EXTREME alla scoperta dell’infinitamente piccolo
Cosa si intende per “infinitamente piccolo”? Un’espressione utilizzata in matematica e nelle discipline scientifiche per indicare particelle talmente piccole, che è quasi impossibile misurarne massa e dimensioni, ma comunque fondamentali per la vita sulla Terra.
A queste minuscole protagoniste del nostro quotidiano è dedicata l’esposizione permanente “Extreme. Alla ricerca delle particelle” inaugurata il 12 luglio e aperta al pubblico dal giorno 13 presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, in partnership con il CERN e INFN.
Un’esposizione progettata dal museo milanese, che mostra gli strumenti e il lavoro di chi esplora queste minuscole particelle.
L’ambito di ricerca è quello dell’esplorazione della trama della materia, nelle sue componenti più piccole: i mattoni fondamentali della vita e dell’Universo intero. E sembra quasi un paradosso, ma i più grandi macchinari creati dagli scienziati, sono utili proprio a queste indagini. Apparecchiature ad altissima tecnologia, innovazione, precisione e sofisticatissime e affascinanti, come l’acceleratore di particelle del CERN e di INFN. Questi due istituti di ricerca, protagonisti negli ultimi 4 anni delle più grandi e importanti scoperte dell’ultimo periodo, sono anche partner naturali di Extreme. L’esposizione si caratterizza per la presenza di oggetti storici utilizzati nella ricerca di queste infinitesime particelle, insieme a installazioni multimediali e interattive, che amplificano l’esperienza del visitatore.
“Per il Museo è di grande importanza favorire il dialogo tra scienziati e cittadini” dichiara Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo “anche sui temi della ricerca fondamentale. È una responsabilità, oltre che una sfida complessa, aver deciso di dedicare alla fisica delle particelle – e progettato direttamente – un’esposizione permanente per pubblici diversi, lavorando con enti di ricerca d’eccellenza quali CERN e INFN. Da oggi centinaia di migliaia di persone all’anno saranno coinvolte nell’esperienza di visita di un’esposizione originale che descrive ricerche, risultati e modelli di lavoro in cui la scienza italiana gioca un ruolo così decisivo”.
“L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è tra i protagonisti di scoperte straordinarie – dichiara Fernando Ferroni, Presidente dell’INFN – della fisica in questi ultimi anni, come quelle del bosone di Higgs e delle onde gravitazionali. Queste scoperte affondano le loro radici in una tradizione di eccellenza, nel lavoro tenace di una comunità di scienziati di tutto il mondo e nella capacità di innovazione alla frontiera della tecnologia esistente, a cui hanno contribuito non poco le industrie del nostro Paese. Siamo fieri di aver sostenuto e contribuito a sviluppare il nuovo spazio del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, dedicato alla fisica delle particelle, dove tutti potranno conoscere questa storia e avvicinarsi ai protagonisti quotidiani di queste ricerche. Iniziative come questa sono sempre più parte della missione dei grandi enti di ricerca, come INFN e CERN”.
Si parte dal concetto di “traccia”. Ogni evento può essere riconosciuto e ricostruito, anche quando impossibile osservarlo direttamente: anche la fisica parte da una traccia, che nel caso di questa disciplina è rilevabile grazie a rivelatori di particelle. Una zona dell’esposizione è poi dedicata agli acceleratori di particelle, macchine in grado di creare nuove particelle, farle collidere tra loro a energie sempre maggiori e scoprire così nuove tracce da esplorare. La seconda tappa del percorso espositivo Extreme mostra questi strumenti e il loro funzionamento. Si procede poi nella sperimentazione diretta del “silenzio cosmico”, ricercato dagli scienziati in luoghi estremi e rilevati con apparecchiature sofisticate e di massima precisione. Poi la mostra continua con la narrazione della quotidianità dei fisici, degli ingegneri e dei tecnici che lavorano agli esperimenti. Al termina del percorso, materia oscura ed extradimensioni: due temi ancora oggetto di studio e dibattito da parte degli scienziati di tutto il mondo.
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