Frascati e i numeri della “Notte”
Settimana della Scienza – Notte dei Ricercatori 2009
Di Irene Paximadas
Il 9 novembre 2009 sono stati presentati i risultati relativi all’analisi sui questionari della Settimana della Scienza – Notte Europea dei Ricercatori 2009.
I questionari pervenuti sono stati 390, raccolti durante la notte dei ricercatori o compilati online dal 19 settembre fino al mese di ottobre 2009. Le relative elaborazioni sono state effettuate per mezzo del software statistico SPSS.
Lo studio è stato condotto con lo scopo di raggiungere indicazioni utili alla definizione della tipologia di target che ha partecipato all’evento, e al fine di reperire le informazioni necessarie in prospettiva di un miglioramento continuo nell’organizzazione della manifestazione.
In base alla suddivisione per fasce d’età, il target più numeroso del campione preso in esame – riportato in ordine decrescente – si concentra nelle classi 40-49 (31,27%) e 20-29 (19,9%), seguite dalle fasce 30-39 (15,5%) e 10-19 (14,21%).
La particolare consistenza della fascia d’età 40-49 anni, rispetto alle altre, è da ricercare probabilmente anche nella tipologia di eventi ed interventi all’interno del programma, o riguardare genitori che hanno accompagnato i figli alle iniziative per bambini. La classe – in termini di professione – riporta una forte presenza di lavoratori dipendenti, in parte lavoratori autonomi, e solo in minima percentuale di lavoratori nell’ambiente della ricerca. Nella composizione interna della classe la rappresentanza femminile risulta predominante.
Una numerosità interessante delle donne è ulteriormente presente sia nella fascia 20-29 che in quella 30-39. Probabilmente questo dato, soprattutto riguardo alla classe d’età inferiore, potrebbe indicare un interesse sempre più rilevante da parte del target femminile ad avvicinarsi a queste discipline.
La presenza degli uomini invece è predominante nella fasce d’età 20-29 e 50-59.
La classe 20-29 anni, oltre ad una buona rappresentanza di coloro che svolgono lavoro dipendente, riporta una consistente percentuale di studenti universitari, probabilmente iscritti a facoltà scientifiche.
Infine, vi è una lieve diminuzione degli uomini nella fascia 30-39 (13,3%) ma una loro presenza leggermente superiore rispetto a quella delle donne nella fascia 10-19 anni (15,3% contro il 13,2% delle donne). In quest’ultima categoria logicamente rientrano gli studenti delle medie inferiori e superiori.
I lavoratori nell’ambiente della ricerca non sono molti e la loro limitata presenza si concentra nelle fasce d’età 40-49, 30-39 e 20-29.
Una parte rilevante della popolazione intervistata afferma di essere venuta a conoscenza dell’evento attraverso la partecipazione alle edizioni precedenti (25%), da amici/passaparola per il 20,1% e attraverso il contatto con gli enti di ricerca coinvolti per il 17%, ma è importante osservare che, unendo tutti i mezzi di comunicazione considerati nel questionario (radio, tv, giornali, internet) in una macro-area, si raggiunge una percentuale significativa pari al 24% circa.
La maggior parte degli intervistati di tutte le classi ritiene che il ruolo della ricerca sia molto importante per lo sviluppo del Paese e dell’Europa (93%).
Una parte considerevole del target intervistato ritiene che i ricercatori siano poco inseriti nella società (65%).
In proporzione comunque, le classi 40-49 e 10-19 hanno una visione un po’ più ottimista, rispondendo di considerarli anche abbastanza inseriti, mentre i più negativi si trovano nella fascia 20-29, in cui la percentuale di chi risponde abbastanza è minima ed è invece presente anche una parte di coloro che ritengono i ricercatori per niente inseriti.
In generale, tutte le classi e tutte le categorie professionali pensano che l’evento abbia contribuito abbastanza (53%) e molto (36%) a promuovere la figura del ricercatore ma vi è anche una parte nelle fasce 20-29 e 30-39 anni di coloro che ritengono abbia contribuito poco.
A livello generale, le donne risultano sempre tendenzialmente più positive rispetto agli uomini.
Tutte le classi ritengono che l’evento abbia favorito abbastanza (54%) e molto (34%) una maggiore conoscenza del lavoro del ricercatore.
All’aumentare dell’ordine crescente di gradimento rispetto al fatto che l’evento abbia aiutato a conoscere il suo lavoro, aumenta anche la numerosità di coloro che ritengono che l’evento possa favorire molto e abbastanza la scelta dei giovani ad intraprendere una carriera scientifica.
Gran parte del target non pensa di aver cambiato molto l’immagine che aveva del ricercatore prima dell’evento – 33% per niente, 28,3% poco – benché vi sia comunque una discreta percentuale che afferma di aver modificato l’idea iniziale – 29% abbastanza, 9,7 molto.
Il 43,3% degli intervistati ritiene molto appropriato legare la figura del ricercatore ad un evento d’intrattenimento ed il 39% circa crede lo sia abbastanza. Alla maggior parte delle persone intervistate, inoltre, piacerebbe molto (76%) partecipare più spesso a eventi simili d’intrattenimento e poter incontrare i ricercatori .
La maggior parte delle persone interrogate (91% circa) riconosce la positività di tale iniziativa nel favorire i giovani ad intraprendere una carriera scientifica.
L’organizzazione, la logistica e le informazioni sulla manifestazione vengono considerate prevalentemente buone.
Fra le proposte per il 2010, buona parte degli intervistati consiglia di coinvolgere di più le scuole in generale e le università, quindi gli studenti; aumentare la numerosità di eventi simili durante l’anno, considera importante aumentare il numero di visite ai Centri di Ricerca e fa diversi complimenti sulla manifestazione.
In relazione ai suggerimenti il campione propone di aumentare la pubblicità inserendo anche altri canali e mezzi di comunicazione, di nuovo aumentare la promozione dell’evento nelle scuole ed il coinvolgimento attivo degli studenti e ulteriori complimenti, e migliorare l’organizzazione e la logistica degli stand.
Ulteriori Informazioni
- Analisi Completa questionario Notte 2009 (1796 download)
- Analisi edizioni precedenti 2008, 2007, 2006