Alghe fonte di proteine, una frontiera tutta da scoprire
L’agricoltura è un settore che, a differenza di quanto si possa pensare, è ricco in tecnologia e ricerca,fondamentali per uno dei settori più importanti del Paese. Basti pensare al recentissimo caso di Xylella fastidiosa, alle polemiche e ai tentativi di risolvere il gravoso problema con rigore e un monitoraggio costante. Di grande attualità è anche il mondo delle alghe e le grandi possibilità che questi affascinanti organismi possono offrire: dai progetti legati agli impianti di depurazione, alla produzione di energia e perfino a quella di biocarburante, ma anche una frontiera alimentare tutta da scoprire.
La pratica millenaria dell’agricoltura è un settore in continua evoluzione e la ricerca in questo ambito è assai produttiva. Algaria ne è un fervido esempio, si tratta di una start up innovativa che nasce dalla passione per la ricerca applicata all’agricoltura di un piccolo gruppo di persone con diverse competenze: biologi, ingegneri, agricoltori, nutrizionisti, designer, commerciali.
Algaria si è concentrata sulla loro possibile applicazione delle alghe in campo alimentare, con la coltivazione di Spirulina, un tipo di alga che può essere essiccata e diventa un’ottima fonte di proteine, ideale come sostituto della carne, soprattutto nei paesi più poveri del mondo. Algaria si occupa dunque della sua produzione in modo che sia pura al 100% e dal sapore gradevole. Il progetto principale di Algaria e Spireat, un gioco di parole che richiama l’alimentazione. Questa start up ha recentemente realizzato un impianto di coltivazione di spirulina innovativo e basato su una logica di “Economia Circolare”che sfrutta un impianto di biogas. In questo modo si riescono a recuperare 3000Mj termici, 420 kg/mese di CO2 e 1800 lt di acqua di coltura destinata a fertilizzare e irrigare i campi, uno degli aspetti più delicati, costosi e inquinanti dell’agricoltura. Inoltre è così che si riesce a utilizzare risorse altrimenti perse, producendo la Spirulina, un prodotto dalle elevate caratteristiche nutrizionali.
Oggi Algaria sta lavorando con numerosi nutrizionisti a un’altra gamma di prodotti a base di Spirulina, in modo da poterli introdurre in vari formati, compresi i coloranti alimentari da alghe (come il blu estratto dalla Spirulina). Progetti molto più futuristi su cui si sta lavorando, invece, è la creazione di una cella “bioelettrochimica”, ovvero un sistema che utilizza gli scarti liquidi per creare energia con l’aiuto di microorganismi, batteri e alghe.