Un pomeriggio in compagnia del bosone

Pomeriggio intenso quello previsto per domani, venerdì 28 settembre, ai Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) dell’INFN. Personaggi di spicco del mondo della scienza e della cultura si confronteranno sui temi di attualità spaziando dalla fisica alla metafisica. Protagonista il bosone di Higgs, la particella grazie alla quale tutte le altre prendono massa, ultimo tassello mancante del modello standard, da 50 anni disperatamente cercato dai fisici di tutto il mondo.
Alle 17:00
, Giovanni Organtini, professore di Fisica sperimentale alla Sapienza, lo presenterà al pubblico in una conferenza divulgativa, anche attraverso immagini e filmati.

Organtini ha già firmato un articolo su questo sito web, che ripercorre la storia del bosone e della sua recente scoperta.
Alle 18:00
, nello stessa sede, si svolgerà la tavola rotonda dal titolo “Dio e il bosone di Higgs a colloquio”, che sarà moderata da Umberto Dosselli, direttore dei LNF, alla quale prenderanno parte Fernando Ferroni (presidente dell’INFN) e Luciano Maiani (direttore generale del CERN dal 1999 al 2003, colui che prese la decisione finale di chiudere LEP ed avviare la costruzione di LHC), noto nel mondo scientifico per aver predetto, insieme a Glashow e Iliopoulos, l’esistenza del quark charm.
All’incontro parteciperà anche il fisico Giovanni Mazzitelli e, in collegamento dal Cern di Ginevra, dalla sala controllo dell’esperimento CMS (uno degli esperimenti di LHC), Tiziano Camporesi, vice spokeperson dell’esperimento. La discussione sarà anche accompagnata dalle battute dei bugiardini, gruppo di giovani comici improvvisatori romani.
Ospite della serata Monsignor Fiorenzo Facchini antropologo e paleontologo, che in passato si è espresso duramente contro l’intelligent design: “Con il ricorso a interventi esterni suppletivi o correttivi rispetto alle cause naturali viene introdotta negli eventi della natura una causa superiore per spiegare cose che ancora non conosciamo, ma che potremmo conoscere. Ma così non si fa scienza. Ci portiamo su un piano diverso da quello scientifico. Se il modello proposto da Darwin viene ritenuto non sufficiente, se ne cerchi un altro, ma non è corretto dal punto di vista metodologico portarsi fuori dal campo della scienza pretendendo di fare scienza”.

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