghi dove ogni giorno i ricercatori lavorano a nuove scoperte scientifiche spalancando infinite possibilità sul futuro. In particolare, il CNR partecipa alla manifestazione nelle città di Roma, Parma e Catania: “La Notte dei ricercatori è uno dei principali momenti di divulgazione della scienza al grande pubblico, che è una delle missioni istituzionali del Cnr. Per questo siamo lieti di patrocinare come Ente e di partecipare, con l’Area di Roma Tor Vergata Artov l’Imem di Parma e l’Imm di Catania a ‘Made in science” – ha dichiarato Massimo Inguscio, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche.

Per il secondo anno consecutivo partecipa alla manifestazione anche il Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA): “La Notte Europea dei Ricercatori – spiega Salvatore Parlato, Commissario Straordinario CREA – rappresenta un momento fondamentale per favorire la diffusione della cultura scientifica. Sarà possibile scoprire le diverse professioni della ricerca, un lavoro affascinante che può cambiare concretamente la nostra vita, cercando di colmare il gap esistente fra scienza e cittadini”.

 Prima partecipazione per il CINECA alla manifestazione coordinata da Frascati Scienza.

Siamo molto orgogliosi di partecipare a Made in Science, organizzato da Frascati Scienza, accanto ai più importanti centri di ricerca del nostro Paese” ha dichiarato Emilio Ferrari, Presidente del Cineca. “La nostra missione istituzionale di supporto alla ricerca tramite i supercomputer si compie anche nella divulgazione, e la ‘Notte Europea dei Ricercatori’ è da sempre una delle iniziative di diffusione della cultura scientifica più apprezzate da studenti e cittadini di ogni età”.

Prima volta anche per l’Istituto Superiore di Sanità ISS. Il suo presidente Walter Ricciardi esprime la sua gioia nel veder partecipare il suo ente alla manifestazione:

“Siamo lieti di aprire per la prima volta ai cittadini le porte dell’Istituto Superiore di Sanità in occasione della Notte Europea dei Ricercatori e raccontare dall’interno dei laboratori il lavoro che l’Istituto, da oltre ottant’anni, svolge per tradurre il frutto della ricerca in benefici concreti per i pazienti. Questo evento ci dà inoltre l’opportunità di provare a trasmettere la nostra passione per la ricerca pubblica ai cittadini, principali destinatari della nostra attività con la speranza che a tutti sia evidente come rafforzare la centralità della ricerca scientifica sia necessario non solo per la nostra salute ma anche per la capacità del nostro Paese in termini di innovazione e competitività”.

 È lo stesso presidente dell’ENEA, Federico Testa ad illustrare gli eventi che si terranno a Frascati e Santa Maria di Galeria (RM):

“Il nostro Paese ha molte eccellenze nel settore della ricerca che spesso non sono conosciute dal grande pubblico; anche per questo la Notte europea dei ricercatori rappresenta un momento fondamentale, perché contribuisce a  far ‘uscire’ la scienza dai laboratori e a farne comprendere il grande fascino e l’utilità. Nei nostri centri di Frascati e della Casaccia, abbiamo allestito veri e propri ‘percorsi della scienza’, che comprendono anche strumentazioni molto particolari come ad esempio le Tavole Vibranti un’infrastruttura unica in Europa per testare materiali e tecnologie antisismiche fino al Tokamak FTU che sperimenta la produzione di energia dalla fusione nucleare. Fra le priorità di azione dell’ENEA c’è proprio di favorire l’incontro fra l’offerta di innovazione tecnologica la domanda delle imprese, della PA, dei cittadini”.

 L’INGV partecipa alla manifestazione con le sue sedi di Roma e Milano con eventi volti a capire il funzionamento del nostro Pianeta: “Conoscere come è fatta e come funziona la Terra è come guardare dentro di noi, dato che ne siamo figli e parte integrante. Riuscire a entrare nei suoi meccanismi ci aiuterà non solo a prevenire più efficacemente i disastri naturali, ma anche ad avere un maggiore rispetto della natura, spiega il Presidente dell’INGV, Carlo Doglioni. La Notte Europea dei Ricercatori sarà l’occasione per incontrare i ricercatori dell’Istituto e scoprire cosa fanno concretamente per la scienza e la società”.

 Durante la Notte Europea dei Ricercatori tutto diventa possibile, anche un concerto con musicisti che suonano insieme dal vivo, a più di 300 chilometri di distanza: “L’Università di Cassino e l’Università Politecnica delle Marche presentano questo audace esperimento volto ad esplorare nuove possibilità di interazione tra arte, scienza e tecnologia. spiega il professor Giovanni Betta, Rettore Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale – La musica correrà veloce grazie alla banda larga del GARR, ma potrebbe non bastare, perché per suonare insieme a distanza occorre una sincronia perfetta che può essere raggiunta solo superando le barriere del tempo e della latenza. Ebbene con LOLA (Low LAtency audio visual streaming system) tutto ciò sarà possibile. Il concerto sarà fruibile in diretta streaming su tutti nostri canali social e web”.

“La Notte dei Ricercatori intende avvicinare la scienza alle persone, ma anche favorire gli scambi tra discipline diverse – spiega il direttore del GARR, Federico Ruggieri che ritorna sull’argomento – La rete GARR fa proprio questo ogni giorno: permette a ricercatori e studenti di collaborare in tutto il mondo senza distanze.  Con le iniziative che presentiamo qui al pubblico vogliamo far conoscere la storia della rete Internet e il modo in cui ci ha reso capaci di immaginare scenari sempre nuovi spaziando dalla scienza all’arte”.

 Per questa edizione sono otto le università che partecipano al progetto, ben quattro nell’area Tuscolana. In particolare, l’Università degli Studi Roma Tre che organizza centinaia di conferenze, mostre, laboratori, la maggior parte in una Notte: “Anche Roma Tre partecipa alla Notte dei ricercatori con un denso programma frutto della passione di quanti studiano e lavorano nel nostro ateneo”, afferma il rettore Mario Panizza “Il nostro Piano strategico per la ricerca 2016-2019 ha cinque obiettivi alla cui realizzazione stiamo lavorando con molto impegno: qualità della ricerca; capacità di attrarre risorse; qualità del reclutamento dal punto di vista della ricerca; impegno nei processi di internazionalizzazione; impegno nell’alta formazione”

 La LUMSA partecipa alla manifestazione con le sue sedi di Roma e di Palermo. Il prof. Francesco Bonini, Rettore LUMSA dichiara“La LUMSA è orgogliosa di portare alla Notte dei Ricercatori nel cuore delle città di Roma e Palermo, l’impegno della ricerca scientifica nel settore delle scienze umane e della persona in comunità che la caratterizza, per una visione armonica ed equilibrata di una società che sappia guardare al futuro”.

L’Università di Sassari che partecipa per il secondo anno di fila alla manifestazione, si dice entusiasta della manifestazione: Tra le tante iniziative, ospiteremo il progetto CAVES dell’Agenzia spaziale europea dedicato all’addestramento degli astronauti nelle grotte della Sardegna”. – Dichiara il Rettore dell’Università di Sassari, Massimo Carpinelli.

Prima volta per l’Università di Parma che partecipa in grande stile organizzando ben 100 eventi: “Sono particolarmente lieto della partecipazione del nostro Ateneo all’evento europeo della Notte dei Ricercatori che quest’anno ci vede collaborare con tantissimi atenei ed enti di ricerca italiani sotto il comune filo conduttore del ‘Made in Science’. Afferma il Rettore dell’Università di Parma, Loris Borghi – A Parma si svolgeranno  più di 100 eventi, da mattina a notte, divisi in 4 poli, con docenti, ricercatori, dottorandi, assegnisti e studenti a fare da guida. Il tutto in collaborazione con Comune di Parma e Imem-Cnr”.

 La Notte Europea dei Ricercatori è un progetto promosso dalla Commissione Europea. Il progetto coordinato da Frascati Scienza è realizzato in collaborazione con Regione Lazio, il Comune di Frascati, ASI, CNR, ENEA, ESA-ESRIN, INAF, INFN, INGV, ISS, CINECA, GARR, ISPRA, CREA, Sardegna Ricerche, con Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Università degli Studi Roma Tre, Università LUMSA di Roma e Palermo, Università di Cagliari, Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Università di Parma, Università Politecnica delle Marche, Università di Sassari.

L’evento vede, inoltre, la partecipazione di Accatagliato, Associazione Arte e Scienza, Associazione Culturale Chi Sarà di Scena, Associazione Eta Carinae, Associazione ScienzImpresa, Associazione Speak Science, Associazione Tuscolana di Astronomia (ATA), Associazione Tuscolana Amici di Frascati, Astronomitaly – La Rete del Turismo Astronomico, Dinosauri in Carne e Ossa, Engenie software innovation, Engineering, Explora il Museo dei Bambini di Roma, GEA, G.Eco, Giornalisti Nell’Erba, Gruppo Astrofili Monti Lepini (Osservatorio di Gorga), Libreitalia, RES Castelli Romani, L.U.D.I.S, Museo Tuscolano delle Scuderie Aldobrandini, Native, Quaelab, Science4Biz, Sotacarbo, STS Multiservizi, Tecnoscienza.it srl.

Con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del MIUR, della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale, della Regione Campania, di Roma Capitale, del Comune di Monte Porzio Catone e del Parco Regionale dei Castelli Romani, Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, Comune di Monte Porzio Catone, Comune di Napoli, Comune di Bari, Comune di Trieste, Comune di Cagliari, Comune di Gorga, Comune di Pavia.

Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito della call MSCA-NIGHT-2016/2017 (Grant Agreement No. 722952).

 

 

 

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