In collaborazione con Voci Nel Deserto a Frascati per la settimana della scienza, è stato realizzato all’interno dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare un filmato in cui le “Voci” segnano e disegnano un percorso tra frammenti di ricerca, di memoria e libertà di pensiero.
Le “Voci” danno voce alla ricerca, recuperando quanto hanno scritto o detto, Richard Feynman, Stephen W.Hawking, A. Einstein, Immanuel Kant, Enrico Fermi, Galileo Galilei…
In Frascati for the Week of Science, in the National Institute for Nuclear Physics, a movie has been created. In this one the “Voices” mark and draw a path composed of pieces of research, pieces of memory and freedom of thought.
The “Voices” give voice to research, recovering what, Richard Feynman, Stephen W.Hawking, A. Einstein, Immanuel Kant, Enrico Fermi, Galileo Galilei, and other, have written or said.
“The Republic promotes the development of culture, scientific research and technology.
Protect the landscape and the historical and artistic heritage of the Nation.“
(Article 9 of the Italian Republic Constitution)
“Everyone has the right to have and to express free opinion, including the right not to be harassed for their opinion and to seek, receive and impart information and ideas through any media and regardless of frontiers.”
(Article 19 of the Universal Declaration of Human Rights, December 10, 1948)
The world is a dangerous place, not because of those who commit evil deeds but for those who keep saying nothing.
(Albert Einstein)
You candeny the water, not the thirst
(Eduardo Galeano)
Throughout the week the “Voices” will inhabit the space of fragmented (Theater) 3 set in the halls of the Aldobrandini Stables.
A three-dimensional box where spaces and sounds will follow indications of “Voices.”
A closed space but open in the same time, to be freely enjoyed by visitors who can choose where to sit, how much to stop and how many emotions take away.
Voices in the desert
A Marco Melloni’s idea
“Voices in the desert” is meeting with memory. The last Friday of each month, a rave theater open to everybody, where you can find free circulation of ideas, is organized. A free event that is celebrated in a non-institutional location and lives tank to generosity of actors and audience.
We are talking about a collective idea of a civil teather, free from copyright. Everybody can partecipate signaling pieces of ideas, posting videos, pronoting the event or replicating it in other italian cities
“We are a country without memory, that’s means without history. Italy removes her past and lose it in watching tv. It preserves just some little peaces of it, that could be useful for an italian conversion”. Pier Paolo Pasolini writed these words on Corriere della Sera, more than thirty years ago. We would like these words become anachronistic
The Story will always repeats, until you haven’t learned it. For these reasons, today more than ever, it becomes important to recover the memory of those who preceded us and who tried to read in the facts of their time the things that are happening now.
Pieces of freedom of thought, messages in a bottle left to the current of time: we have collected and cataloged those closer to the reality, we removed the references to the author, we gave them a voice and a music, to have, at the end, a narrative of present time. It surprise us when the temporal order is restored and when every sentence is repositioned in its context. Is it possible that everything was already planned?
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”
(Art. 9 Costituzione della Repubblica Italiana)
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”
(Articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 10 dicembre 1948)
“Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza dire nulla.”
(Albert Einstein)
“Si può proibire l’acqua. Non la sete.”
(Eduardo Galeano)
…
Per tutta la settimana le “Voci” abiteranno lo spazio frammentato del (Teatro)3 allestito presso gli spazi espositivi delle Scuderie Aldobrandini.
Una scatola tridimensionale dove piani e suoni si piegano sui rimandi delle “Voci” uno spazio chiuso ma aperto così da essere fruito liberamente dai visitatori che sceglieranno dove sedersi, quanto fermarsi e quali e quante emozioni portarsi a casa o lasciare lì!
“Voci nel deserto” è un appuntamento fisso con la memoria. Un rave teatrale aperto a tutti che si tiene l’ultimo venerdì di ogni mese e dove c’è libera circolazione di pillole di pensiero. Un evento gratuito che si celebra in location non istituzionali e che si alimenta dell’impegno e della generosità di attori e pubblico, per una volta complici nel tenere aperto questo varco spazio-temporale tra passato e futuro.
E’ un’idea collettiva di fare teatro civile, libera da copyright, alla quale tutti possono contribuire segnalando frammenti, postando video, promuovendo l’iniziativa o addirittura replicandola liberamente in altre città d’Italia.
“Siamo un paese senza memoria:il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo con le sue contorsioni, le sue conversioni”.
Lo scriveva Pasolini sul Corriere della Sera. Sono passati più di trent’anni. Ci piacerebbe far diventare anacronistiche queste parole.
La Storia, finché non la si impara, si ripete. Per questo, oggi più che mai, diventa importante recuperare la memoria di chi ci ha preceduto ed è riuscito a leggere, negli eventi della sua epoca, ciò che noi stiamo vivendo solo ora. Frammenti di libertà di pensiero, messaggi in bottiglia affidati alle correnti del tempo: abbiamo catalogato quelli che hanno maggior risonanza con l’attualità (e ne continuiamo a raccogliere), li abbiamo privati di ogni riferimento all’autore o al tempo trascorso prima di giungere fino a noi, abbiamo dato loro una voce e li abbiamo messi in relazione attraverso la musica: ne è uscita fuori una narrazione del presente che non può non sorprendere nel momento in cui viene ristabilito l’ordine temporale e ricollocata ogni frase nel suo contesto. Possibile che fosse già tutto previsto?
info: www.vocineldeserto.it