“Servono prospetti chiari per aiutare gli investitori”, avverte Unitelma Sapienza
di Gabriele Vallarino
Ci sono anche i metodi quantitativi per l’economia e la finanza alla Notte europea dei ricercatori, coordinata da Frascati Scienza. L’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza sarà presente facendoci giocare coi suoi numeri. Lei che, tutto l’anno, porta avanti diversi progetti di analisi economico-finanziaria e calcolo.
Ad esempio, tra i più recenti, c’è il progetto di Behavioural Finance, come racconta Rosella Castellano – prof. ordinario di metodi matematici per l’economia e la finanza all’Unitelma Sapienza – un progetto che ha molteplici obiettivi. “Innanzitutto valuta il livello di educazione finanziaria della gente, attraverso la somministrazione di un questionario a un campione di 1130 potenziali investitori. Il campione, ovviamente, è strutturato ossia rappresenta la popolazione italiana, secondo gli standard ISTAT. Secondo, il progetto valuta l’accuratezza e la velocità delle decisioni che gli investitori prendono sulla base dei prospetti informativi messi loro a disposizione. Terzo, questa volta attraverso un esperimento che ha coinvolto 41 persone tra i 23-42 anni, guarda alle risposte fisiologiche associate a queste decisioni”.
È insomma, un progetto multidisciplinare, ad ampio respiro, che coinvolge quantitativi, economisti, esperti di neuroscienze. Un progetto che definisce le strategie didattiche migliori per diffondere cultura finanziaria e fornisce indicazioni chiare di policy in relazione a come definire i prospetti informativi degli investimenti finanziari.
IL QUESTIONARIO
In generale, tirando le somme, Castellano registra “un trend positivo di crescita della cultura finanziaria nella popolazione italiana. Tuttavia, “la strada da percorrere è ancora lunga, è necessario adottare strategie per farla crescere e il gioco potrebbe rappresentare la chiave di volta”.
IL GIOCO
“Attraverso il gioco è possibile diffondere concetti scientifici anche molto complessi. In particolare, per mezzo della realtà virtuale, la strategia dell’imparare giocando fa sì che il ‘giocatore’ non sia uno spettatore involontario ma un soggetto attivo che interagisce con il mondo reale, favorendo il processo di apprendimento. Inoltre, mentre gli utenti giocano, è possibile raccogliere dati sul loro comportamento e sui loro processi decisionali. Ciò consente di perseguire un duplice obiettivo ovvero quello di valutare l’efficacia del gioco nell’apprendimento (l’alfabetizzazione finanziaria in questo caso, ndr) e di indagare i principali fattori che guidano le scelte economiche nei bambini, nei giovani e negli adulti, includendo anche alcuni pregiudizi – ad esempio, di genere e razziale – che potrebbero influire sul comportamento finanziario degli individui”.
LA PERCEZIONE DEL RISCHIO NEGLI INVESTIMENTI
Con il questionario e l’esperimento il team della Castellano ha indagato la percezione del rischio delle persone relativa agli investimenti finanziari. Ad esempio, sottoponendo al campione i titoli delle crisi bancarie degli ultimi anni (ndr, subprime), si è scoperto che la percezione del rischio dipende fortemente da come questi investimenti vengono presentati, ma di per sé le persone fanno fatica a capire se si tratta di investimenti rischiosi. D’altronde “i fatti recenti mostrano che le percezioni sono spesso sbagliate rispetto alla reale situazione”.
Neanche a dirlo, “i partecipanti con un livello di istruzione elevato hanno valutato correttamente la rischiosità degli investimenti finanziari in circa il 66%. Questa percentuale sale al 77% quando si considerano gli individui con un livello di educazione finanziaria elevato”.
COSA AIUTA GLI INVESTITORI
Che cosa può aiutare i cittadini a fare scelte consapevoli? “Gli investitori sbagliano meno se si indicano loro chiaramente le probabilità di ricevere a scadenza un capitale inferiore o superiore rispetto al capitale investito”.
Infatti, è stato visto che “i partecipanti con scarse competenze finanziarie o basso livello di istruzione traggono un grande vantaggio dai prospetti informativi contenenti tabelle con le probabilità”.
GLI ESPERIMENTI
Anche se muti come pesci, il corpo di un investitore viene tradito dal suo sistema nervoso: conduttanza cutanea e tempi di reazione, sono tanti i segnali che si comunicano sotto stress ed “è interessante misurare il tempo che si impiega per fare delle scelte finanziarie e come varia lo stato di stress, e ancora una volta, quello che è emerso dai nostri studi è che se alle persone sono mostrati chiaramente le probabilità di perdere il capitale investito, abbiamo scelte rapide veloci, rapide e anche il livello di stress diminuisce.
Ecco perché sarebbe opportuno che le autorità competenti adottassero strumenti più appropriati e chiari, rispetto a quelli attualmente in uso, per la descrizione dei profili di rischio delle attività finanziarie”, conclude Castellano.