Con Multiversi la scuola diventa un festival
di Gabriele Vallarino
“Diffondere la scienza a tutti i livelli, rendere appassionante il sapere scientifico”, questa la mission dell’Agenzia Multiversi, riassunta da Alessio Perniola, fisico e direttore scientifico.
Un’avventura iniziata da tre fondatori nel 2011. Ma oggi Multiversi è un punto di riferimento per la divulgazione scientifica in Puglia ed è partner in tantissimi eventi in tutta Italia, tra cui la Notte Europea dei ricercatori, coordinata da Frascati Scienza.
“Ripercorrendo la nostra storia, tutto cominciò con un bando regionale a cui partecipammo e non vincemmo, ma l’idea ci piaceva così tanto che non ci abbiamo rinunciato e adesso quel progetto è cresciuto e con esso le nostre mostre, laboratori, spettacoli, giochi scientifici, conferenze”.
Dal Festival della Scienza di Genova al BergamoScienza, dal Mantova Food and Science Festival al Giffoni Film festival: la filosofia Multiversi fa tappa in ogni angolo della Penisola tutto l’anno.
La parola chiave nell’approccio di Multiversi è l’interdisciplinarietà, per questo nel team dell’agenzia non ci sono solo scienziati, ma anche esperti in comunicazione, filosofia, lettere.
“Quello che più mi piace di questo mestiere è che ogni giorno non è mai uguale ad un altro, per raccontare la scienza devi mettere in gioco tutta la tua creatività, trovando il canale giusto per il destinatario che hai di fronte”.
Fisica e chimica sono gli argomenti principali delle attività Multiversi. Famiglie e scuole possono vivere delle interattive esperienze didattiche raggiungendo Multiversi in 3 diversi luoghi nel cuore dell’Alta Murgia: c’è il parco naturale Selva Reale, il parco dei Briganti e il Planetario di Bari.
Ma una particolarità di Multiversi sono i suoi festival. Già, perché la proposta di Multiversi nelle scuole non è quella di sedere tra i banchi a fare lezioni o laboratori, bensì quella di coinvolgere l’intero Istituto dando vita a un festival: con gli studenti che diventano i protagonisti dell’organizzazione, non solo i fruitori. I ragazzi svolgono una parte attiva e da studenti diventano “docenti” per altri studenti.
“È una formula che abbiamo provato qualche anno fa e che ha riscontrato un successo tale che in alcune scuole si sono ripetute le edizioni – racconta Perniola – come nel liceo di Cassano delle Murge dove il ‘Festival Cassano Scienza’ è giunto alla 6^ edizione, diventando un appuntamento nazionale con 15mila visitatori all’anno. Oppure ad Altamura, ‘Con il pallino della Scienza’, allestito da una scuola elementare e arrivato alla 3^ edizione. Altri esempi sono Molfetta, dove siamo alla 2^ edizione di ‘Scienziapoli’ o Castellana Grotte dove con le ‘Giornate della Scienza e della Tecnologia’ abbiamo raggiunto la 3^ edizione”.