Giovane è la Notte: decine di migliaia i partecipanti alle iniziative in tutta Italia
A due settimane dalla decima edizione della Notte Europea dei Ricercatori, un primo bilancio in attesa dello spoglio dei questionari di gradimento somministrati ai visitatori.
Sono stati decine di migliaia i partecipanti in tutta Italia nelle città coinvolte: Roma, Frascati, Trieste, Bologna, Milano, Ferrara, Bari, Cagliari, Carbonia, Sassari, Pavia e Pisa.
La Notte Europea dei Ricercatori è stato il culmine della lunga maratona della Settimana della Scienza durante la quale oltre 300 eventi hanno accolto e coinvolto giovani e adulti nei maggiori centri di ricerca italiani, avvicinando il pubblico al mondo della ricerca.
“Ringrazio vivamente gli Enti di Ricerca, le Università, le Istituzioni e tutto lo staff di Frascati Scienza – dichiara Giovanni Mazzitelli presidente di Frascati Scienza – che hanno collaborato e contribuito alla grandissima riuscita di questa decima edizione della Notte Europea dei Ricercatori. La crescente partecipazione dimostra che qualcosa sta cambiando e che la ricerca è sempre di più un bene sentito e condiviso”.
Ma che cosa è successo dal 20 al 25 settembre? Quali sono stati gli eventi che hanno riscosso maggiore successo in questa decima edizione?
Sicuramente tra le iniziative più riuscite il SAPERmercato: il riutilizzo di uno spazio pubblico nel centro di Frascati, si è sposato con la divulgazione scientifica. Il piano superiore del mercato ortofrutticolo, parzialmente abbandonato nel corso degli anni, è stato interamente ri-progettato con materiali eco-sostenibili, trasformandosi nel luogo dove si sono alternati incontri, presentazioni di libri, esperimenti, video-installazioni, laboratori didattici e il “kindergarten” scientifico. Ogni sera, fino a mezzanotte, il SAPERmercato si è popolato di giovani ricercatori, affermati studiosi e musicisti, che hanno avuto il merito di portare la scienza fuori dai laboratori.
Grande successo, come ogni anno, hanno poi riscosso le visite guidate ai laboratori dei partner della Notte: ASI, CNR, ENEA, EGO VIRGO, ESA-ESRIN, INAF, INFN, INGV, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Università degli Studi di Roma Tre. Il fascino di vedere da vicino un acceleratore di particelle o di poter guidare un rover uguale a quello sbarcato su Marte ha esercitato la sua magia su grandi e piccini e portato al tutto esaurito le visite disponibili.
L’INFN ha giocato un ruolo fondamentale nella manifestazione, mettendo a disposizione ben otto sedi e centinaia di ricercatori, che hanno accompagnato il pubblico alla scoperta del loro lavoro, attraverso visite guidate e tavole rotonde, ma anche con laboratori scientifici ed esperimenti interattivi sia per adulti che per bambini.
La decima edizione della Notte Europea dei Ricercatori ha soprattutto parlato di sostenibilità. Il mondo della ricerca è in prima linea nello studio dello stato di salute del nostro Pianeta e nella ricerca di soluzioni concrete per contrastare tutti quei fenomeni causati dall’uomo che lo stanno lentamente portando alla distruzione. Il racconto del lavoro svolto dai ricercatori nella stazione di ricerca al Polo Sud, tenutosi presso ARTOV (Area di Ricerca di Tor Vergata) durante la Notte, è stato un momento importante per ricordare a tutti quanto il cambiamento climatico possa condizionare il futuro delle generazioni a venire e che l’appuntamento di dicembre della Conferenza sul Clima di Parigi sia forse l’ultima occasione per prendere un impegno concreto sul futuro del nostro Pianeta.
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