Young Investigator Training Program: stanziati i fondi per una ricerca condivisa
Fino al 15 settembre 2015 il mondo italiano della ricerca avrà un’opportunità in più per coinvolgere i giovani ricercatori in programmi di studio svolti nella Penisola e stringere partnership e collaborazioni per avviare ricerche o per proseguire quelle esistenti, grazie al contributo di giovani brillanti provenienti da altri Paesi.
E’ il bando delle Fondazioni bancarie ACRI (Associazione delle Casse di Risparmio Italiane), che mette a disposizione oltre 300mila euro per finanziare, tramite la call “Young Investigator Training Program”, la permanenza in Italia di giovani ricercatori che, per un mese, potranno lavorare presso gli enti di ricerca aderenti all’iniziativa.
L’obiettivo di ACRI è promuovere la ricerca scientifica e le collaborazioni internazionali tra centri di ricerca, favorendo la mobilità dei giovani ricercatori. Il bando consentirà di instaurare nuovi rapporti con gruppi di ricerca italiani o consolidarne di esistenti. Lo scopo è di definire programmi di ricerca d’interesse comune e di attivare collaborazioni con i centri ospitanti attraverso la produzione di lavori che verranno presentati in congressi internazionali e saranno scelti da un’apposita commissione individuata da ACRI.
Sono destinatari di questo bando le università, gli istituti di ricerca di natura pubblica e/o privata e altri enti di ricerca, purché non aventi fini di lucro e impegnati attivamente nel settore della ricerca scientifica e tecnologica.
I fondi verranno assegnati a 70 giovani ricercatori come “Premio alla ricerca”, ciascun finanziamento sarà a fondo perduto e dell’importo di 3 mila euro per l’area europea e 4 mila euro per i ricercatori dell’area extra-europea. Ai centri di ricerca selezionati verrà assegnato un contributo per spese di segreteria fino a un massimo di 4 mila euro.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 15 settembre 2015 e i risultati della selezione saranno comunicati entro il 31 ottobre 2015.
Abbiamo chiesto un parere sul bando e sulla sua concreta utilità a Giovanni Mazzitelli, presidente di Frascati Scienza. “La mobilità dei ricercatori è uno dei punti cardine dei programmi per lo sviluppo e la crescita europea ed è soprattutto da sempre il fulcro sul quale si basa la ricerca scientifica: scambio, confronto e revisione da parte dei pari (peer review) – spiega Mazzitelli – per un paese come il nostro questo tipo di iniziative costituiscono un elemento essenziale per rigenerare un sistema di formazione e ricerca competitivo e capace. L’Italia – – soffre di troppi “esodi” di ricercatori, rispetto alla nostra capacità di attrarre giovani menti dall’estero e le cause sono tante: cultura scientifica, fondi, sistema università e ricerca… Certo duole vedere che gli investimenti italiani da parte delle istituzioni siano così marginali rispetto a programmi europei come le azioni Marie Sk?odowska-Curie o a quelli sostenuti e finanziati dalle altre regioni europee”.
Il bando e altre informazioni sono scaricabili su www.acri.it.