Insetti nel piatto, il cibo del futuro: intervista a Giulia Tacchini e Giulia Maffei, fondatrici di Entonote
Si sente parlare sempre più spesso di entomofagia, il consumo alimentare di insetti, soprattutto in seguito alla promozione di iniziative volte a far conoscere al mondo occidentale questo tipo di alimentazione e grazie all’attenzione che i media hanno rivolto all’argomento, come avvenuto in occasione di Expo 2015.
Secondo uno studio della Fao, realizzato nel 2013 in collaborazione con l’Università di Wageningen nei Paesi Bassi, circa 2 miliardi di esseri umani si cibano attualmente di oltre 1.900 specie di insetti.
Ad illustrarci l’argomento sono Giulia Tacchini e Giulia Maffei, autrici del libro “Un insetto nel piatto, piccola guida al cibo del futuro”, pubblicato nel 2016 e fondatrici di Entonote, associazione culturale che ha l’obiettivo di diffondere conoscenze sul tema dell’entomofagia. In occasione della Settimana della Scienza, Giulia Tacchini interverrà all’evento Un insetto nel Piatto – Alla scoperta del cibo del futuro, in programma la sera del 30 settembre.
In quali modi il consumo alimentare di insetti può diventare un vantaggio per la società del futuro?
Consumare insetti significa fare una scelta alimentare consapevole e sostenibile. Gli insetti sono ricchi di valori nutrizionali e sono un alimento a basso impatto ambientale. Per la società del futuro gli insetti, se utilizzati in modo intelligente e non intensivo, quindi come nuova fonte proteica da integrare nella nostra alimentazione, potrebbero contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra e soprattutto a diminuire il consumo di acqua nella produzione alimentare.
Quali benefici potrebbero esserci, invece, per la salute?
Per quanto riguarda la salute gli insetti sono da considerare sicuramente un cibo sano: sono un alimento “completo” perché ricco dei principali macro e micronutrienti (proteine, vitamine, minerali, calcio, ferro e anche omega 3).
Gli insetti rientrano nella categoria dei cosiddetti “novel food”. Potete spiegarci che cosa significa questa classificazione e cosa comportano le norme che regolano il consumo di questi alimenti nel nostro paese?
I novel food sono tutti quegli “alimenti non alimenti” che prima del 1995 non sono stati consumati in modo considerevole dall’uomo. Tra i novel food infatti troviamo insetti, meduse e microalghe. Essendoci un vuoto normativo, gli insetti non sono né vietati né permessi dalla legislazione italiana, ma dal 2016 l’Unione Europea ha portato il tema in Parlamento, con l’intento di ottenere entro gennaio 2018 l’inserimento degli insetti tra i cibi commestibili per l’uomo e quindi la loro commercializzazione.
Il 30 settembre parteciperete alla manifestazione organizzata da Frascati Scienza con l’intervento Un insetto nel Piatto – Alla scoperta del cibo del futuro: parlateci di questo evento.
Presenteremo il nostro libro “Un insetto nel piatto: piccola guida al cibo del futuro”, attraverso il quale racconteremo l’entomofagia da diversi punti di vista, così da accompagnare il pubblico in un percorso di avvicinamento e consapevolezza verso questo nuovo alimento, aiutandolo anche a superare pregiudizi e timori nei confronti degli insetti commestibili.
Per le informazioni sugli orari dell’evento e sul programma completo della Settimana della Scienza, clicca qui.
articolo scritto da Elena Moretti