Intervista a Francesco D’Alessio

Francesco D’Alessio, 49 anni, è ricercatore presso l’istituto Nazionale di Astrofisica presso l’Osservatorio Astronomico di Roma (OAR). Dal ’97 è membro del gruppo tecnologico e si occupa di “controllo di sistemi”, che significa “controllo dei movimenti, acquisizione dati sia nell’ottico che nell’infrarosso e criogenia, perché specialmente nell’infrarosso bisogna sempre lavorare a temperature molto basse”. D’Alessio è inoltre responsabile del settore divulgazione: ogni anno circa 10.000 studenti provenienti da tutta Italia visitano l’osservatorio e le sue strutture didattiche.

L’Osservatorio Astronomico di Roma, posto sulla collina di Monte Porzio Catone è un posto estremamente affascinante: progettato durante il fascismo, a causa della guerra non riuscì ad adempiere alla sua funzione. Oggi è un piccolo scrigno di storia dell’astronomia italiana,  un polo dove si fa tecnologia di alto livello e dove si lavora alla strumentazione da installare sui più importanti telescopi al mondo (es Canarie, Cile, Antartico) e che consentono di fare osservazioni scientificamente valide.

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