Al via il progetto “Mediterranea” la prima imbarcazione a impatto zero

a17021b36c9113acb6ebcfb959c8fe62Salperà da San Benedetto del Tronto il 17 maggio l’imbarcazione “Mediterranea”, che per 5 anni navigherà per l’Europa,  l’Asia e l’Africa seguendo il periplo del Mar Mediterraneo, Mar Nero e Mar Rosso settentrionale con obiettivi di ricerca nautica, culturale e scientifica.

Il progetto Mediterranea nasce  da un gruppo di appassionati di navigazione e Mediterraneo, tra cui lo scrittore e marinaio Simone Perotti. La spedizione si concluderà a Genova, tra cinque anni, dopo aver percorso circa 20.000 miglia (32.000 km), facendo scalo in oltre 100 centri costieri di 29 paesi.

Mediterranea è un’imbarcazione a impatto zero, alimentata esclusivamente da fonti rinnovabili (solare ed eolico), e lungo la sua rotta diffonderà racconti e immagini sul proprio sito ufficiale www.progettomediterranea.com e attraverso le media-partnership con l’Ansa (nei bollettini AnsaMed e AnsaMare) e con il Corriere della sera (nelle pagine Viaggi sul sito www.corriere.it a cura di DOVE).

 Tre gli obiettivi del progetto:

  • Culturale – Mediterranea incontrerà intellettuali ed artisti, filosofi e operatori culturali alla ricerca delle voci e del pensiero del Mediterraneo, materia prima preziosa per fronteggiare la crisi intellettuale, morale e civile dell’epoca. Tra i primi già in programma Gianluca SoleraDaniele BiacchessiErsi SotiropoulosPetros MarkarisSotiris Chatzakis, Denys Zacharopoulos e molti altri.
  • Scientifico – Mediterranea ha stipulato accordi di collaborazione scientifica e opererà come “laboratorio galleggiante” svolgendo ricerche ed esperimenti insieme ai ricercatori britannici del Sahfos (Sir Alister Hardy Foundation for Ocean Science), al Prof. Ferdinando Boero dell’Università del Salento e CNR-ISMAR, all’Università di Siena, al CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici).
  • Nautico – una spedizione a vela mai effettuata per riportare l’attenzione sul mare, sulla navigazione, sui valori della marineria.
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