La nuova carta della sismicità in Italia dal 2000 al 2012
È on line la nuova carta della sismicità. Il documento interattivo e scaricabile in pdf direttamente dal sito Arcgis.com mostra i terremoti registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV in Italia dal 2000 al 2012.
Nella mappa si osserva come in questi 13 anni l’Italia sia stata colpita da numerosi importanti terremoti, nessuno con magnitudo Richter superiore a 6.2. i fenomeni sismici avvengono principalmente nella parte superiore della crosta, a profondità minori di 15 km. È questo uno dei periodi più lunghi della storia sismica del nostro Paese, caratterizzato da terremoti di media intensità. L’ultimo episodio di magnitudo superiore a 6.0 è quello avvenuto il 23 novembre 1980 in Irpinia e Basilicata. Diversa l’intensità dei rilevamenti effettuati nell’Appennino settentrionale e nel Tirreno Meridionale, dove si osservano terremoti anche a grandi profondità, fino a 600 km, che evidenziano importanti processi geodinamici in atto, come quello della subduzione di litosfera ionica al di sotto della Calabria.
Completano la mappa due inserti tematici. Il primo rappresenta la distribuzione dei forti terremoti avvenuti dall’anno 1000 e dedotti dall’analisi della corposa documentazione storica del nostro paese, che ha permesso di realizzare uno dei più importanti cataloghi sismici al Mondo. Il secondo, ottenuto tramite il trattamento di dati GPS, rappresenta la velocità alla quale si muove l’Italia, oggi, rispetto all’Europa stabile. A causa delle fortissime spinte delle placche tettoniche, la crosta si deforma e i massimi valori di deformazione coincidono con le aree sismiche del nostro Paese.