Aprono i musei della Sapienza: Paleontologia, Geologia, Mineralogia

I musei di Mineralogia, Paleontologia e Geologia sono tra i musei che saranno aperti alle scuole e al pubblico durante la Settimana della Scienza che inizierà lunedì prossimo 24 settembre e culminerà nell’evento della Notte dei Ricercatori, venerdì 28 settembre. Fanno parte dei 20 musei che afferiscono al Polo museale della Sapienza e quest’anno collaborano attivamente con l’associazione Frascati Scienza per l’organizzazione dell’evento voluto dalla Commissione Europea. Per le scuole che vogliono visitare i musei è necessaria la prenotazione. I docenti potranno partecipare ad uno dei concorsi promossi da Frascati Scienza e vincere una visita al CERN di Ginevra.

Il Museo di Paleontologia, nasce ufficialmente nel 1928 quando venne istituita la Cattedra di Paleontologia. Tuttavia diverse collezioni traggono origine già nel 1864, quando con l’istituzione della Cattedra di Geologia, venne istituito il Regio Museo Geologico universitario, che raggruppava le collezioni di geologia, di paleontologia e mineralogia. Attualmente in questo Museo sono conservati oltre 100.000 fossili rinvenuti sia in Italia che all’estero. Il Museo è diviso in due settori, uno aperto al pubblico, relativo all’esposizione, e uno chiuso, relativo ai locali di lavoro. Il settore espositivo è costituito da due ampi saloni, ove sono esposti oltre mille fossili sia di vegetali che di animali invertebrati e vertebrati.

Il Museo di Geologia fu fondato nel 1873 da Giuseppe Ponzi con collezioni personali e con pezzi provenienti anche dal secentesco Museo Kircheriano. Nel 1935, dalla vecchia sede della Regia Università a “S.Ivo alla Sapienza”, fu trasferito nella sua sede attuale presso la nuova Università “Sapienza”. L’edificio è opera dell’architetto Giovanni Michelucci. Il Museo, riaperto al pubblico dal 2000, ospita anche alcune collezioni ottocentesche di marmi antichi tra le quali la prestigiosa raccolta di Tommaso Belli che comprende circa 550 marmette, ritagliate da reperti di pietre ornamentali, venuti alla luce in occasione degli scavi di Roma antica. Ospita inoltre un’altra ricca collezione, anch’essa ottocentesca, la “Dodwell” di oltre 1000 marmette quadrate, provenienti da varie localita’ europee e, solo in parte, dagli scavi di Roma. I grandi temi della geologia e lo studio del Pianeta Terra sono introdotti all’ingresso del Museo. Nella sala espositiva, mediante rocce, pannelli, modelli in gesso e altri strumenti interattivi e postazioni multimediali, vengono trattati diversi argomenti tra i quali: l’evoluzione della Terra, i rischi geologici e le risorse che derivano dalla sua dinamica, l’origine e la deformazione delle rocce, la registrazione del tempo in geologia.

 

Il Museo di Mineralogia è ospitato negli stessi locali del Dipartimento di Scienze della Terra all’Università “Sapienza”. Attualmente è il più grande museo mineralogico universitario italiano. Ospita una raccolta di olotipi e paratipi di minerali; una raccolta di meteoriti in cui sono rappresentate quasi tutte le meteoriti italiane; una piccola collezione gemmologica e la dattylioteca ( raccolta di anelli) donata da papa Leone XIII. Nel piano interrato sono esposti un plastico geomorfologico del Lazio (scala 1:50000), un modello della struttura cristallina della calcite ingrandita un miliardo di volte e il modellino di un macchinario per il filtraggio dell’allume.

 

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